ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 196 del 25/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: IANARO ANGELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/06/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03161
presentato da
IANARO Angela
testo di
Martedì 25 giugno 2019, seduta n. 196

   IANARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il presidente Junker ha sostenuto che «I tedeschi amano lamentarsi degli italiani, ma anche loro hanno violato il patto di stabilità 18 volte, le ho contate, e continuano a farlo. È vero che debito e deficit sono scesi in Germania, ma la Germania non ha ancora messo sotto controllo il suo surplus.»;

   accumulare surplus significa esportare merci e lavoro creando disoccupazione all'estero. Il surplus, reinvestito all'estero, genera uno squilibrio strutturale. La moltiplicazione delle cause del credito concorre infatti a determinare l'instabilità finanziaria del debitore, e può causarne il default;

   Junker ha proseguito: «Come vanno le cose con le banche tedesche? Non avvengono neppure le fusioni più piccole. Non voglio parlare della fusione di Deutsche Bank e Commerzbank, ma nessuno può affermare che sia tutto roseo nel settore finanziario tedesco»;

   il sistema bancario germanico è stato criticato anche per i casi della Bayerische Landesbank e HSH Nordbank, come tutto il sistema delle Landesbank e Sparkasse, circa 1.500 piccoli istituti bancari di proprietà pubblica che rappresentano la indispensabile rete di credito dell'economia tedesca. Sono escluse dal meccanismo di vigilanza unico dell'Unione europea dal 2014 in capo alla Banca centrale europea (Bce). Questi istituti generano il 40 per cento degli attivi di bilancio del sistema bancario non sono sorvegliati dalla Bce bensì dalla Bundesbank, consentendole una gestione autonoma e l'individuazione di soluzioni per qualsiasi problema;

   tutto ciò accade mentre si reiterano, senza alcun intervento delle istituzioni dell'Unione europea, gli altissimi surplus commerciali citati in esordio, generando squilibri macroeconomici che sono fonte di eccessiva esposizione a shock esterni all'Unione, soprattutto in una fase storica in cui a livello globale si assiste a un possibile cambio di approccio rispetto al commercio internazionale e al multilateralismo. Sarebbe invece necessario, fisiologico, ed anche imposto dalle regole comuni, che dovrebbero valere per tutti i sottoscrittori delle stesse, investire quei surplus in innovazione, protezione sociale e tutela ambientale, solo per fare alcuni esempi di investimenti virtuosi;

   i mancati investimenti tedeschi producono effetti negativi per la crescita economica italiana, caratterizzata da un reticolo di imprese specializzate nel settore della manifattura, fatto che contribuisce ad impedire al sistema Paese il rapido rientro nei parametri previsti in tema di deficit e debito pubblico. Ciò danneggia ulteriormente l'Italia e altri Paesi membri dell'Unione europea, perché gli eccessivi surplus tedeschi innescano reazioni protezionistiche da parte di uno dei più importanti partner commerciali italiani, gli Stati Uniti;

   sulla violazione del divieto di surplus eccessivi si è espressa anche Christine Lagarde, del Fondo monetario internazionale, richiamando la Germania al rispetto delle regole dell'Unione europea, come fatto anche dal presidente della banca centrale tedesca;

   per tacere di quanto accade in altri Paesi, in particolare Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Malta e Cipro, in cui la tassazione applicata, a causa della mancanza di una disciplina fiscale comune si trasforma, di fatto se non di diritto, in una forma di concorrenza sleale –:

   in merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Junker, dalla Lagarde e dal presidente della Bundesbank di cui in premessa, alle considerazioni relative alle conseguenze dei surplus eccessivi e alla luce di una interpretazione delle norme del patto di stabilità e crescita che valorizzi elementi di flessibilità, se e quali iniziative si intendano adottare, nelle opportune sedi comunitarie, al fine di accertare eventuali casi di violazione della normativa europea sulla bilancia commerciale relativa ai surplus eccessivi, così corale modificata dal «six pack», in Germania, anche con riferimento al sistema in proprietà pubblica delle Landesbank e Sparkasse, al fine di evitare le sperequazioni tra Stati sopra descritte.
(4-03161)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violazione del diritto comunitario

istituzione dell'Unione europea

Banca centrale europea