ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03294

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 207 del 12/07/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/02180
Firmatari
Primo firmatario: PAITA RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 11/07/2019
Stato iter:
09/09/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/09/2019
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/09/2019

CONCLUSO IL 09/09/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03294
presentato da
PAITA Raffaella
testo di
Venerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   PAITA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   sulla Gazzetta Ufficiale, IV Serie speciale – Concorsi ed esami n. 98 del 22 dicembre 2015 è stato pubblicato il bando per il reclutamento di «60 Esperti per il patrimonio culturale»;

   a seguito di questo sono stati selezionati archeologi, archivisti e bibliotecari;

   il 1° gennaio 2017 i selezionati hanno preso servizio come funzionari di area III nei diversi Istituti del Ministero per i beni e le attività culturali italiani con un contratto della durata di 9 mesi;

   dopo una pausa di 7 mesi, il 1° maggio 2018 sono stati richiamati in servizio in virtù di una proroga contrattuale di 8 mesi, resa possibile dallo stanziamento di fondi previsti dalla legge di bilancio 2018;

   dopo altri 2 mesi di pausa, dal 1° marzo 2019 sono nuovamente tornati in servizio, a seguito di un'ulteriore proroga di 9 mesi, come previsto dalla legge n. 145 del 30 dicembre 2018;

   attualmente di questa platea sono in servizio 30 funzionari e, nonostante le assunzioni degli idonei del concorso del 2016, e i passaggi di area per il riconoscimento dei cosiddetti «funzionari ombra» continua ad esservi una carenza strutturale di personale scientifico negli Istituti del Ministero per i beni e le attività culturali;

   nel corso degli ultimi anni si è registrata una costante e sistematica contrazione del personale bibliotecario accentuata anche dall'introduzione di misure di accesso previdenziale anticipato;

   per fare un esempio presso la biblioteca universitaria di Genova alla fine del 2019 rimarranno in servizio solo 6 funzionari bibliotecari, invece dei 17 presenti nel 2017, con evidenti criticità per il funzionamento delle attività della biblioteca stessa;

   il prossimo concorso per funzionari presso il suddetto Ministero secondo quanto annunciato dal Governo sarà bandito nei prossimi mesi, e vi sarà bisogno, come minimo, di un ulteriore anno per espletare selezioni e chiamata in servizio;

   diventa quindi prioritario assicurare continuità alla prosecuzione in servizio del personale selezionato attraverso il reclutamento del 2015 non disperdendo professionalità e tutelando il funzionamento degli uffici nei quali sono attualmente impiegati –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo al fine di prevedere una ulteriore proroga contrattuale del personale di cui in premessa anche per il 2020 e se non intenda attivarsi per valutare un processo di stabilizzazione dello stesso in considerazione della evidente carenza di personale e della professionalità di cui sta assicurando il funzionamento di soprintendenze, musei, aree archeologiche, archivi e biblioteche.
(4-03294)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 9 settembre 2019
nell'allegato B della seduta n. 222
4-03294
presentata da
PAITA Raffaella

