ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02854

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 171 del 08/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: TOPO RAFFAELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
MIGLIORE GENNARO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 08/05/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 28/09/2020
Stato iter:
28/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2020
ORRICO ANNA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 28/09/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/09/2020

CONCLUSO IL 28/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02854
presentato da
TOPO Raffaele
testo di
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   TOPO, SIANI e MIGLIORE. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   il castello di Baia (provincia di Napoli) ospita il Museo archeologico dei Campi flegrei con reperti di inestimabile valore storico e artistico, provenienti da tutto il sito archeologico dei Campi flegrei, in particolare, Pozzuoli, la romana Puteoli, e dalla città greca-romana di Cuma, oltre che da Baia, città termale preferita dall’élite patrizia della Roma antica e da Miseno, sede della più grande tra le flotte navali di Roma;

   dal 18 aprile 2019 sono stati trasferiti nel museo archeologico di Napoli, per essere esposti nella mostra permanente dal titolo «Magna Grecia», numerosi preziosissimi reperti provenienti da Cuma, attualmente esposti nel museo dei Campi Flegrei, in particolare;

   le note esposte nelle bacheche del museo archeologico dei Campi Flegrei dal quale sono stati prelevati i succitati reperti non forniscono indicazioni circa la data di rientro degli stessi;

   vi è crescente preoccupazione che l'assenza di una precisa data di rientro possa costituire la premessa per una spoliazione dello straordinario patrimonio di cui sopra per il museo ospitato presso il Castello di Baia –:

   quando gli importanti reperti di cui in premessa faranno «ritorno» al museo archeologico dei Campi Flegrei, quando presso la stessa struttura verranno esposti i reperti provenienti dall'Antiquarium di Pozzuoli, chiuso nel 1970, attualmente «conservati» nei depositi del Mann e quando tutte le sale espositive della citata struttura museale saranno aperte al pubblico, in particolare la Sala del Sacello degli Augustali di Miseno e la Sala del Ninfeo dell'imperatore Claudio di Punta dell'Epitaffio; se sia intenzione del Governo rafforzare la dotazione organica per consentire l'apertura del museo per l'intera giornata.
(4-02854)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 settembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 399
4-02854
presentata da
TOPO Raffaele

