ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02516

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 143 del 18/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/04/2019
Stato iter:
03/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/06/2019
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/06/2019

CONCLUSO IL 03/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02516
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Lunedì 18 marzo 2019, seduta n. 143

   UNGARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   grazie ad un'intensa trattativa a livello comunitario, è stato raggiunto a Bruxelles, in data 19 febbraio 2013, un accordo sull'istituzione del tribunale unificato dei brevetti. L'Italia è tra i firmatari;

   in particolare, il tribunale unificato dei brevetti rappresenterà il foro competente per la risoluzione delle dispute sulla contraffazione e per le cause di revoca/annullamento dei brevetti. La struttura sarà costituita dal Registro, dalla Corte di prima istanza – a sua volta suddivisa in divisioni centrali, locali e regionali – e dalla Corte d'appello;

   secondo quanto si apprende da numerosi articoli apparsi sulla stampa nazionale il citato nascente tribunale avrà tre sedi: Parigi che è quella centrale, e due sedi specializzate: Londra (metallurgia, life sciences e chimica farmaceutica) e Monaco di Baviera;

   orbene in seguito all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, la sede di Londra verrebbe a decadere e risulta altresì molto competitiva la proposta di Milano come nuova sede specializzata;

   la nostra è tra le maggiori economie europee e l'Italia è il terzo Paese dell'Unione europea per numero di brevetti depositati e nella «top ten» mondiale. L'arrivo del tribunale, oltre che stimolare un indotto che vale alcune centinaia di milioni di euro all'anno (congressi, convegni, studi legali, laboratori scientifici, sedi di imprese internazionali per seguire da vicino le pratiche legate ai brevetti) avrebbe un evidente peso tecnico, come nuovo stimolo all'innovazione per imprese, università e società di ricerca ma anche un forte valore simbolico, di riconoscimento del ruolo di Milano come metropoli hi tech, attrattiva e competitiva proprio nel mondo delle life sciences e di rilancio delle aspettative di sviluppo internazionale. E sanerebbe, anche se solo in parte, la delusione per la mancata assegnazione alla città della sede dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco: nonostante un dossier brillante e solido, Milano era stata battuta al sorteggio da una Amsterdam poco preparata;

   il Governo pro tempore Gentiloni, per tramite del Sottosegretario pro tempore Sandro Gozi, aveva a suo tempo già comunicato ai partner europei la disponibilità concreta di una sede prestigiosa e attrezzata nel capoluogo lombardo –:

   se il Governo non intenda, per quanto esposto in premessa, attivarsi, in tutte le sedi competenti, affinché l'Italia possa ottenere l'attribuzione della sezione distaccata del Tribunale unificato dei brevetti de facto ancora assegnata a Londra.
(4-02516)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 3 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 183
4-02516
presentata da
UNGARO Massimo

  Risposta. — Il Governo italiano continua a seguire con la massima attenzione il processo di entrata in vigore dell'accordo su un tribunale unificato dei brevetti (Tub), nonché le conseguenze sullo stesso della Brexit, attraverso uno specifico tavolo interministeriale, coordinato dal dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio e in cui siedono il Ministero della giustizia, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nonché il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio.
  
L'eventuale decisione di candidare Milano ad ospitare la sezione della divisione centrale del Tub, attualmente prevista a Londra, sarà presa dal Governo, in consultazione con l'autorità locali e gli stakeholder, una volta che saranno sciolti i nodi essenziali per la stessa entrata in funzione e operatività del Tub. Tale decisione non potrà peraltro prescindere da una analisi degli interessi complessivi dell'Italia nel contesto del sistema brevettuale unitario europeo e dei costi a carico dello Stato ospitante, tenuto conto che quest'ultimo è tenuto a mettere a disposizione i locali per ospitarla, nonché, per un periodo iniziale di sette anni, il personale amministrativo di supporto necessario.
  Si rammenta, peraltro, che il Tub non rientra nell'architettura istituzionale dell'Unione europea: è difatti un organo giurisdizionale sovranazionale, competente in via esclusiva per la risoluzione delle controversie in materia di brevetto europeo con effetto unitario, definito da un accordo intergovernativo tra 25 Stati membri dell'Unione. Ad oggi, il Tub non è ancora concretamente operativo in quanto manca l'indispensabile ratifica da parte della Germania. Per l'entrata in vigore dell'accordo è infatti necessaria la firma di almeno 13 Stati parte, inclusi i tre con il maggior numero di brevetti europei, cioè Germania, Francia e Regno Unito. Inoltre, nel testo dell'accordo, che determina anche le varie sedi del Tub, è menzionata esplicitamente anche la capitale britannica.
  Di conseguenza, future eventuali modifiche della sezione di Londra richiedono una formale revisione dell'accordo stesso, all'unanimità. Anche la struttura delle relazioni future
post-Brexit tra Ue e Regno Unito in materia di tutela della proprietà intellettuale potrebbe giocare un ruolo importante sulla prossima configurazione del Tub.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

brevetto

impresa multinazionale

prodotto farmaceutico