ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02701

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 160 del 10/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 10/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02701
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 10 aprile 2019, seduta n. 160

   MURONI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   tra i compiti della Sogin c'è anche quello di garantire la sicurezza degli impianti e delle strutture, la salute dei lavoratori e della popolazione, la salvaguardia dell'ambiente. Per questo il sistema regolatorio riconosce a carico dei consumatori elettrici dei «costi obbligatori»;

   questi, secondo la delibera Autorità di regolazione per energia reti e ambiente 606-2018, per l'anno 2018 sono pari a 66,5 milioni di euro, 7,5 milioni in più del 2017;

   il piano a vita intera presentato dall'attuale amministratore delegato a novembre 2017, rinvia al 2036 la fine del decommissioning, ritardandolo sino a 13 anni nei diversi siti, rispetto alle previsioni del 2013, e aumenta la stima dei costi complessivi di circa 800 milioni di euro, portandola a 7,25 miliardi, tutti prelevati dalla bolletta elettrica. Di questi 800 milioni di aumento 200 sono dovuti proprio a maggiori costi di mantenimento in sicurezza;

   dal 2001 al 2018 Sogin è costata ai consumatori elettrici 4 miliardi di euro, di cui 2 miliardi per il funzionamento della società e per il mantenimento in sicurezza, e solo 780 milioni per il condizionamento dei rifiuti pregressi e per lo smantellamento;

   per il sito Bosco Marengo (AL), dove aveva sede la «Fabbricazioni Nucleari», la conclusione dei lavori di smantellamento delle strutture, sino al raggiungimento del «brown field», è ancora rinviata. Nel 2008 era prevista per il 2009, nel 2010 per il 2012, nel 2013 per fine 2013, nel 2014 per il 2016;

   l'amministratore delegato a novembre 2016 dichiarò in Senato che i lavori sarebbero stati conclusi «al più entro il primo semestre 2017»; poi il 20 dicembre 2018 ha dichiarato sempre in Senato che il brown field sarebbe avvenuto a fine 2018;

   ad oggi i lavori ancora continuano: questo dimostra il totale stallo gestionale di Sogin;

   ad agosto 2014 nel corso di lavori nel sito è stata rinvenuta una quantità imprecisata di materiale industriale di scarto abusivamente interrato, come riporta il sito web del Movimento medicina democratica Onlus di Alessandria;

   dalla documentazione presentata da Sogin al tavolo della trasparenza, 26 novembre 2014, si evince che Sogin ha effettuato una campagna di indagini geofisiche accertando l'effettiva presenza diffusa di materiali interrati nel sottosuolo;

   dopo alcuni accertamenti preliminari, nel 2015 Sogin ha comunicato la non rilevanza radiologica e chimica dei materiali rinvenuti, mentre per altri approfondimenti c'è stato un rinvio;

   dopo quattro anni non è ancora ufficialmente noto il livello di pericolo radiologico e chimico dell'area e delle aree confinanti, utilizzate, in buona parte, per scopi agroalimentari;

   sulla vicenda la procura di Alessandria ha aperto un'inchiesta che non risulta ancora conclusa;

   sull'argomento l'interrogante ha già presentato tre interrogazioni n. 4-02278, n. 4-00421 e n. 4-01996 a cui non è stata data risposta –:

   se corrisponda al vero che nel corso del 2017, su campioni d'acqua prelevati da pozzi nelle campagne nei pressi del sito di Bosco Marengo, e recentemente sulle acque di falda, siano state eseguite analisi chimiche;

   se tali analisi abbiano rilevato la presenza di inquinanti chimici, in particolare solventi clorurati, che venivano utilizzati per la preparazione del combustibile nucleare;

   quale sia il livello misurato di solventi clorurati e se rispetti la normativa vigente sull'inquinamento ambientale;

   se la rimozione dei materiali interrati e di altri manufatti contaminati eventualmente presenti nel sito sia adeguatamente prevista e quale sia la tempistica nel decommissioning del sito;

   se non ritengano opportuno adottare con urgenza ogni iniziative di competenza affinché siano eseguite ulteriori analisi chimiche sulle acque di falda, chiarendo il reale stato del decommissioning e il grado di pericolosità nell'area.
(4-02701)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' pubblica

combustibile nucleare

consumatore