ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03177

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 197 del 26/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 26/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/06/2019
Stato iter:
22/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2019
DE MICHELI PAOLA MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2019

CONCLUSO IL 22/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03177
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 26 giugno 2019, seduta n. 197

   RAMPELLI e ROTELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la tratta Roma-Orte della linea ferroviaria alta velocità/alta capacità Roma-Milano, è condivisa dai convogli del servizio commerciale (Frecce ed Intercity di Trenitalia e Italo di NTV) e quelli del cosiddetto servizio universale, ossia i treni regionali (R) ed i treni regionali veloci (RV);

   i convogli del servizio universale che impegnano detta tratta servono l'entroterra dell'Alto Lazio, incluso il comune di Viterbo, l'Umbria tutta, l'entroterra toscano, Firenze inclusa, le Marcine e il comprensorio del Reatino;

   la percorrenza dell'alta velocità Orte-Roma, in luogo della linea storica transitante per numerose stazioni della Sabina, consente ai convogli interessati una riduzione dei tempi di percorrenza di oltre 30 minuti;

   negli ultimi anni, a fronte di un incremento del traffico commerciale sulla linea alta velocità, i convogli destinati al servizio universale subiscono penalizzazioni per le migliaia di pendolari che ne usufruiscono;

   la partenza dalla stazione di Roma Termini dei treni regionali in transito per il nodo di Orte è stata definitivamente attestata presso i binari 1 Est e 2 Est, con nuove banchine situate ad oltre 900 metri dalla testa dei binari normali, ora destinati in via esclusiva al servizio commerciale;

   nell'assenza di qualsiasi ausilio alla mobilità, come i tapis roulant, oltre all'impegno fisico, ne risulta un aggravio dei tempi di percorrenza di circa dieci minuti;

   nel susseguirsi dei cambi stagionali dell'orario ferroviario, i treni regionali e gli Intercity sulla tratta alta velocità Roma-Orte sono stati spinti a margine delle fasce di maggior affollamento della linea, creando veri e propri buchi nella copertura del servizio tra le 08:01 e le 11:49 e tra le 15:58 e le 17:12;

   nel primo caso, dopo l'Rv 2481 delle 08,01, l'offerta di trasporto pubblico da Orte a Roma è garantita unicamente dall'Rv 2305 delle 09,43, dirottato ormai da anni sulla linea storica con tempi di percorrenza più che raddoppiati, e dall'Rv 21713 delle 10,47, che matura ritardi sistematici anche oltre la mezz'ora oppure viene dirottato anch'esso sulla linea storica con i summenzionati disagi per l'utenza;

   anche i due Intercity che interessano la fascia del mattino sono stati progressivamente anticipati d'orario, sino ad ammucchiarsi letteralmente a ridosso dell'Rv delle 08,01, e molto spesso anche questi convogli – il cui costo è ingiustificatamente il doppio di quello di un Rv pur a parità di tempo di percorrenza - maturano sovente sostanziosi ritardi;

   nel secondo caso la fascia pomeridiana di rientro dei pendolari risulta non presidiata per oltre un'ora, con i convogli a ridosso di essa che risultano sovraffollati e anch'essi soggetti a frequenti ritardi e instradamenti in linea storica;

   la costruzione della tratta alta velocità/alta capacità Orte-Roma, come il resto della linea Av Roma-Torino, risulta essere stata interamente finanziata con fondi pubblici;

   l'ultimo bilancio disponibile del gruppo Ferrovie dello Stato italiane presenta un utile netto di esercizio di 552 milioni di euro, qualificandosi, a detta dell'amministratore delegato, come il miglior risultato di sempre –:

   se e quali iniziative di competenza intenda adottare per tutelare i pendolari della tratta Roma-Orte, garantendo la necessaria e doverosa puntualità, il ripristino di un'offerta adeguata anche nelle fasce di maggior affollamento della linea alta velocità, e scongiurando l'ipotesi che vedrebbe i treni regionali dirottati sulla tratta storica, nota come linea lenta;

   se corrisponda al vero quanto stimato dalle associazioni dei consumatori, che, a quanto consta agli interroganti, individuano nella clamorosa cifra di circa 1,7 miliardi di euro – pari ad un punto di prodotto interno lordo – il danno generato annualmente al sistema Paese dai ritardi e dai disservizi del trasporto ferroviario regionale.
(4-03177)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 22 dicembre 2019
nell'allegato B della seduta n. 281
4-03177
presentata da
RAMPELLI Fabio

