ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02478

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 141 del 13/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 13/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02478
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 13 marzo 2019, seduta n. 141

   PALAZZOTTO e MURONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la gestione italiana ed europea delle migrazioni si basa principalmente sul controllo delle frontiere, in una dimensione tutta militare che garantisce appalti milionari alle lobby dell'industria della sicurezza, con il «Fondo Africa», per quanto riguarda l'Italia, principale erogatore di fondi;

   dallo studio di «Altraeconomia» sugli appalti del Ministero dell'interno finalizzati al blocco dei flussi migratori dall'Africa si scopre che il «Cantiere Navale Vittoria», azienda di Adria (Rovigo) specializzata in cantieristica navale militare e paramilitare, sarebbe l'unico fornitore in tutti i contratti firmati dal Viminale tra il 2017 e il 2018 sulle commesse in Libia, riguardanti il ripristino dell'efficienza di imbarcazioni, la formazione della polizia libica, il trasporto di navi. La somma degli appalti sfiora i 3 milioni di euro. La direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere (struttura del Viminale) considera Cantieri Navali Vittoria partner strategico insostituibile;

   il volume di affari con la Libia è alto; vi è: l’«intesa tecnica» dell'agosto 2017 (2,5 milioni di euro) che serve a fornire supporto tecnico alle autorità libiche, inclusi la lotta al traffico dei migranti e le attività di ricerca e soccorso e l'intesa sui «programmi di formazione» dei libici di novembre 2017 (valore 615 mila euro);

   a fine 2018 è stata indetta una gara da oltre 9,3 milioni di euro per fornire 20 imbarcazioni alla polizia libica;

   l'avviso esplorativo per fornire 30 mezzi di terra alla Libia (appalto da 2,1 milioni di euro) è del 5 marzo 2019;

   le risorse arriveranno dal «Fondo fiduciario per l'Africa» (EU Trust Fund), che ha una dotazione di oltre 4 miliardi di euro;

   c'è il progetto «Support to Integrated border and migration management in Libya - Second Phase», altri 45 milioni di euro;

   in Egitto, a fine 2006 è stato stipulato un contratto tra la Hewlett-Packard e la direzione del Ministero dell'interno per la realizzazione di un sistema automatizzato di identificazione delle impronte per lo Stato dell'Egitto, finalizzato alle esigenze di identificazione personale correlate alla immigrazione illegale (oltre 5,2 milioni di euro per il periodo 2007/2012, ulteriori 1,8 milioni fino al 2017 e quasi 500 mila euro per la tranche 2018/2019);

   secondo il Ministero dell'interno di contrasto all'immigrazione clandestina è di primaria importanza per la sicurezza nazionale, quindi tali affari non possono essere rimessi in discussione;

   il Fondo Africa, che ha una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro, aggiuntivi a quelli previsti per le attività ordinarie di cooperazione allo sviluppo, dovrebbe servire ad avviare interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani di importanza prioritaria per le rotte migratorie e non a dotare, come pare stia avvenendo, Paesi e Governi non democratici di mezzi e tecnologie militari utilizzati per rafforzare quei regimi ed esercitare un controllo autoritario sulla popolazione;

   nell'Egitto di Al Sisi, dal quale ancora si attendono verità e giustizia per l'omicidio Regeni, quasi quotidianamente vengono denunciati casi di torture in prigione e sparizioni forzate. Qualsiasi attività di opposizione al Governo viene silenziata e repressa;

   la Libia sta utilizzando, di fatto, risorse italiane ed europee per mantenere i migranti in veri e propri lager dove costantemente vengono negati i più elementari diritti umani e le persone vengono violentate e torturate –:

   se il Governo intenda verificare che i contratti citati in premessa siano coerenti con quanto previsto dal «fondo Africa» e quali iniziative intenda adottare per evitare il rischio concreto di utilizzare i fondi finalizzati a gestire il fenomeno migratorio per fornire a Governi autoritari risorse destinate a rafforzare il proprio potere, reprimere il dissenso interno, violare i diritti delle persone e, al contempo, garantire appalti milionari all'industria della sicurezza e delle armi.
(4-02478)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

migrazione illegale

migrazione