ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02827

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 06/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 07/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02827
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   FRATOIANNI e MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   dal quotidiano il Tirreno del 17 aprile 2019 si apprende che la lezione distrettuale antimafia di Firenze, nell'ambito della maxi-inchiesta sul presunto traffico illecito di rifiuti pericolosi che riguarda il centro Italia, avrebbe chiuso le indagini e che 33 sarebbero le persone indagate alle quali si contesta, tra le altre, il traffico illecito di rifiuti pericolosi e la truffa ai danni della regione Toscana;

   secondo gli investigatori, si tratterebbe di un imponente traffico illecito di rifiuti che coinvolgerebbe praticamente tutta l'Italia centrale e avrebbe come fulcro due imprese di Livorno;

   sempre secondo le ricostruzioni investigative l'articolato sistema dedito al traffico illecito di rifiuti partiva da Cuneo, La Spezia, Chieti, Carrara, Bologna, Prato, per poi raggiungere, attraverso trasportatori consapevoli, Livorno. Qui, attraverso le società Lonzi e Ra.Ri. le sostanze venivano triturate e miscelate abusivamente per essere inviate in discariche non appropriate a ricevere rifiuti pericolosi come la Rea di Rosignano e Rimateria, a Piombino;

   i rifiuti venivano accompagnati da falsi certificati e con un codice di provenienza (Cer) modificato, i rifiuti venivano così trasformati da pericolosi a non pericolosi, anche grazie alla complicità di un laboratorio di analisi;

   i campionamenti dei rifiuti avvenivano, infatti, con modalità del tutto difformi dai protocolli operativi standard di un laboratorio accreditato, con una tempistica dedicata a tale operazione di prelievo tale da non consentire che il campione da analizzare fosse effettivamente rappresentativo della partita dei rifiuti da smaltire, tanto da produrre campioni artefatti, allo scopo di ottenere risultati conformi alle attese alle aspettative dei gestori dell'impianto;

   il risparmio sullo smaltimento sarebbe stato così pari a centinaia di migliaia di euro e la truffa ai danni della regione Toscana sarebbe di 1,5 milioni di euro;

   le due discariche Rea di Rosignano e Rimateria di Piombino, attualmente autorizzate solo per il conferimento di rifiuti non pericolosi, sulla base delle indagini svolte, risulterebbero contenere quantità imprecisate di sostanze pericolose, ma nulla è stato fatto per accertare questa circostanza e per verificare se risulti necessario attivare opere di bonifica; anzi, la regione Toscana ha nel febbraio 2019 autorizzato l'ampliamento della discarica Rea di Rosignano per ulteriori 3 milioni di metri cubi di rifiuti non pericolosi e quindi senza aver tenuto nel debito conto tutte quelle misure di sicurezza che caratterizzano i siti di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi;

   se tale ricostruzione fosse confermata, emergerebbe un sistema criminale ben collaudato che si è protratto negli anni, almeno da quando è iniziata l'indagine nel 2015, fino al dicembre del 2017, quando sono scattati arresti e sequestri, in totale violazione e spregio della salute pubblica e di qualsiasi regola e legge;

   sempre secondo la procura antimafia di Firenze questo sistema criminale avrebbe trasformato per anni la provincia di Livorno in una «terra dei fuochi» in miniatura –:

   quali iniziative di competenza volte al contrasto del traffico e dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi intenda assumere il Governo anche alla luce dei fatti esposti in premessa che sembrerebbero dimostrare ancora una volta l'esistenza di vere e proprie organizzazioni criminali strutturate e ramificate su tutto il territorio nazionale che coinvolgono dirigenti di imprese e titolari delle discariche dedite a tali attività illegali, in totale spregio della salute pubblica e di ogni norma vigente.
(4-02827)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti

discarica abusiva

traffico illecito