ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 172 del 09/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02865
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Giovedì 9 maggio 2019, seduta n. 172

   BIGNAMI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   di recente la stampa ha diffuso la notizia dell'arresto di un 27enne, con due alias, uno marocchino e uno libico, accusato di violenza sessuale ai danni di due donne, una 23enne e una 33enne, attirate e violentate in un ex vivaio in via Zanardi a Bologna. I gravi fatti si sarebbero svolti il 15 e il 20 aprile;

   a carico del 27enne erano stati emessi due decreti di espulsione; il primo un anno fa dalla questura di Cagliari e il secondo a marzo 2019 dalla questura di Bologna;

   il soggetto risultava inoltre essere un «noto» pusher, spesso individuato e identificato dalle forze dell'ordine, condannato per direttissima e poi di nuovo a piede libero;

   il 27enne è stato arrestato a seguito del blitz dei Carabinieri in un covo di via Agucchi. Riconosciuto dalle vittime, è stato dunque tradotto in carcere con l'accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. La 33enne, vittima di violenza, ha raccontato i drammatici momenti vissuti: picchiata e abusata sotto la minaccia di un coltello, convinta di morire, ha trovato la forza di scappare solo quando il suo aguzzino si è allontanato;

   i gravi episodi aprono seri interrogativi sulle tempistiche di esecuzione dei decreti di espulsione. Spesso i delinquenti gravati da tali provvedimenti restano in Italia anche per anni, liberi di girare e di cambiare città, in una condizione di sostanziale impunità;

   il caso descritto non è ovviamente l'unico. Si ricordi, a titolo esemplificativo, che anche il senegalese che il 21 aprile 2019 aveva aggredito con una spranga e ferito a Torino due agenti delle volanti e un vigilantes aveva a proprio carico due provvedimenti di espulsione, uno dalla questura di Cuneo e un altro da parte della questura di Torino –:

   per quale motivo, nei casi specifici citati in premessa, i provvedimenti di espulsione non siano stati eseguiti con tempestività;

   quali elementi conoscitivi intenda fornire in relazione ai decreti di espulsione emessi e a quelli effettivamente eseguiti nel nostro Paese negli ultimi cinque anni;

   se al Ministro interrogato risultino criticità oggettive nell'esecuzione dei suddetti decreti, in caso affermativo quali;

   quali iniziative di carattere normativo si intendano adottare al fine di rendere immediatamente eseguibili i decreti di espulsione evitando che le persone gravate da tali provvedimenti permangano nel nostro Paese anche diversi anni, in situazione di totale irregolarità e impunità.
(4-02865)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

espulsione

donna

violenza sessuale