ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02899

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 175 del 14/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 14/05/2019
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02899
presentato da
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA Luis Roberto
testo di
Martedì 14 maggio 2019, seduta n. 175

   DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 89 del 2014 ha introdotto alla tabella dei diritti consolari da riscuotersi dagli uffici diplomatici un diritto di 300 euro da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne;

   in particolare, nei Paesi dell'America latina, l'accertamento della cittadinanza italiana jure sanguinis è diventato un percorso particolarmente complesso, tanto da richiedere il potenziamento delle ambasciate e delle sedi consolari;

   tale potenziamento sarebbe possibile anche considerando il fatto che, dei 300 euro incassati per ciascuna pratica di riconoscimento, il trenta per cento torna al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dovrebbe essere reinvestito in servizi consolari –:

   a quanto ammontino le entrate in applicazione della legge n. 84 del 2014 nei consolati italiani in tutto il mondo e, in particolare, nei singoli Paesi;

   quante pratiche di riconoscimento di cittadinanza jure sanguinis siano state elaborate durante questo periodo in ciascuno dei consolati italiani in Argentina e Brasile;

   quante persone, in particolare in Argentina e Brasile, abbiano avviato ma non concluso la pratica di riconoscimento di cittadinanza e quanti siano ancora in lista d'attesa per iniziarla;

   a quanto ammonti il trasferimento di risorse in attuazione della legge n. 84 del 2014 e successive modifiche da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale a favore dei consolati italiani in Argentina e Brasile;

   se i consolati di Argentina e Brasile, beneficiari di tali trasferimenti di risorse, abbiano mai restituito al Ministero parte delle risorse succitate;

   come i consolati di Argentina e Brasile abbiano utilizzato i fondi, a loro trasferiti in base alla succitata legge, al fine di rafforzare i servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all'estero;

   se i consolati abbiano destinato tali fondi prioritariamente alla contrattualizzazione di personale locale da destinare, sotto le direttive e il controllo dei funzionari consolari, allo smaltimento dell'arretrato riguardante le pratiche di cittadinanza presentate presso i medesimi uffici consolari in Argentina e Brasile, e, in tal caso, quale sia il numero dei contratti sottoscritti.
(4-02899)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-02899
presentata da
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA Luis Roberto

  Risposta. — Si forniscono di seguito le risposte agli specifici quesiti sollevati dall'interrogante.
  Per quanto riguarda le pratiche di riconoscimento della cittadinanza italiana
iure sanguinis, si riporta di seguito il numero di quelle lavorate e concluse rispettivamente durante il 2017, il 2018 e nei primi cinque mesi del 2019 nei singoli consolati operanti in Argentina e Brasile.

   ARGENTINA:

    Consolato generale di Bahia Bianca: 2.737 pratiche nel 2017, 2.913 nel 2018 e 713 nel 2019;

    Consolato generale di Buenos Aires 4.401 pratiche nel 2017, 7.362 nel 2018 e 3.339 nel 2019;

    Consolato generale di Cordoba: 2.720 pratiche nel 2017, 2.730 nel 2018 e 709 nel 2019;

    Consolato generale di La Piata: 1.453 pratiche nel 2017, 2.671 nel 2018 e 1.437 nel 2019;

    Agenzia consolare a Lomas de Zamora: 2.522 pratiche nel 2017, 2.460 nel 2018 e 780 nel 2019;

    Consolato generale di Mar del Plata: 536 pratiche nel 2017, 465 nel 2018 e 174 nel 2019;

    Consolato generale in Mendoza: 2.601 pratiche nel 2017, 4.769 nel 2018 e 1.715 nel 2019;

    Agenzia consolare di Moron: 1.168 pratiche nel 2017, 1.097 nel 2018 e 605 nei 2019

    Consolato generale di Rosario: 3.641 pratiche nel 2017, 3.400 nel 2018 e 1.357 nel 2019.

   BRASILE:

    Ambasciata in Brasilia: 51 pratiche nel 2017, 251 nel 2018 e 16 nel 2019;

    Consolato generale di Curitiba: 3.240 pratiche nel 2017, 3510 nel 2018 e 1.884 nel 2019;

    Consolato generale di Porto Alegre: 5.758 pratiche nel 2017, 4.342 nel 2018 e 648 nel 2019;

    Consolato generale di Recife: 232 pratiche nel 2017, 384 nei 2018 e 198 nel 2019;

    Consolato generale di Rio de Janeiro: 4.494 pratiche nel 2017, 5.755 nel 2017 e 2.704 nel 2019;

    Consolato generale di Belo Horizonte: 1.132 pratiche nel 2017, 2.170 nel 2018 e 510 nel 2019;

    Consolato generale di San Paolo: 6.383 pratiche nel 2017, 6.698 nel 2018 e 1.714 nel 2109.

