ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 07/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 07/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
16/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/10/2020

CONCLUSO IL 16/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02841
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   MURONI e FASSINA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il corteo del 1° maggio 2019 a Torino è stato purtroppo turbato da quella che agli interroganti appare una discutibile scelta di gestione dell'ordine pubblico da parte dell'autorità preposta;

   fatta eccezione per lo scorso anno, sono ormai diversi anni che le forze dell'ordine impediscono a una consistente parte del corteo di accedere alla piazza ove si svolge il comizio finale;

   alle vibranti proteste dei manifestanti le forze dell'ordine hanno reagito in modo sproporzionato caricando indiscriminatamente tutti i manifestanti con uso degli sfollagente, senza peraltro che sia stato dato loro avviso della carica, finendo per travolgere ogni persona, comprese quelle che tentavano un'azione di interposizione e di rasserenamento della situazione;

   in questa circostanza insieme ad altri manifestanti l'avvocato Gianluca Vitale, iscritto ai Giuristi democratici e co-presidente del Legal Team Italia, veniva ferito, riportando un trauma cranico per 7 giorni di prognosi, a causa di un violento colpo di manganello, a quanto consta agli interroganti proprio mentre si prodigava per riportare un clima sereno e di dialogo con le stesse Forze dell'ordine;

   come riportato da un articolo pubblicato il 1° maggio 2019 sul sito online de «La Repubblica», il Ministro dell'interno ha affermato di aver visto «anche oggi in azione i cretini dei centri sociali»;

   affermazione secondo gli interroganti fuori luogo, perché il corteo partecipato e pacifico è stato turbato da quella che appare una carica ingiustificata da parte delle forze dell'ordine;

   a parere degli interroganti tale gestione dell'ordine pubblico è inaccettabile, in quanto ha determinato un evitabile innalzamento della tensione con l'utilizzo sproporzionato e non giustificato della forza, il quale sempre a parere degli interroganti appare finalizzata ad alzare il livello di conflittualità, anche con lo scopo di criminalizzare manifestazioni democratiche di dissenso –:

   se non intenda urgentemente assumere tutte le iniziative di competenza per accertare se la gestione dell'ordine pubblico, in occasione del corteo del 1° maggio 2019 tenutosi a Torino, sia stata rispettosa del diritto delle persone di manifestare liberamente e in modo pacifico e se siano state violate le norme del testo unico di pubblica sicurezza e le norme in materia di utilizzo delle dotazioni di servizio della polizia e, nel caso, acquisire elementi sul responsabile di queste decisioni e sulle relative motivazioni.
(4-02841)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 16 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 410
4-02841
presentata da
MURONI Rossella

  Risposta. — Il primo maggio 2019, in occasione della festa dei lavoratori, si è svolta a Torino la tradizionale manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.
  All'evento hanno partecipato circa 35.000 persone che, dopo essersi concentrate in piazza Vittorio Veneto, hanno sfilato per le vie cittadine, per giungere in piazza San Carlo, ove i rappresentanti sindacali hanno svolto i loro interventi.
  In coda al corteo si sono posizionati i componenti dei vari movimenti di dissenso, quantificati in circa 2000 unità, con in testa gli esponenti del centro sociale
Askatasuna, seguiti da aderenti al movimento «No Tav», nonché da studenti appartenenti a diversi collettivi («Manituana», «C.U.A.» e «Last»), da sostenitori della Federazione anarchica italiana ed, infine, da militanti dell'area anarchica insurrezionale.
  Già nel primo mattino, circa un centinaio di antagonisti del centro sociale
Askatasuna si sono presentati in piazza Vittorio Veneto, con il chiaro intento di anticipare gli altri partecipanti e posizionarsi alla testa del corteo.
  La presenza di personale delle forze dell'ordine, in servizio sul posto, ne ha contenuto le iniziali intenzioni, garantendo in tal modo ai sindacati e agli esponenti politici di porsi alla testa del corteo, come previsto dagli organizzatori della manifestazione.
  Intorno alle ore 09,00, il folto gruppo dei movimenti di dissenso si è avvicinato, in modo provocatorio, ai contingenti dei reparti delle forze dell'ordine, ivi schierati per evitare loro di entrare in contatto con il corteo.
  Quando il corteo ha iniziato a muoversi, i citati gruppi antagonisti hanno svolto una serie di azioni di disturbo. Dapprima, hanno imposto al furgone utilizzato dal partito Liberi e Uguali di essere oltrepassato da quello di
Askatasuna e, successivamente, hanno tentato di oltrepassare anche il gruppo del Partito Democratico. In questo specifico frangente gli stessi si sono resi protagonisti di aggressioni, anche fisiche, nei confronti, sia del personale del servizio d'ordine del partito, che di alcuni attivisti ed esponenti politici.
  Nell'occasione, i reparti delle forze dell'ordine si sono prontamente frapposti, al fine di contenere l'irruenza dei sodalizi antagonisti ed evitare che la situazione potesse degenerare.
  Analoga azione di contenimento si è resa necessaria all'arrivo del corteo in piazza San Carlo, al fine di evitare che i gruppi di antagonisti potessero entrare in piazza ed interrompere il regolare svolgimento della manifestazione.
  Al tentativo posto in essere di sfondare il cordone appositamente predisposto, le forze dell'ordine hanno dovuto ricorrere ad azioni di alleggerimento, anche per impedire il lancio di bottiglie, di aste di bandiere ed altri oggetti contundenti, contro di loro.
  Solo alla fine degli interventi ufficiali dei rappresentanti sindacali è stato permesso l'ingresso in piazza San Carlo ai movimenti antagonisti, che hanno poi tenuto un comizio.
  A seguito di quanto accaduto la questura di Torino ha deferito a all'autorità giudiziaria 46 militanti dell'area antagonista, che in occasione del corteo si sono resi responsabili, a diverso titolo, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata e possesso di strumenti atti ad offendere.
  Le relative posizioni sono tuttora al vaglio degli inquirenti.
  In conclusione, si evidenzia come, anche in questa occasione, la gestione dell'ordine pubblico sia stata assicurata dalle forze dell'ordine con il massimo impegno e professionalità, a garanzia dell'esercizio dei diritti fondamentali dell'intera collettività.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ordine pubblico