ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03339

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 209 del 16/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 16/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 16/07/2019
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 17/07/2019
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 17/07/2019
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 17/07/2019
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 17/07/2019
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 18/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/07/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/07/2019

SOLLECITO IL 13/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03339
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo presentato
Martedì 16 luglio 2019
modificato
Venerdì 19 luglio 2019, seduta n. 211

   FORMENTINI, ZOFFILI, BILLI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, RIBOLLA, CAFFARATTO, COIN. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nel gennaio 2016 è entrato in vigore raccordo sul nucleare (Jcpoa, Joint Comprehensive Plan of Action), siglato nel luglio 2015 da Iran, da una parte, e Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania, Regno Unito, dall'altra parte. Un accordo che imponeva limitazioni al programma nucleare iraniano dopo un negoziato durato dodici anni e che prevedeva in cambio l'eliminazione delle sanzioni imposte all'Iran da Unione europea, Nazioni Unite e Stati Uniti (limitatamente alle sanzioni relative al programma nucleare);

   nel mese di maggio 2018, l'amministrazione Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'accordo portando alla reintroduzione delle sanzioni statunitensi sull'Iran, sanzioni «extraterritoriali» che hanno impedito anche ad altre parti dell'accordo di farsi carico degli impegni assunti con l'accordo sul nucleare;

   l'8 maggio 2019 Teheran ha annunciato di aver intenzione di riprendere parte del proprio programma nucleare, nello specifico non rispettando più i limiti di stoccaggio di uranio arricchito e acqua pesante previsti dall'accordo;

   vi è il rischio concreto che se la disputa interna alle parti non venga risolta dalla Commissione congiunta del Jcpoa, si vada verso lo «stop» all'implementazione dell'accordo;

   al momento in cui è stato siglato l'accordo Jcpoa, l'Iran era ritenuto essere a soli pochi mesi dall'implementazione di un'arma nucleare. Con l'accordo in vigore, questo lasso di tempo è stato esteso ad un anno;

   il 7 luglio 2019 l'Iran ha annunciato di aver oltrepassato la soglia per l'arricchimento dell'uranio prevista dall'accordo sul nucleare (Jcpoa) – passando dal 3,67 per cento al 5 per cento. Si tratterebbe della seconda violazione del Jcpoa ad opera di Teheran dopo quella del 26 giugno 2019;

   diversi Stati hanno inoltre sollevato preoccupazioni rispetto alla possibilità che Teheran violi la risoluzione n. 1929 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottata nel 2010 che ha vietato all'Iran di partecipare ad ogni attività legata all'implementazione di missili balistici –:

   quali iniziative diplomatiche il Governo abbia intenzione di porre in essere per evitare che i fatti riportati in premessa destabilizzino il fragile equilibrio geopolitico in Medioriente.
(4-03339)