ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03384

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 212 del 22/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: MORELLI ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 22/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA'
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA' delegato in data 22/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03384
presentato da
MORELLI Alessandro
testo di
Lunedì 22 luglio 2019, seduta n. 212

   MORELLI. — Al Ministro per la famiglia e le disabilità, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   gli organi di stampa, nelle ultime settimane, hanno dato conto dell'inchiesta, coordinata dalla procura della Repubblica di Reggio Emilia e denominata «Angeli e demoni», avente ad oggetto alcune ipotesi di reato relative alla rete dei servizi sociali ed al sistema degli affidi della Val D'Enza;

   la procura, in particolare, ha iscritto un cospicuo numero di persone nel registro degli indagati e ha disposto numerose misure cautelari, coinvolgendo psicologi, neuropsichiatri, assistenti sociali, liberi professionisti, nonché il direttore generale dell'Ausl di Reggio Emilia ed il sindaco del comune di Bibbiano (RE);

   secondo quanto si evince dall'ordinanza del tribunale, i responsabili dei servizi sociali avrebbero falsificato le relazioni per riuscire ad allontanare i bambini dalle proprie famiglie, con l'obiettivo di darli in affido ad amici e conoscenti;

   il sistema, secondo gli inquirenti, avrebbe messo in piedi un business illecito da diverse centinaia di migliaia di euro, di cui beneficiavano direttamente alcuni degli indagati, mentre altri si avvantaggiavano a vario titolo dell'indotto generato;

   in dettaglio, i responsabili dei servizi sociali avrebbero plagiato i bambini, in modo da far credere loro di aver subito delle violenze da parte dei genitori;

   estorcendo le confessioni da parte dei bambini, i responsabili dei medesimi servizi avrebbero avuto modo di sottrarre i minori alle rispettive famiglie, per poi concederli in affidamento ad altre coppie;

   tra i reati contestati ci sono quelli di frode processuale, depistaggio, abuso d'ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione e peculato d'uso;

   a completare questo quadro, già di per sé estremamente grave ed inquietante, va aggiunto che l'inchiesta avrebbe messo in luce l'attività di una delle responsabili, attivista presso le associazioni lgbt, la quale decideva a chi affidare i minori e faceva in modo di dare i bambini a coppie omosessuali;

   secondo le carte dell'inchiesta, presso le strutture dei servizi sociali si sarebbe giunti sino al punto di ricattare gli operatori più giovani, con contratti non stabili, al fine di indurli a redigere verbali che attestassero condizioni di disagio tali da giustificare il decreto di allontanamento dei bambini dalle famiglie naturali;

   il passaggio successivo era poi l'affidamento, sovente in favore di coppie amiche ed omosessuali;

   in particolare, nei documenti della procura si accenna al caso di una bambina affidata ad una donna, già legata sentimentalmente ad una delle responsabili delle strutture, ed alla sua convivente, le quali avrebbero imposto alla minore un comportamento ideologicamente ed ossessivamente orientato ad un modello sessuale conforme alla comunità lgbt –:

   se i fatti richiamati in premessa corrispondano al vero;

   quali iniziative di competenza si intendano assumere a fronte dei gravi fatti richiamati in premessa.
(4-03384)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

famiglia

inchiesta giudiziaria

reato