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni acquisite dalla direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie e dalla società ferrovie dello Stato, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  In premessa si ricorda che le funzioni e i compiti di programmazione ed amministrazione in materia di servizi pubblici di trasporto di interesse regionale e locale sono stati conferiti alle regioni in base al titolo V della Costituzione e al decreto legislativo n. 422 del 19 novembre 1997. Nella specie, il servizio interregionale tra Orte e Roma è di competenza delle regioni Umbria, Toscana e Lazio.
  Per quanto riguarda i servizi richiamati dagli interroganti, Trenitalia ha segnalato che nel periodo tra il 10 maggio ed il 30 giugno 2019 i treni hanno avuto le seguenti
performance in termini di puntualità percepita dal cliente:

   il treno 2481 ha fatto registrare una puntualità del 94,2 per cento ed è giunto a destinazione con oltre 5 minuti di ritardo in 3 occasioni su 52 giorni di circolazione;

   il treno 2305 ha fatto registrare una puntualità del 98,4 per cento ed è giunto a destinazione con oltre 5 minuti di ritardo una sola volta in 61 giorni di circolazione;

   il treno 21713 ha fatto registrare una puntualità del 74,5 per cento arrivando a destinazione con un ritardo eccedente i cinque minuti in 13 occasioni su 51 giorni di circolazione.

  Anche al fine di limitare le criticità segnalate, nei contratti di servizio stipulati con l'Umbria e con il Lazio, sono stati previsti investimenti per l'acquisto di nuovi treni che comprendono anche convogli con velocità massima di 200 chilometri orari e destinati all'esercizio sulle tratte regionali percorrenti la linea direttissima Roma-Firenze.
  Per quanto concerne poi l'offerta intercity da Orte a Roma, sono operativi i treni Ic 531, in partenza da Orte alle ore 8.16 e l'Ic 533, in partenza da Orte alle ore 8.47.
  Detti intercity servono bacini di traffico differenti – Perugia ed Ancona – e, al fine di giungere a destinazione entro le 9.30, fermano ad Orte in orario piuttosto ravvicinato.
  L'orario di partenza del treno intercity 531 non ha subito variazioni nel corso degli ultimi anni, mentre per l'intercity 533, dal 9 dicembre 2018, l'orario di partenza da Ancona è stato anticipato in modo da consentire ai pendolari di arrivare in città entro le ore 10.00.
  Per quanto riguarda la fascia pomeridiana di rientro dei pendolari da Roma a Orte, il servizio è garantito da: treno intercity 540 in partenza da Roma Temini alle ore 15.35 per Ancona, con arrivo a Orte alle ore 16.07; treno intercity 592 in partenza da Roma Termini alle ore 15.40 per Trieste, con arrivo a Orte alle ore 16.15; treno intercity 596 in partenza da Roma Tiburtina alle ore 16.39. con arrivo a Orte alle 17.13 (treno Napoli-Milano); treno intercity 598 diretto a Firenze in partenza da Roma Termini alle ore 18.12, con arrivo a Orte alle ore 18.52.
  Quanto all'instradamento dei treni sulla tratta storica, Trenitalia evidenzia che ciò si rende necessario per i treni sia regionali che intercity o ad alta velocità per situazioni contingenti – esemplificativamente criticità a un treno precedente, guasto all'infrastruttura – che non consentono temporaneamente la prosecuzione del viaggio sulla medesima linea o comunque provocano un forte rallentamento alla circolazione complessiva.
  In tali situazioni, l'eventuale attesa della ripresa della regolare circolazione sulla linea Direttissima comporterebbe una sensibile amplificazione dei ritardi di tutti i treni.
  Nel concludere, al fine di superare le criticità evidenziate dalle Associazioni dei consumatori e dal comitato dei pendolari, si assicura che il Ministero delle infrastrutture e trasporti chiederà al gestore ferroviario di esplorare ogni utile ulteriore soluzione di viaggio volta a limitare i disagi dell'utenza e soprattutto di quella pendolare.

La Ministra delle infrastrutture e dei trasporti: Paola De Micheli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto pubblico

trasporto ferroviario

bilancio di societa'