ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02565

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 147 del 22/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: D'ATTIS MAURO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02565
presentato da
D'ATTIS Mauro
testo di
Venerdì 22 marzo 2019, seduta n. 147

   D'ATTIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il 30 giugno 2018 sono andate in avaria tutte le consolle delle sale radar di Milano e poi in tarda mattina anche quella di Brindisi;

   il 1° luglio 2018 sono andate in avaria la sala radar di Roma Ciampino, purtroppo con interruzioni di durata più lunga, circostanza che ha comportato notevoli ritardi dei voli e conseguenti disagi per i passeggeri;

   a Brindisi le innumerevoli problematiche tecniche hanno costretto le sigle sindacali a continue richieste di incontri con la direzione locale, al fine di sollecitare la risoluzione delle stesse, tuttora irrisolte;

   il nuovo sistema free route, adottato da Enav al fine di garantire rotte sempre più dirette alle compagnie, non ha avuto un congruo tempo di implementazione tale da consentire ai controllori l'acquisizione del nuovo metodo di lavoro;

   il free route ha attratto un numero più alto di voli, ma conseguentemente all'incremento del numero non c'è stata da parte di Enav una pianificazione del numero minimo di controllori da impiegare per ogni sala operativa, lasciando così ai dirigenti il compito di intraprendere azioni estemporanee, al fine di tamponare il problema; questa situazione incredibile è riconducibile, secondo l'interrogante, alla privatizzazione e all'adozione inconsapevole ma perentoria del nuovo piano industriale da parte di Enav;

   le decisioni del management vanno in una definita direzione: aumentare gli utili riducendo il personale, chiudendo le torri di controllo e accorpando, infine, i centri di controllo da 4 totali a soli 2, decisione che espone il Paese ad un dimezzamento delle capacità di recovery del sistema di sorveglianza aerea, nazionale in caso di avarie;

   dimezzare i centri di controllo regionali è, ad avviso dell'interrogante, sintomo di una visione miope sul trasporto aereo che consente di traguardare solo obbiettivi di breve termine legati al risultato di esercizio;

   secondo il registro (UE) 550/2004, la fornitura del servizio di controllo del traffico aereo rientra nelle prerogative dei poteri pubblici e deve essere svincolato da qualsiasi aspetto economico che possa pregiudicare il raggiungimento dell'obbiettivo della massima sicurezza;

   a quanto consta all'interrogante, i controllori del traffico aereo sarebbero costretti spesso a fare turni straordinari al di fuori del limite di ore giornaliere supplementari consentite, in contrasto con le vigenti normative che, se pienamente rispettate, porterebbero a un considerevole aumento dei posti di lavoro;

   la politica di riduzione degli organici adottata da Enav va in totale controtendenza rispetto alla contingency europea e mondiale che vede un aumento considerevole del volato e del fatturato nel settore del trasporto aereo;

   la fornitura della sicurezza dello spazio aereo nazionale, servizio pubblico essenziale, pare essere in contrasto con la forma giuridica di società per azioni che Enav ha assunto e che è già stata oggetto di numerose interrogazioni parlamentari che aspettano ancora una risposta chiarificatrice –:

   se i Ministri interrogati non intendano assumere le iniziative di competenza al fine di:

    a) consentire ai controllori di svolgere il loro lavoro con strumenti adeguati alla complessità sempre crescente del traffico aereo;

    b) scongiurare la chiusura del centro di controllo d'area (Acc) di Brindisi, alla luce di quanto accaduto nelle sale operative di Enav, in particolare in quelle di Milano ACC e Brindisi ACC e a Roma ACC, dove i gravi inconvenienti tecnici verificatisi hanno portato alla difficoltà di gestione dei voli con conseguente abbassamento del livello di sicurezza degli stessi, tenendo conto che il centro di Brindisi gestisce i voli della dorsale adriatica e del Meridione fino ai confini con Zagabria, Albania e Grecia ed è stato di grande aiuto fino alla ripresa delle normali attività operative;

    c) rivedere l'assetto di Enav di modo che ritorni a essere un ente pubblico economico senza scopo di lucro.
(4-02565)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

trasporto aereo

societa' di servizi