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di conoscere notizie in merito al trasferimento dei reperti archeologici dal castello di Baia (Napoli) al museo archeologico nazionale di Napoli e la data di rientro dei medesimi al Museo archeologico dei Campi Flegrei.
  Sulla base degli elementi forniti dalla competente Soprintendenza territoriale, si rappresenta quanto segue.
  Il percorso espositivo dell'attuale museo archeologico dei Campi Flegrei, studiato agli inizi degli anni 2000 dopo l'acquisizione al demanio del Castello Aragonese in località Baia del comune di Bacoli e in considerazione dei cospicui risultati degli scavi della fine degli anni novanta, prevede per completezza, oltre ai pur numerosi reperti archeologici giacenti nei magazzini in loco, anche l'inserimento di alcune opere provenienti dalle collezioni storiche del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN).
  Quest'ultime vennero concesse in regime di sotto-consegna, per disposizione del dirigente unico nella persona del Soprintendente
pro tempore, quando entrambi i musei dipendevano direttamente dall'ex soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta.
  Fra le opere appartenenti alle collezioni storiche presenti nei depositi e persino esposte del Mann furono ad esempio trasportate in sotto-consegna al Ostello Aragonese ai fini dell'allestimento del nuovo Museo Archeologico dei Campi Flegrei, l'Anubi, rinvenuto nel 1836 e facente parte delle collezioni borboniche, le sculture della Crypta Romana, alcune iscrizioni e il gruppo di Psiche ed Eros, regolarmente trascritte nei registri inventariali del Mann e dunque parte integrante del suo patrimonio archeologico mobile, considerato immobile agli effetti del 2° comma dell'articolo 7 del regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato.
  Per alcune di queste opere, fra le quali gli oggetti preziosi prima custoditi nel medagliere del Museo archeologico nazionale di Napoli e gli oggetti della Collezione cumana, già all'epoca dello spostamento era stato previsto il rientro alla sede di appartenenza.
  Si aggiunge che la Collezione cumana si formò tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento in seguito alla cospicua donazione della collezione di Emilio Stevens e agli scavi effettuati da Ernesto Osta sotto la direzione di Innocenza dall'Osso e di Ettore Gabriel, e si accrebbe nei decenni seguenti mediante successive acquisizioni di materiali archeologici sempre inventariati nei registri patrimoniali del Mann, costituendone un nucleo collezionistico e museale unico e consolidato.
  In seguito alle riforme di riorganizzazione del Ministero per i beni e le Attività culturali, a partire dal 2014, il Museo archeologico nazionale di Napoli e il Parco archeologico dei Campi Flegrei, da cui dipende attualmente il Museo, archeologico dei Campi Flegrei, sono divenuti istituti autonomi, ma il materiale archeologico già inventariato dalla ex soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta, poi confluita nella soprintendenza archeologica Campania e presente nelle sezioni espositive permanenti o nei magazzini del Mann, rimane legittimamente nelle sue competenze patrimoniali, come del resto attestato nell'articolo 5 del verbale di scambio di consegna tra la ex soprintendenza archeologia Campania e il Parco archeologico dei Campi Flegrei, protocollo n. 318 dell'11 gennaio 2017 e in conformità di quanto chiaramente disposto dalla circolare della direzione generale musei, n. 51, protocollo 33082 del 23 novembre 2017.
  Inoltre, si fa notare che i reperti sinora restituiti al Mann non depauperano il percorso di visita nel Museo archeologico dei Campi Flegrei, ma sono indispensabili ai fini del riallestimento della sezione «Magna Grecia e popoli italici» e delle altre collezioni espositive del Mann, uno dei più grandi musei di archeologia classica del mondo, che vanta oltre duecento anni di storia.
  Al contrario, c'è da considerare che gli ingenti materiali provenienti dagli scavi programmatici e di tutela svolti negli anni passati nell'area flegrea e già conservati nei magazzini dello stesso Museo archeologico dei Campi Flegrei, nell'Anfiteatro di Pozzuoli e nel Parco archeologico di Cuma, tutti dipendenti dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, assicureranno anche in seguito, dopo gli interventi di pulizia e restauro, l'ulteriore arricchimento delle sale del Museo archeologico dei Campi Flegrei, ove una meditata riflessione scientifica lo reputerà necessario.
  Riguardo ai beni archeologici un tempo esposti all'
Antiquarium di Pozzuoli e trasferiti negli anni Settanta a Napoli a causa della sua chiusura, la gran parte, oltre settanta sculture, si trovano già esposte e sono visibili al pubblico nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
  In merito ai quesiti posti relativamente alle sezioni Sacello degli augustali e Ninfeo di Punta Epitaffio esposti nella torre nord-ovest del Museo archeologico dei Campi Flegrei, si rappresenta che le rispettive sale mostravano fenomeni di obsolescenza degli impianti, aggravati dalla posizione a picco sul mare.
  Per risolvere tali gravosi e complessi problemi, tramite gara, sono stati portati a compimento le progettazioni dei seguenti interventi:

    lavori di adeguamento alle norme di sicurezza torre N/O per accesso e percorsi interni, revisione impianti elettrici e speciali;

    completamento rete di distribuzione impianto elettrico e adeguamento quadri di sezionamento e gruppi di continuità.

  La situazione attuale è la seguente:

    il segretariato Generale ha approvato e trasmesso gli atti di attivazione ad Invitalia in qualità di centrale di committenza di questo Ministero; le gare per entrambi gli affidamenti dei lavori sono attualmente in corso e ne è previsto l'espletamento entro breve termine; in considerazione di ciò e in assenza di imprevisti e\o ricorsi, si prevede di dare avvio ai lavori entro il prossimo settembre e di concludere questi entro agosto 2021 e di collaudarli entro settembre 2021;

    la riapertura delle sale della torre di nord ovest e l'inaugurazione degli impianti per le 47 sale già aperte dovrebbe avvenire quindi tra ottobre e novembre 2021.

