ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03164

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 196 del 25/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/06/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03164
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Martedì 25 giugno 2019, seduta n. 196

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   notizie di stampa riportano come un gruppo di scienziati francesi abbia scoperto l'esistenza di una isola di plastica nel Mar Mediterraneo tra la Corsica e l'Isola d'Elba;

   l'accumulo di rifiuti in mezzo al mare avrebbe una superficie di decine di chilometri e tenderebbe a disperdersi e poi riformarsi ciclicamente a seconda delle correnti marine. La scoperta è stata fatta dall'Ifremer (Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer);

   la prefettura marittima del Mediterraneo, autorità francese, ha inviato un aereo a sorvolare la zona indicata ma ha spiegato di non averne rilevato la presenza, ma l'autorità ha, tuttavia, precisato che questo non significa automaticamente che l'isola di plastica non ci sia;

   secondo quanto spiegato, le correnti marine, forti nell'area, aggregano regolarmente i rifiuti di plastica, formando concentrazioni più o meno dense e più o meno grandi;

   il capo dell’Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer a Bastia, François Galgani, ha dichiarato che il fenomeno «è permanente nell'Oceano, dove si parla appunto di continente di plastica», mentre nel Mediterraneo «le correnti sono più forti, e le zone di convergenza della plastica sono di dimensioni più piccole e generalmente durano solo pochi giorni o pochi mesi»;

   il fenomeno delle isole di plastica nei mari ha ricevuto particolare notorietà in seguito alla scoperta della cosiddetta Great Pacific Garbage Patch, un agglomerato di rifiuti che sarebbe grande quanto la penisola iberica, con plastica fino al 90 per cento, trasportato dalle correnti dell'Oceano Pacifico;

   l'Isola d'Elba e le altre isole dell'arcipelago Toscano, insieme alla Corsica, sono il cuore del Santuario internazionale dei Cetacei, un'area marina protetta internazionale istituita nel 1999 grazie a un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco; la presenza di importanti quantità di plastiche desta quindi preoccupazione in ordine alla conservazione della biodiversità marina;

   Greenpeace ha reso noto di aver percorso larghi tratti del Mar Mediterraneo centrale insieme al Cnr-las di Genova e all'Università politecnica delle Marche per monitorare lo stato di inquinamento del Tirreno. Quella che è stata rinvenuta tra Elba, Corsica e Capraia viene descritta come una «zuppa di plastica» costituita da bottiglie, contenitori in polistirolo, flaconi, buste, bicchieri di plastica;

   il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato la stipula di un accordo con le autorità di governo della Corsica per combattere il fenomeno, ma pare più che mai necessario un intervento statale –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa;

   quali iniziative intenda assumere per tutelare la salute dei mari italiani e, in particolare, per trovare una soluzione alla grave crisi ambientale in corso al largo delle coste della Toscana.
(4-03164)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

materia plastica

isola

diritto alla salute