ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02479

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 141 del 13/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 13/03/2019
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 13/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 13/03/2019
Stato iter:
19/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2019
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/07/2019

CONCLUSO IL 19/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02479
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 13 marzo 2019, seduta n. 141

   DELMASTRO DELLE VEDOVE, DEIDDA e DONZELLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   i prossimi 21 e 22 marzo 2019 il Presidente cinese Xi Jinping sarà in visita in Italia;

   la visita è stata preparata da tempo dal Ministro Luigi Di Maio e dal sottosegretario Michele Geraci e coinvolgerà il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte;

   il media network europeo Euractiv dichiara di essere entrato in possesso di un «memorandum d'intesa» tra Italia e Cina, definito «confidenziale», di cui ne ha divulgato i contenuti. Tale notizia è stata ripresa dalle principali testate nazionali;

   secondo la ricostruzione di Euractiv, i contenuti dell'accordo sarebbero stati fissati a settembre 2018, quando il Ministro dello sviluppo economico ha annunciato l'intesa con la Cina sulla cooperazione in Paesi terzi;

   la cooperazione tra Italia e Cina riguarderebbe «strade, ferrovie, ponti, aviazione civile, porti, energia e telecomunicazioni». Secondo una fonte di Euractiv, sarebbero «proposte presentate dalla Cina» e «nessun cambiamento al testo è stato fatto dal governo italiano»;

   l'intesa prevederebbe una struttura per «specifici accordi minori commerciali e di cooperazione», come nuovi investimenti cinesi nel Porto di Trieste. La bozza cita anche un accordo tra State Grid Corporation of China e Terna, ossia con Cassa Depositi e Prestiti. Altre joint-venture riguarderebbero Leonardo;

   il sottosegretario Geraci ha dichiarato a Radio Anch'io dell'8 marzo 2019 che «il memorandum of understanding che noi dovremmo firmare a marzo è esattamente in linea con le best-practices che noi utilizziamo in occidente come trasparenza, apertura, scambio di informazioni e di dati» e che «È probabile che si riesca a convergere verso quella data perché una firma alla presenza dei due capi di stato, Mattarella e Xi Jingping, darebbe il giusto peso»;

   il Presidente Conte, al Festival di Limes, ha definito l'accordo come «una grande opportunità per il nostro Paese», aggiungendo: «Vogliamo questo progetto il più trasparente e ampio possibile», «ho dato la disponibilità a partecipare al secondo forum sulla Belt and Road, ad aprile»;

   vale la pena sottolineare come la trasparenza auspicata da Conte sia totalmente disattesa: non vi è traccia di alcun passaggio parlamentare sul tema. Il quadro delle nuove relazioni, degli investimenti e degli asset strategici italiani di interesse cinese, fra cui i porti di Trieste e Genova, non è stato politicamente discusso;

   il sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Picchi non ha nascosto le sue perplessità, ma è subito stato rintuzzato dal sottosegretario Geraci, vero «trait d'union» fra Italia e Cina poiché a capo della task force fortemente voluta dallo stesso Ministro Luigi Di Maio;

   anche il tentativo di «vendere» il debito pubblico ai cinesi e l'astensione in sede europea rispetto al nuovo regolamento per il controllo degli investimenti di Paesi terzi in Europa, in precedenza proprio sollecitato dall'Italia in relazione al dinamismo economico cinese, costituiscono secondo l'interrogante indici di un mutamento di atteggiamento dell'Italia rispetto alla necessità di difendere la produzione nazionale dalla penetrazione economica cinese –:

   se il Governo intenda rendere disponibile la bozza del Memorandum of understanding con la Cina prima della sua sottoscrizione, poiché, di fatto, esso delineerà il nuovo quadro delle relazioni tra le due nazioni;

   se nel memorandum venga tassativamente escluso che il porto di Trieste possa subire la stessa sorte del porto del Pireo;

   quali siano esattamente le relazioni economiche e commerciali che si ipotizzano per Terna;

