ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03027

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 185 del 05/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 05/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI 05/06/2019
FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI 05/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 05/06/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03027
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 5 giugno 2019, seduta n. 185

   PALAZZOTTO, BOLDRINI e FRATOIANNI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   come evidenziato da tutti gli organi di stampa, nel porto di Genova ha attraccato, il 16 maggio 2019, la nave Bahri Yanbu, battente bandiera dell'Arabia Saudita, che trasportava apparecchiature per uso militare che potrebbero venire impegnate per la guerra in Yemen dove, da oltre cinque anni, con una interminabile serie di lutti e devastazioni, nello scontro tra le fazioni in lotta stanno intervenendo le forze armate dell'Arabia Saudita;

   la Yanbu avrebbe dovuto caricare cannoni, prodotti della francese Nexter, nel porto di Le Havre l'8 maggio, ma la notizia diffusa dal sito investigativo Disclose ha provocato il boicottaggio dei portuali e il carico non è stato più effettuato. Il cargo ha caricato munizioni ad Anversa e, respinto da Le Havre, si è diretto nel porto spagnolo di Santander e quindi ha puntato su Genova;

   nel materiale che doveva essere caricato sulla nave, nel suo transito nel porto di Genova, vi erano anche due casse contenenti dei generatori della Defence Tecnel di Roma, strumenti che possono avere un impiego bellico;

   in seguito alle proteste dei portuali, le casse sono state spostate in un'area protetta all'interno del porto per essere ispezionate e, successivamente, il cargo è stato fatto ripartire;

   a fine maggio nel porto di Monfalcone la nave Norderney, battente bandiera di Antigua, ha scaricato un quantitativo di tondini di ferro, ma nei container a bordo c'erano 360 bazooka e 415 missili anticarro ucraini destinati al governo dell'Arabia Saudita; della presenza di questo carico nel porto del Friuli Venezia Giulia il prefetto e l'autorità portuale non hanno avvertito le maestranze che, tramite le organizzazioni sindacali, hanno protestato, come la stessa amministrazione comunale anch'essa non messa a conoscenza dei fatti;

   il 31 maggio 2019 nel porto di Cagliari il cargo saudita Bahri Tabuk avrebbe effettuato un carico di bombe prodotte a Domusnovas dalla Rwm da utilizzare nella guerra in Yemen dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita;

   la legge n. 185 del 9 luglio 1990 «Nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento» che regola il passaggio di carichi di armi attraverso i nostri spazi doganali, all'articolo 1 indica che «l'esportazione, l'importazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l'intermediazione di materiale di armamento, nonché la cessione delle relative licenze di produzione e la delocalizzazione produttiva devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell'Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i princìpi della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»;

   all'articolo 6, lettera a), della stessa legge, si stabilisce che è vietato anche il solo transito di materiale bellico «verso i Paesi in stato di conflitto armato», e alla lettera b) è ribadito il divieto «verso Paesi la cui politica contrasti con i princìpi dell'articolo 11 della Costituzione»;

   il sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione internazionale delegato, in risposta a una interrogazione nella Commissioni III della Camera dei deputati, il 19 settembre 2018, ha ribadito che «il Governo italiano continuerà a dare il proprio sempre attivo contributo, nei competenti fori internazionali, alla lotta ai traffici di armi in generale e in particolare nei teatri di crisi regionale», come è quello dello Yemen –:

   quali iniziative di controllo, prevenzione e intervento si intendano adottare, affinché i porti italiani non siano più utilizzati per il transito di materiale bellico indirizzato a Paesi coinvolti militarmente nelle crisi regionali come quella dello Yemen.
(4-03027)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo delle esportazioni

scambio intracomunitario

trasporto intracomunitario