ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIMINO ROSALBA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02833
presentato da
CIMINO Rosalba
testo presentato
Martedì 7 maggio 2019
modificato
Giovedì 9 maggio 2019, seduta n. 172

   CIMINO, CANCELLERI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 24 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, statuisce, espressamente, che le amministrazioni pubbliche predispongano un piano di razionalizzazione nazionale per assicurare un complessivo efficientamento della presenza territoriale, attraverso l'utilizzo degli immobili pubblici disponibili o di parte di essi, anche in condivisione con altre amministrazioni pubbliche, compresi quelli di proprietà degli enti pubblici, e il rilascio di immobili condotti in locazione passiva, in modo da garantire per ciascuna amministrazione, dal 2016, una riduzione non inferiore al 50 per cento in termini di spesa per locazioni passive;

   l'Agenzia delle entrate, con una nota ufficiale del 2015, ha predisposto un piano di razionalizzazione per la chiusura a livello nazionale di 53 uffici territoriali e sub provinciali;

   la soppressione degli uffici territoriali, che da sempre svolgono un ruolo precipuo di presidio locale, servizio nei confronti dell'utenza, lotta all'evasione fiscale, comporterebbe pesanti danni non solo per i cittadini ma anche per i lavoratori degli uffici stessi;

   tra gli uffici territoriali da sopprimere, ricompresi nell'elenco, vi è tra gli altri, in Sicilia, quello di Canicattì, il quale conta oggi 26 unità lavorative che si occupano di controlli fiscali, erogando servizi all'utenza dei seguenti comuni: Canicattì, Racalmuto, Grotte, Castrofilippo, Naro, Camastra, Ravanusa, Campobello di Licata. Dipende, peraltro, dallo stesso ufficio territoriale, anche il P.a.f. di Licata, dove prestano attività n. 6 unità lavorative, con competenza anche sul comune di Palma di Montechiaro;

   in altri termini, l'ufficio territoriale di Canicattì dell'Agenzia delle entrate opera su un bacino di utenza di 150 mila abitanti, sì da erogare circa 20 mila servizi l'anno;

   inoltre, presso la sede dell'ufficio territoriale in questione, un giorno a settimana è operativo uno sportello della concessionaria della riscossione della provincia di Agrigento; quindi, in caso di chiusura di detto ufficio, verrebbe a mancare anche questo servizio;

   il mantenimento della predetta sede territoriale si traduce in notevoli benefici per l'utenza, sicché nell'ottica comparatistica del dualismo costi/benefici, maggiori sarebbero i secondi rispetto ai primi;

   sarebbe, pertanto, paradossale ipotizzare la chiusura di tale ufficio, la cui funzione rappresenta un presidio importantissimo dello Stato in questo territorio, con la conseguenza che la sua soppressione comporterebbe inevitabilmente un deleterio contingentamento dei diritti soprattutto per gli abitanti dei comuni distanti anche 50 chilometri dal capoluogo di provincia, costretti ad affrontare i disagi in termini di costo e di tempi di spostamento per usufruire dei servizi di cui hanno diritto;

   la norma di riferimento – ex articolo 24 del decreto-legge n. 66 del 2014 – prevede la riduzione delle locazioni passive del 50 per cento, e non anche la chiusura degli uffici territoriali come pianificato, invece, dall'Agenzia delle entrate;

   lo Stato, d'altra parte, può utilizzare i beni immobili confiscati per finalità di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile e, ove idonei, anche per altri usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attività istituzionali di amministrazioni statali, agenzie fiscali, università statali, enti pubblici e istituzioni culturali di rilevante interesse, così come statuito nell'inciso normativo dell'articolo 48, comma 3, del decreto legislativo n. 159 del 2011 –:

   quali motivazioni connesse a una maggiore efficienza nell'erogazione dei servizi giustifichino la chiusura di un servizio pubblico di rilevanza sociale ed economica come quello dell'Agenzia delle entrate di Canicattì;

   se i Ministri interrogati non intendano adottare iniziative volte a evitare la soppressione del suddetto ufficio territoriale – e di altri da sopprimere – utilizzando come sede uno dei tanti immobili acquisiti al patrimonio indisponibile dello Stato, inclusi quelli confiscati, nell'ottica del risparmio e della riduzione della spesa, nonché in considerazione dell'alto valore simbolico che detta operazione assumerebbe nel territorio in questione.
(4-02833)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

controllo fiscale

organizzazione culturale