ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02836

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01560
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02836
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   GALLO, VILLANI, DORI, CASA, SARLI, NAPPI, GIULIANO, PALMISANO e PERANTONI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   Gori S.p.A., gestore del servizio idrico integrato nell'ambito distrettuale sarnese-vesuviano della regione Campania e partecipata da Acea al 37 per cento attraverso la controllata Sarnese Vesuviano s.r.l., gestisce il servizio idrico in settantasei comuni tra le province di Napoli e Salerno;

   sulla base di quanto riportato da un articolo pubblicato da «Il Fatto Quotidiano» del 9 febbraio 2019, la procura di Torre Annunziata (Napoli), a seguito di un'indagine di quasi dieci anni su fatti antecedenti al 2010, ha affermato nell'atto giudiziario di richiesta di archiviazione, l'avvenuta assunzione clientelare di centinaia di lavoratori presso la Gori S.p.A., segnalati dai sindaci ed amministratori dei comuni consorziati con l'ente D'Ambito Sarnese Vesuviano. Tale ente avrebbe dovuto svolgere il ruolo di «controllore» in quanto titolare del 51 per cento del capitale sociale della stessa Gori;

   secondo una ricostruzione del quotidiano, basata sulle testimonianze, intercettazioni e documenti raccolti, l'intenzione di Acea è stata di consolidare il proprio titolo in Borsa negli anni precedenti al 2009 e per farlo, era necessario il sostegno dei sindaci e amministratori con i quali, in cambio di numerose assunzioni, è stato possibile approvare bilanci positivi e piani di sviluppo della controllata Gori;

   nell'articolo si conferma altresì che, sulla base di quanto emerso dalle indagini, le consulenze affidate dalla Gori, gli appalti ed il cospicuo numero di assunzioni pari a circa 674, queste ultime caratterizzate da lavoratori in parte non in possesso delle competenze necessarie allo svolgimento delle mansioni richieste, siano state elemento di scambio tra socio pubblico e privato, al fine di portare a compimento il proficuo business della privatizzazione dell'acqua, avviata nel 2002;

   si ritiene siano doverose le dimissioni dell'attuale amministratore delegato della Gori S.p.A. ed ex dirigente Acea Giovanni Paolo Marati, già incaricato del medesimo ruolo dal 2009 al 2014, il cui nome era iscritto nel registro degli indagati in merito all'inchiesta sopra esposta;

   con la richiesta di archiviazione della procura per prescrizione dei reati, ormai non più perseguibili in quanto commessi da più di dieci anni, resteranno impuniti i responsabili della cattiva gestione di uno dei principali operatori nazionali nel settore idrico ed energetico, con ingenti effetti negativi che si ripercuoteranno sui consumatori e sulle finanze dello Stato –:

   se sussistano i presupposti per procedere all'invio di ispettori ministeriali presso la procura di Torre Annunziata, al fine di verificare l'avvenuto regolare svolgimento del procedimento penale.
(4-02836)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02836
presentata da
GALLO Luigi

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame gli interroganti chiedono di sapere «se sussistano i presupposti per procedere all'invio di ispettori ministeriali presso la Procura di Torre Annunziata, al fine di verificare l'avvenuto regolare svolgimento del procedimento penale» che ha interessato la Gori s.p.a., società che gestisce il servizio idrico integrato di 36 comuni delle province di Napoli e Salerno.
  Lamentano infatti che dopo circa 10 anni di indagini il procedimento sarebbe stato archiviato per intervenuta prescrizione dei reati, e che, secondo quanto ricostruito da un articolo pubblicato da «Il Fatto Quotidiano» il 9 febbraio 2019, sarebbe emerso che la società avrebbe proceduto alla «assunzione clientelare di centinaia di lavoratori presso la Gori s.p.a., segnalati dai sindaci ed amministratori dei comuni consorziati con l'ente d'Ambito Sarnese Vesuviano».
  Ringraziando per la sollecitazione, devo immediatamente precisare che dalle informazioni assunte dal procuratore generale della Corte d'Appello di Napoli, opportunamente interpellato sulla vicenda, non è stato ravvisato alcun elemento idoneo a iniziare procedure ispettive nei confronti dell'ufficio giudiziario che ha gestito il procedimento penale in questione.
  Risulta infatti dalle informazioni assunte che la procura competente si è doverosamente attivata per acquisire elementi volti all'accertamento dei fatti, ed ha scrupolosamente vagliato ogni aspetto della vicenda.
  Il procedimento si è caratterizzato per una complessissima attività di intercettazione, che ha portato nel corso delle indagini stesse alla contestazione del reato, di abuso d'ufficio, falso, corruzione, turbativa d'asta e truffa aggravata, che avrebbero interessato 26 indagati per condotte poste in essere in epoca antecedente al 2010, e pertanto non più perseguibili per intervenuta prescrizione.
  Sotto il precipuo aspetto delle assunzioni clientelari, a seguito di rivelazioni fatte da alcuni lavoratori stessi, sono tutt'ora in corso i doverosi accertamenti investigativi e gli opportuni riscontri.
  Tutto ciò premesso non si è ritenuto di attivare procedure ispettive.
  

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

servizio

industria energetica