ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02537

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 145 del 20/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/03/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/04/2019
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02537
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Mercoledì 20 marzo 2019, seduta n. 145

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   pochi giorni fa il ciclone Idai ha colpito in modo terribilmente violento (risulta il più violento degli ultimi 20 anni) il Mozambico portando a un disastro umanitario di proporzioni enormi e di lì ha proseguito verso lo Zimbabwe e il Malawi, distruggendo case e strade e causando la morte di almeno 215 persone;

   il bilancio risulta catastrofico soprattutto in Mozambico dove la città portuale di Beira con oltre 500 mila persone, è stata rasa al suolo per il 90 per cento e le telecomunicazioni, l'elettricità e le infrastrutture sono fuori uso e inaccessibili al soccorso;

   il presidente Filipe Nyus ha dichiarato che il bilancio dei morti accertati è 84 nel solo Mozambico ma che possa arrivare a più di 1.000, considerate le inondazioni e le devastazioni di tutte le aree;

   nella regione di Chimanimani, in Zimbabwe, case e ponti sono stati spazzati via dalle correnti d'acqua e anche qui l'area non è ancora raggiungibile e gli elicotteri militari non riescono a volare per via dei forti venti che ancora si registrano;

   il programma alimentare mondiale dell'Onu ha stimato che circa 1,7 milioni di persone in Mozambico e oltre 900 mila in Malawi si sono trovate sulla traiettoria dell'uragano e gli sfollati sarebbero almeno 1,5 milioni –:

   con quali urgenti iniziative intenda intervenire, in sede italiana ed europea, per garantire gli aiuti necessari per far fronte a un disastro umanitario di queste proporzioni.
(4-02537)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-02537
presentata da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia

  Risposta. — Nella notte fra il 14 e il 15 marzo 2019, il ciclone tropicale «Idai» ha colpito con violenza la città di Beira – la seconda per grandezza in Mozambico con circa mezzo milione di abitanti – e diversi distretti vicini, nelle province di Sofala e Zambesia, spostandosi successivamente anche verso le regioni settentrionali dello Zimbabwe e meridionali del Malawi.
  Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, si registrano oltre 600 decessi in Mozambico, 300 in Zimbabwe e 60 in Malawi, mentre gli sfollati hanno raggiunto oltre 140.000 unità in Mozambico, più di 100.000 in Malawi e quasi 60.000 in Zimbabwe.
  Per far fronte all'emergenza delle devastazioni provocate dal ciclone in Mozambico, ho personalmente disposto che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) si attivasse immediatamente a supporto delle operazioni di soccorso, mettendo in campo una robusta risposta umanitaria e combinando diversi strumenti quali il trasporto di beni umanitari e il sostegno finanziario sia ad operazioni di altre amministrazioni nazionali che a quelle di organismi internazionali.
  In particolare, il 20 marzo, dopo l'appello lanciato dalla Federazione internazionale delle società di croce rossa e Mezzaluna Rossa (Ficross) ai donatori per il sostegno finanziario alle prime operazioni di soccorso e accoglienza degli sfollati, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) ha offerto un contributo finanziario a favore di quell'Organismo internazionale pari a 100.000 euro. Grazie a tali fondi, la Ficross, che coordina le azioni umanitarie delle società di croce rossa e Mezzaluna rossa nazionali, ha iniziato le operazioni di distribuzione di kit igienici e sanificazione delle acque nella zona di Beira.
  Ho poi autorizzato, il 26 marzo, un volo umanitario partito dalla base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) di Brindisi, con un carico di beni di assistenza per le emergenze, contenente principalmente attrezzature per l'allestimento dei campi di accoglienza della popolazione sfollate, come ad esempio tende e generatori elettrici. I beni sono stati presi in consegna dalla organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), organismo internazionale che sta coordinando la risposta umanitaria in Mozambico nel settore «
shelter» (accoglienza).
  In aggiunta, il Maeci ha tempestivamente avviato le procedure per l'attivazione dello stato di emergenza presso la Presidenza del Consiglio cosicché anche il dipartimento della protezione civile potesse operare per l'emergenza in Mozambico. In collaborazione con l'aeronautica militare, il Dipartimento ha trasportato a Beira un ospedale da campo messo a disposizione dalla regione Piemonte, inaugurato lo scorso 4 aprile alla presenza del Ministro della salute mozambicano. Tale iniziativa – del valore complessivo di 3,4 milioni di euro – è stata realizzata nel quadro del Meccanismo di protezione civile Ue. Anche in questo caso, nell'ambito della strutturata cooperazione tra Maeci e dipartimento della protezione civile disciplinata dal protocollo di collaborazione del 21 luglio 2017, il Maeci ha sostenuto l'iniziativa mettendo a disposizione 400.000 euro a favore del dipartimento per le operazioni di installazione e funzionamento dell'ospedale.
  Per rafforzare ulteriormente gli interventi umanitari nel Paese, il 12 aprile ho disposto un finanziamento da parte del Maeci di 300.000 euro a favore dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Il contributo risponde ad una richiesta all'Italia della stessa organizzazione, a fronte della necessità di rafforzare le operazioni di trasferimento della popolazione sfollata dai 130 centri di transito provvisori dell'Oim, principalmente istituti scolastici, in campi di accoglienza meglio organizzati, anche con l'obiettivo di consentire la graduale ripresa del funzionamento delle scuole.
  In riferimento alla situazione sanitaria in Mozambico, secondo gli ultimi dati dell'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari (Ocha), i casi di colera rimangono stabili a circa 6.700 nella provincia di Sofala, colpita dal ciclone. La campagna di vaccinazione per il colera si è conclusa il 9 aprile con 802.347 persone vaccinate, pari al 96 per cento delle persone esposte a possibile contagio. Ocha ha informato che tale campagna vaccinale è stata finanziata anche con il Fondo centrale per la risposta alle emergenze (CERF), un fondo umanitario istituito dalle Nazioni Unite per consentire una più tempestiva e affidabile assistenza umanitaria alle persone colpite da calamità naturali e conflitti armati. L'Italia ha contribuito nel 2019 al Cerf con 3,5 milioni di euro.
  Per completezza di informazione segnalo che il sostegno del Maeci all'emergenza del ciclone «Idai» non si è limitato al solo Mozambico. Il 12 aprile scorso ha disposto un finanziamento di 500.000 euro al Programma alimentare mondiale (Pam), per sostenerne le attività di assistenza umanitaria a favore della popolazione del Zimbabwe e Malawi. Grazie a questo contributo, il Pam sta garantendo il sostentamento alimentare di circa 18.000 persone in Malawi e 13.000 in Zimbabwe.

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ciclone

bilancio