ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02575

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 148 del 25/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 25/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02575
presentato da
GIACOMETTO Carlo
testo di
Lunedì 25 marzo 2019, seduta n. 148

   GIACOMETTO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la costa che va da Agropoli a Scario è la costa del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Nonostante i vincoli, un'edilizia non pianificata ha ampiamente compromesso i centri di Camerota, Palinuro, Ascea, Casalvelino. L'unica straordinaria perla rimasta intatta è costituita dal comune di Pisciotta;

   riconoscendo tale valore, il decreto dei Ministeri della pubblica istruzione e della marina mercantile dell'8 novembre 1968, ha apposto un vincolo paesaggistico che impone l'obbligo di presentare alla competente soprintendenza di Salerno, per la preventiva approvazione, qualunque progetto di opere che possa modificare l'aspetto esteriore della costa, nonché qualsiasi progetto di modifica di immobile in essa ricadente;

   un ulteriore vincolo è stato posto dall'articolo 142 del codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), laddove si prevede che sono di interesse paesaggistico «i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare»;

   tuttavia, proprio a Pisciotta, si registra presenza di uno «scheletro» in cemento armato, meritevole certamente del titolo di «ecomostro», che da oltre 10 anni svetta su uno dei punti più visibili del golfo che va da Ascea a Palinuro;

   occorre comprendere come sia potuto accadere che nel mezzo di un'area protetta e soggetta alle norme di un parco nazionale qualcuno nel 2007-2008 sia riuscito ad elevare tre solai fuori terra di ampiezza pari ad un condominio di periferia metropolitana pianeggiante;

   fortunatamente è arrivato lo «stop» per la realizzazione dell'opera. Ma ora sono passati oltre 10 anni e lo scheletro di cemento, non curante della bruttezza che esprime tutti i giorni, sta lì e non si comprende perché non venga abbattuto e perché gli enti preposti alla tutela del paesaggio (ente parco, soprintendenza e altri) non sollecitino con propri atti l'abbattimento della struttura;

   a fine luglio 2018 Italia Nostra ha presentato richiesta di accesso agli atti emanati: provvedimenti, autorizzazioni, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati, progetto approvato, in merito all'edificio sito nel comune di Pisciotta, costituito dalla sola struttura grezza in cemento armato (pilastri e n. 3 solai), posizionato sopra la galleria «Vallescura 1» dell'ex tracciato ferroviario, in località Lacco, in prossimità del villaggio «La Suerte», particelle del catasto terreni n. 41 e 42, foglio 18, presumibilmente costruito nel 2007;

   contestualmente Italia Nostra nazionale ha scritto alla soprintendenza di Salerno per ottenere tutte le informazioni disponibili, per comprendere come si sia riusciti a superare i vincoli del citato decreto 8 novembre 1968;

   l'articolo 52, comma 1, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, ha inserito un articolo 72-bis nel codice dell'ambiente, per il finanziamento degli interventi di rimozione o di demolizione di immobili abusivi realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico;

   i commi 26 e 27 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2018 (n. 205 del 27 dicembre 2017) istituiscono un fondo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per l'erogazione ai comuni di risorse per la demolizione di manufatti abusivi e conseguente acquisizione al patrimonio comunale;

   soprattutto, l'articolo 1, commi 460 e 461, della legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell'11 dicembre del 2016) destina, a partire dal 1° gennaio 2018, esclusivamente e senza vincoli temporali, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni in materia edilizia incassati dai comuni, a interventi riguardanti tra l'altro la demolizione di costruzioni abusive;

   si dispone pertanto di tutto l'armamentario legale per procedere all'abbattimento della struttura sopra descritta –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare i Ministri interrogati al fine di procedere all'abbattimento dell'edificio descritto in premessa.
(4-02575)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenza edilizia

protezione dell'ambiente

scambio d'informazioni