ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02524

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 144 del 19/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: BARATTO RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/03/2019
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 08/04/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02524
presentato da
BARATTO Raffaele
testo di
Martedì 19 marzo 2019, seduta n. 144

   BARATTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il Governo, tramite i suoi più significativi esponenti, ivi compreso il Presidente del Consiglio ha assunto la decisione di promuovere il progetto cosiddetto «Belt and Road Initiative» anche conosciuto come «via della Seta» con la formalizzazione di un «Accordo quadro» con la Repubblica popolare cinese;

   tale progetto, promosso dal Governo cinese quale iniziativa di espansione geopolitica ed economica, prevede la realizzazione di una rete infrastrutturale e la conclusione di accordi economici con decine di Paesi attraversati da tale, ideale, corridoio economico;

   l'iniziativa assunta dal Governo cinese ha, fin da subito, visto l'opposizione dei principali alleati e partner economici del nostro Paese, ivi compresi gli Stati Uniti d'America che si sono duramente pronunciati nei confronti della posizione del Governo italiano;

   con la posizione assunta dal Governo italiano, il nostro Paese, è l'unico Paese del G7 a negoziare un partenariato con la Repubblica popolare cinese, con il rischio concreto di produrre un suo esiziale isolamento dal resto dei partner globali;

   da sempre, in particolar modo per il settore manifatturiero, il principale danno al «made in Italy» proviene proprio dalla Cina e dalle aggressive politiche di sviluppo economico assunte dal Governo nazionale cinese, il quale non ha mai sufficientemente operato per il contrasto alla contraffazione e all'illecita concorrenza operata dalle imprese cinesi in patria e all'estero;

   i paventati contenuti di tale accordo quadro, ancora mai completamente resi noti al Parlamento, prevedono l'accesso di investimenti cinesi in settori strategici, quali infrastrutture e porti;

   pertanto, si palesa un secondo grave e concreto rischio per le imprese italiane, che verrebbero grandemente danneggiate se si consentisse l'accesso indiscriminato al mercato comune di investimenti e prodotti cinesi;

   le principali associazioni di categoria che rappresentano le imprese hanno manifestato chiaramente la loro contrarietà a un accordo nei termini proposti e anticipati dal Governo;

   inspiegabilmente, il Governo italiano ha di recente assunto una posizione contraria alla proposta della Commissione europea di cosiddetta «EU shield» rivolta a impedire l'accesso di investitori stranieri in settori economici strategici;

   pertanto, alla luce di tutto ciò sussistono fondate ragioni per ritenere che vi sia un concreto rischio per la stabilità economica e il sistema industriale italiano — :

   quali siano le effettive intenzioni del Governo sul punto;

   se il Governo intenda rendere disponibile, prima della data prevista per la visita di Stato del Presidente cinese, un testo di accordo quadro completo.
(4-02524)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso al mercato

accordo economico

governo