ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02695

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 159 del 09/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: MICELI CARMELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02695
presentato da
MICELI Carmelo
testo presentato
Martedì 9 aprile 2019
modificato
Lunedì 15 aprile 2019, seduta n. 163

   MICELI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   nell'ambito del lungo iter giudiziario che ha riguardato il barbaro assassinio dei giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia il 20 marzo 1994, rimasto in tutti questi anni senza alcuna giustizia dopo una lunga serie di depistaggi, piste false e addirittura la condanna di un innocente, nelle prossime settimane il giudice per le indagini preliminari (gip) di Roma dovrà decidere se archiviare definitivamente le indagini o farle proseguire;

   tra le piste che indicano che il caso può essere tutt'altro che archiviato c'è la richiesta, proprio da parte del giudice per le indagini preliminari ai pubblici ministeri di Roma la scorsa estate, di verificare l'identità di una fonte del Sisde che, nel periodo 1994-1997, aveva fornito una gran mole di informazioni sul delitto, dimostrando grande affidabilità, anche perché, anche in base a fonti di stampa, era considerata una fonte «strutturata» già da prima dell'agguato di Mogadiscio del 20 marzo 1994;

   la richiesta del gip, che seguiva un'analoga richiesta del 1997, è stata respinta nuovamente dal servizio segreto interno Aisi (ex Sisde), con la motivazione, ad avviso dell'interrogante imbarazzante, che oggi la fonte non sarebbe più reperibile e quindi sussisterebbe «l'impossibilità di richiedere allo stesso il consenso (negato in precedenti circostanze simili a quella in parola) a essere sentito quale teste nell'ambito del procedimento in parola»;

   di fronte alla possibilità di arrivare alla verità sul mistero Alpi, come chiesto ancora recentemente in occasione dei 25 anni dall'assassinio dalle più elevate cariche istituzionali, la tutela delle generalità di una fonte del servizio segreto interno di un quarto di secolo fa rimane incomprensibile;

   la delega per i servizi segreti è in capo al Presidente del Consiglio dei ministri –:

   se il Presidente del Consiglio dei ministri, anche in qualità di autorità delegata ai servizi di sicurezza, e dando seguito agli appelli alla verità sul «caso Alpi», non ritenga doveroso avviare ogni iniziativa di competenza, in particolare alla luce di quanto segnalato in premessa, affinché sia data piena collaborazione all'autorità giudiziaria.
(4-02695)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

servizio segreto

Capo di governo