  Si ritiene utile rappresentare che, nel corso del 2018, è stata aperta presso il Museo una nuova sala che accoglie lo Zeus in trono restituito dal Getty Museum di Malibù e la scultura decorativa delle residenze di lusso del litorale flegreo.
  Inoltre sono in corso di progettazione esecutiva i lavori previsti con i fondi Pon FESR cultura e sviluppo 2014/2020 (Asse 1, Azione 6.C.1.A) dedicati al padiglione Cavaliere, che rappresenta la parte centrale e più alta del Castello di Baia.
  Al termine di tali lavori e di altri già previsti, le sale aperte al pubblico saranno in totale 57, con la riapertura completa della sezione dedicata a Baia e sarà possibile utilizzare gran parte degli oltre 4 ettari di cui si compone questo grandioso complesso monumentale.
  Da ultimo, per quanto riguarda la dotazione organica del parco archeologico dei Campi Flegrei, la questione della carenza di organico è ben nota a questo Ministero e riguarda molti istituti.
  A tal fine, questa amministrazione ha già ottenuto una prima autorizzazione a reclutare nuovo personale con la legge 30 dicembre 2018, n. 145.
  La carenza di organico del Ministero e dei suoi organi periferici è una questione prioritaria e questa amministrazione sta collaborando attivamente con il Dipartimento della funzione pubblica per un piano straordinario volto al reclutamento del personale, dirigenziale e non.
  Il proposito è di invertire finalmente la tendenza con piani di integrale utilizzo delle disponibilità assunzionali, in prospettiva, di completamento della pianta organica.
  Comunque, si fa presente che con la recente procedura di assunzione degli idonei del concorso pubblico di 500 funzionari tecnici sono stati assegnati al parco archeologico dei Campi Flegrei 2 funzionari architetti e 2 funzionari archeologi.
  Mancano altre figure professionali che si ritiene di poter inserire nella struttura organizzativa del parco non appena sarà completata la procedura concorsuale in atto, che prevede l'assunzione di 1.052 assistenti alla vigilanza, di cui 200 unità destinate alla Campania.
  Riguardo all'aspetto finanziario, si fa presente che con decreto ministeriale del 19 febbraio 2018 è stata approvata la rimodulazione delle risorse finanziarie stanziate ai sensi dell'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 in cui, nell'ottica di riqualificazione dell'area archeologica del Parco, sono stati finanziati per un totale di 5.800.000 euro ripartiti nel triennio 2018-2020, quattro progetti volti essenzialmente alla rimozione delle barriere architettoniche e all'adeguamento funzionale dei vari sistemi impiantistici sia del Parco che dell'annesso museo archeologico nel Castello di Baia.
  Sono stati, inoltre, assegnati 850.000 euro per le spese di funzionamento.
  Inoltre, questo Ministero, utilizzando il riparto del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, potrà avvalersi di risorse aggiuntive per quasi un miliardo di euro nel periodo tra il 2021 e il 2033.
  Tra i 966 interventi che il Ministero ha programmato a livello nazionale, 78 sono destinati alla Campania, di cui cinque riguardano l'area flegrea con uno stanziamento complessivo di 16 milioni di euro destinati a Pozzuoli: in particolare 5 milioni di euro per l'anfiteatro Flavio, 5 milioni per il parco archeologico di Cuma, ma attenzione è data anche al Castello di Baia a Bacoli, che avrà fondi per la ristrutturazione per 1 milione di euro.
  L'ulteriore stanziamento di sei milioni di euro è destinato alla progettazione e agli interventi di riduzione della vulnerabilità sismica delle aree archeologiche.
  Si conferma, in conclusione, grande attenzione nei confronti del Parco archeologico dei Campi Flegrei.
  Questo Ministero è ben consapevole dell'importanza che esso riveste per l'intera area, non solo dal punto di vista storico-archeologico, ma anche in termini di ricaduta culturale, sociale, economica ed occupazionale.
  

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo: Anna Laura Orrico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia