ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 155 del 03/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: DALL'OSSO MATTEO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/04/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/05/2019
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02641
presentato da
DALL'OSSO Matteo
testo di
Mercoledì 3 aprile 2019, seduta n. 155

   DALL'OSSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la crisi in Venezuela, un Paese governato dal dittatore Maduro, continua a mietere vittime;

   il blocco degli aiuti umanitari inviati attraverso le vie istituzionali non garantisce l'ausilio previsto a chi ne necessita;

   i nostri connazionali in loco di I e II generazione, iscritti e non all'Aire, oltre a quelli residenti in loco per lavoro, sono innumerevoli, oltre 40.000 ufficiali solo a Maracaibo;

   la necessità di un servizio diplomatico efficiente, disponibile, attento e pronto è quanto mai necessario nei momenti di crisi, come quello che sta vivendo oggi il Paese sudamericano;

   non si comprende, dunque, il motivo della decisione appresa dal sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dall'Aise, Agenzia italiana della stampa estera, relativa alla chiusura del consolato di Maracaibo, a partire dal 15 marzo 2019 e sino a data da destinarsi;

   con una nota del medesimo giorno, 15 marzo 2019, la sede ha comunicato ai connazionali tale decisione chiarendo che «in relazione alla grave crisi che ha recentemente colpito le infrastrutture del Paese, determinando la momentanea impossibilità di operare per il Consolato a Maracaibo, le attività di questo Ufficio sono temporaneamente sospese»; il Consolato riaprirà «non appena le condizioni esterne permetteranno la ripresa» delle attività –:

   quali siano i motivi per i quali è stata sospesa l'attività del consolato generale d'Italia a Maracaibo, che abbandona a loro stessi oltre 40.000 connazionali, proprio in un momento in cui l'incolumità personale è ad altissimo rischio;

   se il Governo non intenda riconsiderare la decisione circa la chiusura del consolato generale d'Italia di Maracaibo, e provvedere ad una sua celere riapertura e quali iniziative intenda assumere, nelle more di una sua riapertura, utili a predisporre soluzioni urgenti, idonee adeguate, per supplire alla chiusura del suddetto consolato.
(4-02641)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02641
presentata da
DALL'OSSO Matteo

  Risposta. — In merito al primo quesito si conferma che la decisione di sospendere le attività del Consolato di Maracaibo è stata assunta in ragione della grave crisi che ha colpito le infrastrutture del Paese e, in particolare, delle conseguenze derivanti dal severo blackout elettrico che a partire dal 7 marzo 2019 ha interessato l'intero Paese e – in particolare – lo Stato di Zulia, ove si trova la città di Maracaibo.
  Mentre nella capitale il ripristino graduale della corrente elettrica consentiva un lento ritorno a condizioni sostenibili di sicurezza e operatività, il protrarsi del blocco energetico a Maracaibo, oltre a condizionare in modo drastico l'erogazione di servizi, metteva in ginocchio la catena di approvvigionamento della città, in cui diventava, sempre più complicato reperire beni di ogni genere – in particolare benzina per alimentare generatori d'emergenza in assenza di energia elettrica – e aumentavano in modo sensibile gli episodi di saccheggio e assalti in città, esponendo il personale del Consolato a rischi concreti e crescenti per la propria incolumità.
  Il deterioramento delle condizioni di sicurezza, unito alla crisi delle infrastrutture che ha condotto alla momentanea impossibilità di erogare servizi da parte del Consolato, è quindi all'origine della decisione di sospenderne temporaneamente le attività.
  Come richiamato anche dall'interrogante, la temporanea sospensione delle attività è stata tempestivamente comunicata attraverso una comunicazione pubblicata sul sito dell'Ambasciata di Caracas e del consolato stesso, oltre a essere affissa all'ingresso di quest'ultimo.
  Nelle more di una effettiva riapertura del Consolato a Maracaibo, dove quello italiano è l'unico consolato di carriera esistente, la nostra struttura consolare a Caracas – presso cui è stato temporaneamente trasferito il personale di ruolo in servizio a Maracaibo – continua a offrire assistenza, nei limiti del possibile, anche alle richieste dei connazionali di Maracaibo. Sono inoltre state diramate apposite istruzioni alle sedi della rete diplomatico-consolare dei Paesi limitrofi al Venezuela affinché prestino ogni possibile assistenza ai connazionali già residenti a Maracaibo che eventualmente vi si dovessero rivolgere.
  La Farnesina è naturalmente consapevole delle comprensibili preoccupazioni della Comunità di connazionali residenti nella circoscrizione consolare di Maracaibo e iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero pari a circa 20.000 unità. Dal 17 al 19 aprile 2019, l'ambasciatore a Caracas ha personalmente effettuato, assistito da un adeguato dispositivo di sicurezza, una visita nella città per valutare le prospettive di ripresa delle attività del Consolato. Con l'occasione l'Ambasciatore ha incontrato una nutrita rappresentanza di cittadini italiani presso Casa Italia, rassicurandoli circa la natura del tutto temporanea della sospensione.
  Allo stato attuale, sebbene non sia possibile affermare che l'emergenza che ha avuto inizio a marzo sia del tutto superata (permangono episodi ricorrenti di sospensione prolungata dell'energia elettrica e di altri servizi essenziali che continuano a suggerire un approccio prudente), l'ambasciata a Caracas ha recentemente riferito circa un lento e graduale miglioramento della situazione a Maracaibo, che si auspica non sia di natura momentanea.
  A seguito di approfondita valutazione, in data 15 maggio 2019 la Farnesina ha pertanto confermato la prossima riattivazione del consolato d'Italia a Maracaibo, al servizio della comunità italiana in Venezuela. Contestualmente tale decisione veniva comunicata a Caracas dal Sottosegretario Merlo e dall'ambasciatore Mignano in occasione di un incontro con la collettività in Residenza. La Farnesina conferma che continuerà a seguire con estrema attenzione la situazione e ribadisce il suo fermo impegno a tutelare la sicurezza e gli interessi dei nostri connazionali in Venezuela.
  

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consolato

rappresentanza diplomatica

aiuto umanitario