  Si rappresenta, inoltre, che le pratiche di riconoscimento di cittadinanza avviate ma non concluse in Argentina erano 7.944 a fine 2017, 7.679 a fine 2018 e circa 7.300 al giugno 2019, mentre in Brasile erano 6.018 pratiche a fine 2017, 12.002 a fine 2018 e circa 7.900 al giugno 2019. In Argentina, ad oggi, vi sono 10.028 persone in lista d'attesa, mentre in Brasile ve ne sono 237.553.
  Quanto alle entrate percepite in base al decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, esse sono state pari a 24.359.100 per il periodo 2016, 2017 e primo trimestre del 2018, di cui 8.376.900 euro in Argentina e 9.425.100 euro in Brasile (paesi che hanno registrato i maggiori introiti). Di queste, il 30 per cento è stato riassegnato a ciascuna circoscrizione consolare in attuazione della legge n. 232 del 2016, dunque 2.513.070 euro sono stati trasferiti ai consolati in Argentina e 2.827.530 euro a quelli in Brasile. Per quanto riguarda i restanti trimestri del 2018, si è in attesa della conclusione della procedura di autorizzazione delle riassegnazioni dei relativi introiti.
  Si segnala che i consolati, ai sensi della legge n. 232 del 2016 (articolo 1, comma 429), non possono restituire parte di tali risorse che devono, invece, essere «destinate al rafforzamento dei servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all'estero».
  In tal senso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha indicato con istruzioni alla rete diplomatico-consolare la necessità di utilizzare i fondi riassegnati per le finalità di legge, con particolare riguardo al miglioramento e rafforzamento dei servizi consolari, nonché per favorire lo smaltimento dell'arretrato riguardante le pratiche di riconoscimento di cittadinanza. In linea con tali direttive, i consolati operanti in Argentina e Brasile hanno utilizzato le risorse ricevute per il miglioramento dei servizi all'utenza, modulando beninteso gli interventi a seconda delle specifiche necessità locali. Si citano, a titolo di esempio, il ricorso ad agenzie specializzate per coadiuvare l'allineamento degli schedari consolari e per procedere alla digitalizzazione dei fascicoli, le misure volte a migliorare le condizioni di ricevimento del pubblico o il rafforzamento delle dotazioni specie nel settore informatico. L'insieme di tali investimenti potrà certamente contribuire, in prospettiva, alla maggiore speditezza nella trattazione delle pratiche di cittadinanza
iure sanguinis, che com'è noto ha subito negli ultimi anni, proprio nei due Paesi oggetto della presente interrogazione, un aumento esponenziale.
  Quanto alle risorse umane, in un contesto di pressoché ininterrotta contrazione delle dotazioni finanziarie destinate al Maeci, la Farnesina, a conferma dell'attenzione riservata alle esigenze delle comunità di connazionali residenti all'estero, ha frattanto destinato l'aumento del contingente del personale a contratto, introdotto con le ultime due leggi di Bilancio, principalmente al rafforzamento degli uffici con attività consolare.
  In Argentina, è stato così potenziato il consolato generale di Bahia Blanca (2 unità a tempo indeterminato), il consolato di Mar del Plata (2 unità a tempo indeterminato), il consolato generale di Cordoba (2 unità a tempo indeterminato), il consolato generale di Rosario (3 unità a tempo indeterminato), il consolato di Mendoza (2 unità a tempo indeterminato) e l'agenzia consolare di Moron (2 unità a tempo indeterminato); in Brasile, invece, è stato disposto il rafforzamento dell'ambasciata a Brasilia (2 unità a tempo indeterminato), dei consolati generali di Rio de Janeiro (2 unità a tempo indeterminato), di San Paolo (3 unità a tempo indeterminato), di Curitiba (2 unità a tempo indeterminato), di Porto Alegre (2 unità a tempo indeterminato) e del consolato di Belo Horizonte (1 unità a tempo indeterminato).
  Sebbene il personale a contratto abbia mansioni essenzialmente istruttorie e di supporto al personale di ruolo della Farnesina, l'incremento delle unità appartenenti a tale categoria costituisce senz'altro una misura di grande importanza per alleviare la grave situazione di carenza di personale di cui da tempo soffre il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consolato

utilizzazione degli aiuti

cooperazione internazionale