ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03223

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 201 del 02/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: BADOLE MIRCO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 02/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03223
presentato da
BADOLE Mirco
testo di
Martedì 2 luglio 2019, seduta n. 201

   BADOLE e COVOLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i Dpi, ovvero i dispositivi di protezione individuale, sono i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l'indossi o comunque li porti con sé, da rischi per la salute e la sicurezza. Tali dispositivi sono utilizzati in molteplici ambiti, tra cui in ambito lavorativo, domestico, sportivo e ricreativo;

   il decreto legislativo n. 81 del 2008 recante il testo unico sicurezza lavoro, stabilisce che i Dpi utilizzati in ambito lavorativo debbano sottostare alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 475 del 1992, il quale stabilisce che «si intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo»;

   è previsto l'utilizzo dei Dpi nel momento in cui l'adozione delle misure tecniche preventive e/o organizzative di protezione collettiva non risulti sufficiente all'eliminazione di tutti i fattori di rischio;

   la tempesta Vaia che a fine ottobre 2018 ha colpito circa 41.000 ettari di bosco delle Alpi centro-orientali italiane ha causato 8,6 milioni di metri cubi abbattuti, che rappresentano circa 7 volte la quantità di legname a uso industriale che le segherie italiane riescono a lavorare in un anno;

   questo eccezionale maltempo rappresenta il più grande fenomeno di danneggiamento del patrimonio forestale mai registrato nel nostro Paese, oltre tutto localizzato in quella parte dell'Italia caratterizzata da maggiori stock di legname e dalla più alta produttività di foreste, senza dimenticare il fondamentale valore ambientale e turistico di boschi nel cuore di molti italiani nell'Altopiano di Asiago/Sette Comuni e in tutta la provincia di Belluno;

   tuttavia, la tempesta Vaia rappresenta l'occasione per verificare la capacità di reazione della pubblica amministrazione, oltre che dei proprietari forestali, delle imprese e della società civile di fronte a un simile evento;

   molti dei cittadini colpiti dalla tempesta hanno subito parecchi danni e stanno continuando a risentire delle conseguenze a distanza di quasi un anno. La maggior parte di essi si presterà all'acquisto di Dpi per pulire quanto causato dal maltempo –:

   se il Governo intenda valutare l'opportunità di adottare iniziative per prevedere un incentivo per i connazionali danneggiati da questo disastro naturale tramite, ad esempio, una misura volta alla defiscalizzazione totale o parziale degli acquisti effettuati per i dispositivi di protezione individuale, in particolare nell'Altopiano di Asiago/Sette Comuni e nella provincia di Belluno.
(4-03223)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

sanita' del lavoro

disastro naturale