ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02907

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 176 del 15/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: EHM YANA CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2019
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02907
presentato da
EHM Yana Chiara
testo di
Mercoledì 15 maggio 2019, seduta n. 176

   EHM, SURIANO e SABRINA DE CARLO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   è riconosciuto a livello internazionale lo sforzo del Governo Conte nel tentare un dialogo con la Libia sin dalla nascita di questo nuovo Parlamento, con conferenze ad hoc, come a Palermo nel 2018, e con incontri bilaterali dello stesso Presidente del Consiglio Conte sia in Italia che in Libia con le diverse autorità libiche riconosciute, oltre al tentativo di coordinamento con la Guardia costiera libica per i salvataggi in mare con dotazione di mezzi e formazione del personale in loco attraverso la Difesa italiana;

   le mutate condizioni in Libia, con una guerra in corso tra le due fazioni di Al Serraj e Haftar, non possono che peggiorare l'equilibrio del Mediterraneo e incentivare nuove partenze, nonostante ogni sforzo del Governo italiano affinché la situazione si stabilizzi e si scongiuri ogni evento militare in accordo con gli sforzi dell'inviato speciale delle Nazioni Unite Salamé;

   dall'inizio delle ostilità, secondo l'Unhcr si contano 432 morti, più di 2.000 feriti e decine di migliaia di sfollati, almeno 45.000 secondo stime attendibili, mentre altre 3.300 persone sono considerate particolarmente a rischio, perché intrappolate all'interno dei centri di detenzione in prossimità degli scontri in corso e imminenti;

   i nuovi assetti di questa guerra non possono più far ritenere la Libia un porto sicuro e quindi un luogo di sbarco dei migranti intercettati in mare dalla Marina Libica, i cui mezzi sembrano impiegati nel conflitto. Ciò rende di difficile applicazione pratica gli accordi raggiunti finora con il Governo Libico e la Guardia costiera libica;

   la probabile nuova ondata di persone in fuga dalla Libia verso l'Europa potrà avere una portata che in questo momento non si è pronti ad affrontare con un dispiegamento internazionale di navi e mezzi di soccorso, né con strutture di accoglienza in Italia, che sono state depotenziate;

   secondo una direttiva del Ministero «il rispetto e la salvaguardia della vita umana in mare comportano l'obbligo di applicare le vigenti normative internazionali, evitando ogni comportamento che concorra alla determinazione di situazioni di rischio per la vita umana e ad incentivare i pericolosi attraversamenti via mare da parte di immigrati»;

   l'attività di alcune navi predisposte ai soccorsi «può determinare rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica»;

   si rileva altresì anche che «imbarcazioni battenti bandiera italiana o estera hanno svolto le descritte attività sistematiche di prelievo in mare di cittadini stranieri in aree che, ai sensi della vigente normativa internazionale, non rientravano nella responsabilità SAR (Search and Rescue) italiana e che tali imbarcazioni hanno rifiutato il coordinamento SAR delle Autorità straniere legittimamente responsabili ai sensi della vigente normativa internazionale ovvero non hanno ottemperato alle istruzioni emanate dalle suddette Autorità»;

   nella direttiva, infine, si ricorda l'obbligo di garantire il pieno rispetto della normativa nazionale ed internazionale relativa alle attività di soccorso, anche al fine di assicurare una coordinata, efficace e responsabile attività di salvaguardia della vita umana in mare da parte delle autorità governative legittimamente responsabili –:

   quali iniziative siano state attuate e quali si intendano adottare per garantire l'applicazione della Convenzione di Ginevra relativa allo status di rifugiati e dell'articolo 10 della Costituzione italiana, ovvero per assicurare la tutela e il sostegno ai migranti richiedenti asilo che scappano dalla attuale guerra in Libia, anche alla luce di quanto esposto in premessa;

   se non intendano adottare iniziative per predisporre l'apertura di canali umanitari, anche per ragioni di sicurezza, al fine di scongiurare quanto ipotizzato nella direttiva del Ministero dell'interno e permettere un sicuro accesso al nostro Paese a profughi di guerra selezionati secondo criteri di bisogno (ad esempio, minori e nuclei familiari attualmente presenti in Libia).
(4-02907)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

asilo politico

formazione professionale