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto notizie sull'eventuale proroga dei contratti in essere con i sessanta esperti reclutati nel 2017 da questo Ministero.
  Sulla base degli elementi forniti dalla competente direzione generale organizzazione, si rappresenta quanto segue.
  La legge 30 dicembre 2018, n. 145, concernente il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 ed il bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, all'articolo 1, comma 343, ha disposto la proroga fino al 31 dicembre 2019, nel limite di spesa di 1 milione di euro per l'anno 2019, dei contratti a tempo determinato stipulati dagli istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modifiche, dalla legge dalla 29 luglio 2014, n. 106, a conclusione della procedura selettiva per titoli e colloqui, avviata nel 2015 (
Gazzetta Ufficiale 4° serie speciale concorsi ed esami n. 98 del 22 dicembre 2015), per il reclutamento di n. 60 unità di personale specializzato (i cosiddetti «60 Esperti per il patrimonio culturale»).
  In attuazione di quanto disposto dalla Legge di bilancio 2019, la predetta direzione generale ha quindi provveduto con decreto direttoriale del 16 gennaio 2019, n. 22, a prorogare i summenzionati contratti «per la durata massima di 9 mesi a decorrere dalla sottoscrizione del relativo contratto individuale di lavoro», per n. 33 unità di personale.
  Le 33 unità di personale alle quali si fa riferimento sono quelle che ad oggi restano in servizio a tempo determinato, delle iniziali 60 unità di personale nominate con decreto direttoriale del 2 dicembre 2016.
  Infatti, le ulteriori n. 27 unità di personale sono state assunte dall'Amministrazione in seguito al superamento, da parte loro, del «Concorso 500 Ripam Mibact», di cui all'avviso pubblicato in
Gazzetta Ufficiale 4° serie speciale concorsi ed esami n. 41 del 24 maggio 2016.
  Si precisa che i «60 Esperti per il patrimonio culturale» assunti inizialmente con contratto a tempo determinato per la durata di 9 mesi, hanno ottenuto un primo rinnovo contrattuale, in seguito all'entrata in vigore della Legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205) che all'articolo 1, comma 306 ne disponeva la proroga per l'anno 2018, per un periodo massimo di 36 mesi, anche discontinui, – così come previsto dall'articolo 19, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, richiamato dall'articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 – nel limite di spesa previsto di 1 milione di euro.
  Purtroppo a fronte dei rinnovi contrattuali già intervenuti per gli anni 2018 e 2019, l'attuale quadro normativo di riferimento non consente, al momento, la possibilità di addivenire ad una nuova proroga contrattuale per l'anno 2020, né di avviare una procedura di stabilizzazione per le restanti unità di personale.
  Infatti, la citata procedura di selezione è stata avviata nel 2015 e coperta finanziariamente fino ad oggi «al fine di far fronte a esigenze temporanee di rafforzamento dei servizi di accoglienza e di assistenza al pubblico, di miglioramento e di potenziamento degli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione nonché valorizzazione dei beni culturali, presso gli istituti ed i luoghi della cultura», ovvero per sopperire ad esigenze temporanee ed eccezionali legate all'innegabile carenza di personale.
  Come più volte dichiarato dallo stesso Ministro Bonisoli, è intendimento dell'Amministrazione dei beni culturali ovviare alla grave carenza di personale, che negli anni addietro ha reso appunto necessario il reclutamento di personale attraverso contratti a tempo determinato, mediante l'avvio delle procedure selettive per pubblico concorso che avranno luogo nel triennio 2019-2021.
  A tal proposito, si precisa che l'avvio delle procedure di selezione pubblica interesserà nel triennio 2019-2021 un numero complessivo di 2.052 unità di personale, di cui n. 1.000 unità di personale non dirigenziale (area II e area III) da inquadrare nei ruoli dell'Amministrazione, in considerazione anche di quanto disposto dall'articolo 1, comma 338 della legge 31 dicembre 2018, n. 145, con cui il Ministero per i beni e le attività culturali è stato autorizzato ad esperire procedure concorsuali per l'assunzione, a decorrere dall'anno 2020, di 500 unità di personale non dirigenziale – di cui 250 unità di III area, F1 e 250 unità di II area, F1 e, a decorrere dall'anno 2021, di ulteriori 500 unità – con la medesima ripartizione numerica tra III area e II area.
  In particolare nel 2019 saranno indette due procedure concorsuali volte al reclutamento di:

   n. 1052 unità di personale non dirigenziale di seconda area funzionale da destinare al profilo professionale dedicato all'accoglienza e vigilanza (di cui n. 500 unità reclutate tramite la procedura già autorizzata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 ottobre 2017, n. 152 unità assunte mediante lo scorrimento di graduatorie concorsuali di altre Amministrazioni, già autorizzato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 novembre 2018, n. 400 autorizzate con l'emanando decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attualmente al vaglio degli organi di controllo);

   n. 250 unità di personale delle predette 500 unità già autorizzate con legge di bilancio 2019, con qualifica non dirigenziale di terza area funzionale, da destinare al profilo professionale «funzionario amministrativo».

  Nel 2020, relativamente alle procedure già autorizzate, si prevede altresì di provvedere mediante procedura concorsuale, le cui modalità sono ancora da definire, al reclutamento di:

   n. 500 unità di personale non dirigenziale di seconda area funzionale, il cui reclutamento è stato autorizzato con la Legge di bilancio 2019;

   n. 250 unità di personale con qualifica non dirigenziale di terza area funzionale, da destinare da destinare a profili con professionalità specifica Mibac, anch'essi autorizzati mediante la predetta legge di bilancio.

  Inoltre, sulla base di quanto previsto dalla legge 19 giugno 2019, n. 56 recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 22 giugno 2019, sarà possibile per il Ministero per i beni e le attività culturali a decorrere dall'anno 2019, procedere all'assunzioni di ulteriori unità di personale, nella misura del 100 per cento della spesa relativa alle cessazioni riferite all'anno precedente.
  In particolare, l'articolo 3 della legge delinea sul punto la possibilità di procedere, sempre in riferimento al triennio 2019-2021, all'assunzione a tempo indeterminato di vincitori o allo scorrimento delle graduatorie vigenti, nel limite massimo dell'80 per cento delle facoltà assunzionali per ciascun anno [comma 4, lettera
a)], ovvero, di dar seguito a procedure concorsuali nel limite massimo dell'80 per cento delle facoltà assunzionali previste per il corrispondente triennio, al netto delle risorse di cui al comma 4 lettera a), del presente articolo, secondo le modalità di cui all'articolo 4, commi 3-quinquies e 3-sexies, del medesimo decreto-legge n. 101 del 2013 e all'articolo 35, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
  Infine lo stesso articolo 3, al comma 3, ha disposto «Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 1, comma 399, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, a decorrere dall'anno 2019 è consentito il cumulo delle risorse, corrispondenti a economie da cessazione del personale già maturate, destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a cinque anni, a partire dal
budget assunzionale più risalente, nel rispetto del piano dei fabbisogni e della programmazione finanziaria e contabile.».
Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali: Gianluca Vacca.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

funzionario

gara d'appalto

professioni dell'informazione