ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03318

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 207 del 12/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRI FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 12/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03318
presentato da
SILVESTRI Francesco
testo di
Venerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   FRANCESCO SILVESTRI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   Monte Cavo è all'interno del parco regionale dei Castelli Romani classificato come area a verde V2 ed è plurivincolato paesaggisticamente, ambientalmente, storicamente, archeologicamente e idrogeologicamente ex decreto ministeriale 24 aprile 1954 ai sensi della legge n. 1497 del 1939;

   sulla vetta del Monte Cavo sono stati istallati 119 impianti telecomunicazioni, di cui 114 antenne radio-televisive, molti di essi privi di titoli autorizzativi;

   la RTI (Reti Televisive Italiane S.p.a – Mediaset) presentava ricorso al Tar del Lazio impugnando l'ordinanza del comune di Rocca di Papa n. 135/2003, con la quale si ordinava la demolizione delle antenne. Il ricorso veniva rigettato e solo dopo 11 anni si dava seguito all'esecuzione della sentenza;

   con interrogazione a risposta immediata prot. n. 64 dell'11 ottobre 2018 e con interrogazione Prot. 171 del 12 aprile 2019 presentate dal gruppo Consiliare M5S della regione Lazio XI legislatura venivano interpellati l'assessore alla sanità e quello alle politiche all'agricoltura e all'ambiente per chiedere: «quali provvedimenti ed attività si intendono adottare al fine di affiancare e supportare il comune di Rocca di Papa nel dare effettiva esecuzione all'ordinanza di ingiunzione n. 135 del 2003 e concludere il sotteso iter amministrativo, la cui portata è strettamente connessa sia alla salvaguardia del patrimonio storico-ambientale (...), sia alla tutela dei conseguenti interessi di (accertato) rilievo costituzionale, considerando altresì la concreta necessità di esercitare i poteri sostitutivi attraverso la nomina di un commissario ad acta»;

   si chiedeva altresì alla regione Lazio: «quali provvedimenti si intendano adottare, affiancando il comune di Rocca di Papa al fine di dare esecuzione all'Ordinanza di sgombero delle antenne su Monte Cavo, così da garantire la dovuta tutela del patrimonio storico ambientale e del paesaggio naturale dei luoghi, ripristinando la salvaguardia assoluta sancita per l'area in questione dalla normativa statale e dalla classificazione del PTPR, nonché per quanto di competenza, favorendo il monitoraggio dei livelli di emissione e di inquinamento elettromagnetico nell'area di Monte Cavo, limitando e prevedendo così possibili danni alla salute dei cittadini nelle aree potenzialmente esposte dalle emissioni»;

   durante la seduta pubblica del 23 novembre 2018 del consiglio della regione Lazio, l'assessore alle politiche agricole e all'ambiente della regione Lazio, concludeva dicendo che: «il Comune resta il soggetto competente ad autorizzare l'installazione, la modifica degli impianti radioelettrici e così anche a dare esecuzione alla propria ordinanza di sgombero e alla sentenza del Consiglio di Stato...»;

   a quasi due anni dalla pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato n. 2200/2017 e nonostante i solleciti del sindaco del comune di Rocca di Papa circa la conclusione degli atti necessari del connesso procedimento amministrativo (da ultimo con direttiva n. 8969 del 28 marzo 2019), l'amministrazione comunale non riesce a portare termine la rimozione delle antenne e concludere il relativo procedimento di demolizione e ciò nonostante la richiesta formulata mediante interrogazione del 12 aprile 2019 dal consigliere regionale Cacciatori, alla regione Lazio di esercitare i poteri sostitutivi attraverso la nomina di un commissario ad acta ex articolo 31, comma 2, della legge regionale n. 15 del 2008;

   in data 28 maggio 2019, in risposta all'interrogazione formulata, la regione Lazio rielencava nuovamente le competenze regionali senza rispondere nel merito della richiesta di rimozione di antenne «abusive» per le quali si è richiesto l'esercizio dei poteri sostitutivi –:

   se i Ministri interrogati, siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intendano valutare l'opportunità di adottare le iniziative di competenza necessarie e indifferibili per assicurare la piena tutela dell'area vincolata, in conformità a quanto affermato dal Consiglio di Stato sulla questione secondo il quale, la normativa paesaggistico-ambientale presiede alla tutela di interessi di indubbio rilievo costituzionale e del tutte ragionevolmente pone limiti alla libertà di iniziativa privata quando quest'ultima risulti potenzialmente dannosa.
(4-03318)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

rischio sanitario

potere di nomina