ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02938

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 178 del 27/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 20/05/2019
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
TRENTA ELISABETTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02938
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 27 maggio 2019, seduta n. 178

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   tra il 1943 e il 1945 sul confine orientale d'Italia si muovevano e si combattevano tedeschi, militari italiani, bande jugoslave agli ordini di Tito, reparti ustascia, fascisti croati, patrioti sloveni anticomunisti, partigiani bianchi anticomunisti;

   fra questi vi erano gli uomini della Decima flottiglia Mas che tentavano di difendere, disperatamente e con sprezzo della vita, il confine orientale dalla avanzata delle sanguinarie truppe titine;

   in particolar modo, una quarantina di uomini della Decima flottiglia Mas vennero inviati dal Principe Junio Valerio Borghese a Lussino a difesa delle località di Zabodaschi e Neresine;

   gli uomini di stanza a Zabodaschi si arresero e vennero deportati nei gulag;

   gli uomini di stanza a Neresine provarono a resistere e una volta sopraffatti dall'esercito titino vennero fatti prigionieri e condotti ad Ossero, ove, secondo le brutali e consolidate modalità titine, vennero dapprima costretti a scavarsi la fossa e successivamente infoibati negli ultimi giorni dell'aprile 1945;

   FederEsuli già nel 2008 aveva apposto, nel luogo del brutale infoibamento, una lapide in memoria dei nostri caduti;

   nei giorni scorsi una trentina di salme sono state ritrovate, seppur a distanza di più di 70 anni e a seguito della insistenza delle associazioni che da sempre richiedono di onorare i caduti;

   «Onorcaduti», struttura del Ministero della difesa, ha il compito, fra gli altri, della ricerca, del recupero e dell'eventuale rimpatrio e della definitiva sistemazione dei caduti italiani;

   amor patrio e pietà cristiana impongono la riesumazione dei corpi degli uomini della Decima flottiglia Mas infoibati nel cimitero di Ossero sull'isola di Lussino e la loro degna sepoltura in Patria –:

   come intenda agire il Ministro interrogato al riguardo e segnatamente se intenda celermente e senza indugio adottare iniziative per provvedere al rimpatrio delle salme dei caduti o, subordinatamente, per costituire un sepolcreto, coordinandosi con le autorità croate, sull'isola di Lussino.
(4-02938)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-02938
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — Il commissariato generale per le onoranze ai caduti, nell'ambito delle proprie attribuzioni, provvede a tutte le attività di ricerca, individuazione e rimpatrio dei caduti, così come all'attuazione delle opportune forme di commemorazione.
  Il Commissariato generale si è adoperato, fin dagli anni successivi al 2° conflitto mondiale, affinché le spoglie di militari e civili morti a causa della guerra potessero essere onorati in perpetuo, evitando che migliaia di sepolture provvisorie venissero disperse.
  Nel merito della tematica illustrata nell'atto, la difesa – e per essa il Commissariato generale – grazie alla documentazione pervenuta nel corso degli anni dalla comunità di Neresine, è stato possibile individuare il luogo nei pressi di Ossero, sull'isola di Cherso, dove vennero sommariamente sepolti alcuni caduti in guerra in una fossa comune adiacente il muro di cinta del locale cimitero.
  Le operazioni di scavo e di esumazione dei resti umani, coordinate dal commissariato generale, sono state effettuate, dal 7 al 10 maggio scorsi, da una ditta specializzata croata e hanno portato al ritrovamento dei resti mortali mineralizzati di 27 caduti in guerra, ai quali non è stato possibile assegnare un nome o la nazionalità, a causa della mancanza di segni distintivi o di riconoscimento e, pertanto, sono da considerare tutti «caduti ignoti», anche se, sulla base delle testimonianze raccolte durante i lavori e delle segnalazioni giunte negli anni, è ragionevole presumere che siano caduti in guerra italiani.
  Non è stato possibile definire, inoltre, il reparto di appartenenza, non avendo rinvenuto sul luogo della sepoltura alcun elemento identificativo riconducibile a reparti combattenti della Repubblica sociale italiana. I resti dei caduti sono stati temporaneamente traslati presso il Sacrario militare di Redipuglia.
  L'attività di ricerca e di rimpatrio è stata possibile grazie all'accordo: tra i governi della Repubblica Italiana e della Croazia sulla sistemazione delle sepolture di guerra, siglato il 6 maggio 2000 a Roma e, in particolare, alla collaborazione che intercorre tra il commissariato generale e il Ministero dei difensori croato, ottimizzando gli sforzi congiunti nella ricerca, individuazione, esumazione e traslazione dei resti mortali delle vittime di guerra.
  Relativamente al quesito posto dall'interrogante, le spoglie saranno tumulate presso il sacrario caduti d'oltremare a Bari, nel corso di una solenne cerimonia che sarà celebrata, verosimilmente, entro l'anno in corso e la cui data sarà individuata a breve.

  Prima di concludere, tengo a precisare che il Ministero della difesa continuerà a conferire ogni possibile attenzione alla questione evocata dall'interrogante, nella condivisione delle legittime istanze e aspettative di quanti desiderano rimpatriare i resti mortali dei propri congiunti.
La Ministra della difesa: Elisabetta Trenta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

isola

cimitero