Legislatura: 18Seduta di annuncio: 147 del 22/03/2019
Primo firmatario: MINARDO ANTONINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/03/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 22/03/2019
MINARDO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni si è potuta registrare una progressiva tendenza all'accentuarsi dello stato di crisi del settore della pesca e dell'acquacoltura siciliana a seguito di molteplici cause imputabili a fattori sia nazionali che internazionali. In primo luogo, si segnala il processo avviato da tempo di profonda ristrutturazione e di riorganizzazione, sollecitato dalle scelte politiche dell'Unione europea che hanno suscitato non poche perplessità tra gli operatori del comparto;
a ciò si aggiunge l'esponenziale aumento dei costi del carburante a uso dei motopescherecci che incide fortemente sui redditi d'impresa e, conseguentemente, anche sui redditi dei marittimi dipendenti membri dell'equipaggio, e che determina una generale insoddisfazione degli addetti. I fattori comunitari sono anche la causa della crisi: alcune scelte di carattere ambientale dell'Unione europea, volte a una crescente ecocompatibilità della pesca europea, che determinano una scarsa competitività, nonché una regolamentazione comunitaria delle attività della pesca (quali le misure tecniche per il Mediterraneo) eccessivamente penalizzanti e volte unicamente a una drastica riduzione delle attività, senza che siano approntate soluzioni alternative, hanno un impatto economico e sociale. La crisi del settore della pesca si avverte soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare in Sicilia, dove la crisi della pesca medesima purtroppo è in continua crescita per le capacità delle marinerie extracomunitarie che esercitano l'attività senza i vincoli delle regole comunitarie, con metodi estremi e spesso aggressivi; tale situazione è resa ancora più drammatica dalla progressiva sottrazione di aree di pesca utili nel Mediterraneo, a causa delle dichiarazioni di zone di pesca esclusive effettuate dai Paesi rivieraschi extracomunitari del Mediterraneo, quali Libia, Algeria, Tunisia –:
se il Governo intenda assumere urgenti iniziative per il settore della pesca e dell'acquacoltura prevedendo misure per arginare il «caro gasolio» e promuovendo l'estensione di sgravi fiscali e previdenziali e azioni volte a sostenere i marittimi imbarcati a bordo di navi da pesca, in considerazione dell'attività particolarmente rischiosa e faticosa, facendo sì che tale attività sia individuata tra quelle particolarmente usuranti;
se il Governo intenda adottare iniziative per applicare il credito d'imposta per il periodo 2019-2021 per l'acquisizione di beni strumentali nuovi.
(4-02561)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):industria della pesca
pesca marittima
zona di pesca