Legislatura: 18Seduta di annuncio: 206 del 10/07/2019
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019 TRANO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/07/2019
ILARIA FONTANA, D'IPPOLITO e TRANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la distribuzione dell'acqua potabile in alcune aree del comune di Itri è affidata ad una rete di acquedotti privata, che secondo alcune stime serve un numero di utenze superiore alle 1000 unità;
tale servizio si serve di 5 pozzi ubicati nel medesimo comune, il cui emungimento venne tuttavia autorizzato per scopi irrigui;
con nota protocollo 12964 del 9 marzo 2018 la provincia di Latina ha comunicato agli enti e ai concessionari una diffida all'utilizzo delle acque sotterranee prelevate dai pozzi per un uso diverso da quello irriguo individuale per farne derivazione a terzi;
le utenze servite dalla suddetta rete acquedottistica non sono inserite all'interno dell'infrastruttura pubblica di Acqualatina Spa, gestore del servizio idrico integrato nell'ATO4 della regione Lazio;
l'uso di tali acque per uso potabile andrebbe sottoposta a specifici controlli, ufficiali, al fine di certificare la possibilità di utilizzo;
occorre considerare inoltre che tali condizioni di servizio non consentirebbero agli utenti della rete privata di poter rivendicare i diritti dei consumatori richiamati dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera);
l'articolo 144 del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che «tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato»;
l'articolo 153 del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che in caso di inadempienze «(...) qualora la regione non adempia entro quarantacinque giorni, i predetti poteri sostitutivi sono esercitati, previa diffida ad adempiere nel termine di venti giorni, dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, mediante nomina di un commissario ad acta»;
non risultano attuate delle verifiche in merito agli usi dell'infrastruttura in questioni, così come non si ha notizia dell'esercizio dei poteri di controllo e sostitutivi di cui all'articolo 153 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
da fonti giornalistiche sarebbe stata avanzata anche l'ipotesi di istituire un consorzio tra gli utenti per regolamentare l'uso delle acque prelevate –:
di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda assumere iniziative normative per tutelare la salute dei cittadini e garantire i necessari controlli, evitando così il ripetersi di rischiose situazioni come quella descritta.
(4-03283)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica sanitaria
diritto alla salute
utilizzazione dell'acqua