Legislatura: 18Seduta di annuncio: 172 del 09/05/2019
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/05/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/05/2019
BIGNAMI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
a partire dal 16 aprile 2019 è diventata obbligatoria la ricetta veterinaria elettronica; la finalità è quella di sostituire il formato cartaceo a livello nazionale per gli animali domestici e quelli di allevamento e la ricetta veterinaria elettronica avrà una identificazione mediante un numero ricetta e il Pin di quattro cifre prodotto dal sistema nel momento in cui viene emessa dal veterinario;
per tre mesi i veterinari potranno apporre nelle ricette una data retroattiva per avere i farmaci;
gli unici Paesi europei che hanno adottato la ricetta veterinaria elettronica sono la Spagna e il Portogallo, tuttavia tali Stati hanno stabilito di affiancare alla ricetta dematerializzata quella cartacea;
inoltre, la Spagna ha introdotto la ricetta veterinaria elettronica unicamente per gli animali destinati alla produzione di generi alimentari e precisamente per gli antibiotici prescritti;
conseguentemente, l'Italia rischierebbe di diventare l'unico Paese in Europa che ha la ricetta veterinaria elettronica obbligatoria anche per gli animali da affezione, con la complicazione per i professionisti di non poter più emettere ricetta cartacea;
il Ministero della salute, a partire dal 2016, ha avviato il progetto della ricetta informatizzata veterinaria collaborando con l'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise con sede a Teramo;
inoltre, il Ministero attraverso il sistema Classyfarm si occuperebbe di facilitare e agevolare l'interazione e la collaborazione tra gli operatori agricoli e l'autorità competente al fine di monitorare ed innalzare il livello di sicurezza e tutelare la qualità dei prodotti agroalimentari;
Classyfarm opera, negli ambiti sopracitati, in collaborazione con il Ministero della salute in base a quanto è stato stabilito dal decreto del Ministero della salute del 7 dicembre 2017;
l'introduzione della ricetta elettronica veterinaria, a parere dell'interrogante, potrebbe arrecare un ulteriore innalzamento dei costi per la sanità nazionale, per i professionisti, per l'intestatario della ricetta e per i farmacisti;
i veterinari dovranno dotarsi di strumenti telematici, smartphone e tablet, atti all'elaborazione della ricetta elettronica; inoltre, la digitalizzazione comporta nuove tempistiche di prescrizione e di interazione nel caso in cui vi sia necessità di un cambio di ricetta;
vi potrebbero essere ulteriori costi per l'intestatario della ricetta; infatti, alle somme per la visita potrebbe aggiungersi il costo dell'erogazione delle ricette in quanto potrebbe configurarsi come una «prestazione» a tutti gli effetti;
inoltre, i farmacisti dovranno dotarsi di un nuovo sistema di archiviazione dei dati derivanti dall'introduzione della ricetta elettronica e per le farmacie potrebbe sorgere il problema di usufruire di un sito diverso per farmaci veterinari, con relative complicazioni per la registrazione;
l'interrogante non è contro a priori verso aiuti tecnologici per agevolare l'operato dei professionisti tuttavia, l'introduzione della ricetta elettronica veterinaria potrebbe arrecare ulteriori costi e complicazioni per tutta la filiera sopracitata, la quale si ritrova l'obbligo della ricetta elettronica senza neanche un adeguato periodo di preparazione e aggiornamento a livello strumentale, e strutturale con il rischio, oltretutto, di incappare in sanzioni o problematiche burocratico-amministrative –:
a quanto ammontino gli investimenti relativi agli appalti e/o alle collaborazioni avviate con Classyfarm e con l'istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo;
se disponga di dati, anche statistici, relativi ai costi legati all'introduzione della ricetta elettronica veterinaria per veterinari, farmacisti ed intestatari, con particolare riferimento agli oneri derivanti dalla strumentazione e dall'adeguamento informatico;
se sia stato rilevato il rischio che l'apposizione, per la durata di tre mesi, di una data retroattiva per avere i farmaci nelle ricette possa arrecare ulteriori problematiche in futuro per i professionisti del settore veterinario;
se intenda adottare iniziative per definire modalità di configurazione della ricetta veterinaria elettronica analoghe a quanto è avvenuto in Portogallo e successivamente in Spagna, escludendo gli animali di affezione e vincolandola unicamente agli animali dai quali derivano prodotti alimentari, specificatamente con riferimento agli antibiotici.
(4-02873)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prodotto animale
industria elettronica
veterinario