ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02710

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 160 del 10/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RADUZZI RAPHAEL MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02710
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 10 aprile 2019, seduta n. 160

   CUNIAL e RADUZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   le risorse idriche superficiali e sotterranee della Valbrenta e del Veneto tutto sono sempre più a rischio;

   la discarica Melagon, in comune di Asiago (così come la Baktall, già dichiarata esaurita), è da tempo al centro di polemiche per il possibile pericolo ambientale, i cui aspetti negativi potrebbero coinvolgere il bacino di Oliera che fornisce l'acqua a gran parte del Veneto e all'Altopiano di Asiago. Nel bacino di Oliera confluiscono, infatti, le precipitazioni assorbite dal terreno montano attraverso le grotte che uniscono l'Altopiano al fondovalle e dal quale un sistema di pompaggio rifornisce d'acqua lo stesso Altopiano; già nel 1998 la Federazione speleologica veneta aveva dato parere negativo relativamente alla conversione dell'area, passata poi da ex cava a discarica per rifiuti solidi urbani;

   la Guardia di finanza, coordinata dalla procura, ha posto sotto sequestro due aree della Safond Martini di Montecchio Precalcino le cui falde sono risultate inquinate da metalli pesanti (cromo, nichel, piombo, cadmio, zinco), mercurio e idrocarburi. Le aree sono ampie rispettivamente 106.000 e 50.000 metri quadrati. I finanzieri hanno accertato che l'area maggiore sarebbe contaminata da idrocarburi e mercurio, sopra la soglia di tolleranza, in zone confinate e limitate, mentre nell'altra area vi sarebbero superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione, in vaste superfici e con volumetria rilevante. Precedentemente nella stessa area era attiva una fonderia che avrebbe sotterrato abusivamente rifiuti speciali pericolosi, compromettendo suolo e sottosuolo, e minando le falde acquifere;

   secondo i dati raccolti da F. B. consulente ambientale già ispettore di Arpav, il comparto delle discariche dismesse nella zona di San Vitale a Montecchio Maggiore potrebbe essere una vera e propria bomba ecologica;

   i rifiuti rinvenuti durante i lavori di realizzazione della Pedemontana veneta nel comune di Montecchio Maggiore fanno pensare a un inquinamento molto più serio di quello conosciuto fino ad oggi;

   secondo quanto sostenuto dall'ex boss della camorra Nunzio Perrella durante un reportage realizzato da Vicenzatoday.it, nel sottosuolo sotto l'oasi di Casale sarebbe stato «sepolto di tutto» e la situazione sarebbe molto più preoccupante di quanto le autorità non abbiano rilevato. E lo stesso sarebbe avvenuto nei campi agricoli di Torri di Quartesolo a ridosso di via Zanella in prossimità della A4;

   nella medesima zona, a cavallo tra le province di Vicenza, Verona e Padova, la falda acquifera più grande d'Europa risulta già irreversibilmente compromessa dai Pfas, a causa degli scarichi della fabbrica Miteni –:

   se e come i Ministri interrogati intendano contribuire, per quanto di competenza, a far luce su questi fatti;

   se i Ministri interrogati intendano verificare, anche promuovendo un intervento del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, lo stato ed il livello dell'inquinamento di tali siti e accertarne le cause, collocandole nel tempo, in modo da poter procedere alla messa in sicurezza;

   se e quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare, per quanto di competenza, per salvaguardare l'integrità ambientale e la salute della collettività, considerato che fattori esterni, anche di tipo sismico e di tracimazione in particolare per la discarica Melagon, potrebbero condurre a un potenziale disastro ambientale, inquinando le acque del secondo bacino acquifero più importante d'Europa.
(4-02710)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

inquinamento idrico

risorse idriche