   quali siano esattamente le relazioni economiche e commerciali che si ipotizzano per Leonardo e quali siano le garanzie in ordine ai sistemi per la sicurezza delle informazioni e delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla tecnologia 5G, ai sistemi aerospaziali, ai sistemi di difesa e dell'elettronica applicata alla difesa terrestre e navale attualmente nel know-how di Leonardo.
(4-02479)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 19 luglio 2019
nell'allegato B della seduta n. 211
4-02479
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — Come noto, la connettività riveste un ruolo centrale nei rapporti tra Europa ed Asia. Ne danno testimonianza la piattaforma sulla connettività tra l'adozione di una «Strategia UE sulla connettività eurasiatici» (nell'ottobre 2018)
  Pienamente consapevole della centralità di infrastrutture, porti e logistica quali vettori per lo sviluppo economico, il Governo italiano attribuisce massima rilevanza al potenziale derivante dalla
Belt and Road initiative (Bri) e dalle altre iniziative di connettività euroasiatiche per il conseguimento degli obiettivi di crescita, sviluppo, occupazione, coesione sociale.
  Il Governo italiano ritiene infatti che la connettività tra Europa e Asia debba realizzarsi in modo aperto e inclusivo, rispettando i migliori
standard internazionali e le priorità di sviluppo dei singoli Paesi oltre ai principi cardine di trasparenza, inclusività, sostenibilità fiscale ed ambientale, in linea con i criteri articolati nella strategia dell'Unione europea sulla connettività.
  Sulla base di questi principi il 23 marzo 2019 è stato sottoscritto un
memorandum di intesa sulla collaborazione nell'ambito della «Via della Seta Economica» e dell’«Iniziativa per una via della Seta Marittima del 21° Secolo». Il testo è stato immediatamente pubblicato sul sito internet di Palazzo Chigi, unitamente alla lista degli accordi istituzionali e commerciali siglati.
  Tale
memorandum non costituisce un accordo internazionale e non produce quindi alcun tipo di vincolo giuridico. Si tratta di una dichiarazione politica-quadro per la collaborazione tra Italia e Cina in relazione alla connettività tra Europa e Asia, da realizzare sulla imprescindibile base dei principi e degli standard definiti in sede europea e multilaterale.
  Nella visione italiana il
Memorandum favorirà la creazione di una cornice di riferimento per promuovere la dimensione marittima e terrestre della connettività euro-asiatica anche verso il Mediterraneo. Nel memorandum si valorizza il potenziale sviluppo di sinergie con il sistema italiano di porti, trasporti e infrastrutture, in coerenza con il rafforzamento delle reti di trasporto e di collegamento trans-europee.
  Il
memorandum articola criteri e interessi alla base della collaborazione, quali l'accesso al mercato, la tutela della proprietà intellettuale, nonché l'individuazione di sinergie in ambito Bri secondo principi e standard consolidati derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea.
  La firma di tale documento rappresenta uno strumento su cui fare leva per consentire un più strutturato accesso delle nostre imprese al mercato cinese, anche con l'obiettivo di pervenire a un riequilibrio dei rapporti commerciali bilaterali che, pur dinamici, restano in forte disavanzo.
  Peraltro si segnala che il
memorandum non menziona i porti citati nell'interrogazione e che non sono state firmate intese tra Terna e Leonardo e imprese cinesi né nel corso della visita di Stato in Italia del Presidente cinese Xi Jinping di marzo 2019, come risulta dalla lista di intese commerciali pubblicate sul sito internet di Palazzo Chigi, né durante la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Cina dell'aprile 2019.
  Per quanto riguarda le garanzie relative ai sistemi per la sicurezza delle informazioni e delle comunicazioni, si segnala che è stato approvato il 25 marzo 2019 il decreto-legge n. 22 del 2019 (convertito con legge n. 41 del 20 maggio 2019) per l'ampliamento del campo di applicazione del
Golden Power, che in precedenza riguardava solo l'acquisizione di partecipazioni azionarie o le acquisizioni di aziende. Esso rafforza i poteri e le misure di protezione a disposizione del Governo italiano anche con riguardo all'implementazione dell'infrastruttura digitale 5G. Presso il Ministero dello sviluppo economico è inoltre attiva dal 19 febbraio una struttura strategica, il «Centro di valutazione e certificazione nazionale-CVCN» per la verifica delle condizioni di sicurezza e dell'assenza di vulnerabilità di prodotti, apparati e sistemi destinati ad essere utilizzati per il funzionamento di reti, servizi e infrastrutture critiche, previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 febbraio 2017.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ministro

capo di Stato

relazione commerciale