ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02872

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 172 del 09/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/05/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 07/06/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02872
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Giovedì 9 maggio 2019, seduta n. 172

   BIGNAMI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   le recenti linee guida Agid sull'effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori dei pubblici servizi sembrano presentare alcune criticità. Stando all'interpretazione che alcuni comuni avrebbero dato, anche a seguito della pubblicazione delle relative Faq, sembra che i comuni non possano più accettare pagamenti in contanti se non quelli effettuati direttamente allo sportello della tesoreria comunale, che però è situato presso l'istituto bancario aggiudicatario;

   tra le problematiche che si verrebbero a creare vi è, tra l'altro, quella relativa a servizi come l'economato o pagamento dei diritti di segreteria da effettuare a mezzo bancomat;

   tale sistema prevede infatti che le pubbliche amministrazioni installino nuovi Pos che veicolano automaticamente ogni pagamento nel circuito «PagoPA», con la generazione automatica del codice avviso di pagamento (cosiddetto IUV) che prevede un costo a singola generazione per i comuni (acquistabile anche a blocchi), ma che soprattutto lascerebbe discrezionalità all'istituto di credito, che svolge funzione di tesoreria, di applicare o meno commissioni di pagamento al debitore (cittadino), che potrebbero raggiungere anche i 2 euro a pagamento;

   parrebbe dunque aprirsi potenzialmente uno scenario che potrebbe portare, per esempio, l'aggiudicatario del servizio tesoreria comunale ad applicare commissioni a chi non è suo correntista o ad esentare chi invece lo è nel migliore dei casi;

   alla lettera «d» del paragrafo 5 evidenziato nell'allegato, si poteva intendere che i pagamenti effettuati presso i Pos installati in comune potessero essere considerati come versamento per cassa, ma la Faq A34 sembra escluderlo categoricamente;

   impedire i pagamenti in contanti nei comuni potrebbe rappresentare, ad avviso dell'interrogante, una scelta quantomeno avventata, che potrebbe esporre i cittadini a un aumento di costi attraverso nuove commissioni, ed esporre gli amministratori alle ire dei cittadini per scelte indipendenti dalla loro volontà –:

   quali iniziative si intendano assumere per superare le criticità di cui in premessa, valutando di lasciare ai comuni la possibilità di accettare anche pagamenti in contanti per i servizi resi ai cittadini;

   quali ulteriori iniziative si intendano assumere per impedire che il nuovo sistema di pagamento per le pubbliche amministrazioni generi ulteriori costi, in termini di commissioni o altri oneri, per i cittadini.
(4-02872)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impiegato dei servizi pubblici

comune

tesoro