ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02454

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 139 del 11/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019
MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02454
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Lunedì 11 marzo 2019, seduta n. 139

   NEVI, BALDELLI, SPENA, MARTINO, POLIDORI, POLVERINI, BARELLI, BATTILOCCHIO e MARROCCO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   dopo oltre due anni e mezzo dagli eventi sismici che hanno colpito le regioni dell'Italia centrale Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, i cantieri avviati sono ancora troppo pochi. Risorse insufficienti, difficoltà, strozzature burocratiche, norme lacunose e poco chiare, stanno caratterizzando questa lunga fase post-terremoto;

   per quanto riguarda la ricostruzione privata, nella regione Lazio, per fare un esempio, su 2.379 pratiche aperte per danni lievi ne sono state istruite appena 510, poco più del 20 per cento. Peggio ancora va per i danni pesanti: appena 124 le richieste di contributo a fronte delle 6.245 attese;

   a livello delle quattro regioni, le domande di contributo caricate sulla piattaforma Mude sono solo il 13,7 per cento delle domande potenziali. Peraltro, come dichiarato dallo stesso commissario straordinario, «una delle criticità più evidenti è l'inadeguatezza della piattaforma Mude, che contribuisce a causare ritardi e disservizi»;

   la vera ricostruzione è ancora di là da venire e ancora oggi i centri storici e gli immobili del cratere delle quattro regioni sono in molti luoghi ancora un cumulo di macerie;

   anche i tempi per la rimozione delle macerie sono troppo lunghi. A dicembre 2018 è scaduto il contratto di servizio con Valle Umbra Servizi (Vus). Dopo avere già rimosso altre 100 mila tonnellate di detriti, i sindaci dei comuni più colpiti del cratere attendono il «via libera» alla proroga, ovvero alla possibilità di continuare a rimuovere le macerie, nonostante siano scaduti i termini per farlo. Si tratta di circa 50 mila tonnellate di macerie pubbliche ancora lì. A distanza di tre mesi, il nuovo commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini, non ha ancora firmato il provvedimento;

   come ha spiegato il presidente dell'Anci Marche, Maurizio Mangialardi: «anche nel recente incontro con il commissario Farabollini abbiamo ribadito che la ricostruzione è partita solo in percentuali non significative per la complessità delle procedure che complica qualsiasi azione, chiedendo di risolvere il problema delle perimetrazioni e delle macerie che affliggono tutti i sindaci del cratere»;

   il problema della rimozione delle macerie riguarda principalmente quello delle macerie di «tipo A», ossia quelle classificate dalla Soprintendenza, perché relative a beni vincolati: c'è in piedi un accordo con il Ministero dei beni e delle attività culturali per cercare di velocizzare e niente di più;

   per accelerare la ricostruzione e dare una risposta al sempre più diffuso sentimento di abbandono della popolazione colpita, sono necessarie misure straordinarie per la ripresa economica e la ricostruzione del tessuto sociale e produttivo delle aree colpite dal sisma, e procedure semplificate e derogatorie per una rapida ricostruzione materiale e immateriale dei territori –:

   quali iniziative si intendano avviare per consentire una reale accelerazione della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016;

   se non si ritenga indispensabile e in quali tempi adottare le iniziative di competenza per procedere alla rimozione delle macerie, anche attivandosi al fine di consentire la proroga di cui in premessa, indispensabile per uscire finalmente dall'emergenza e avviare veramente la ricostruzione.
(4-02454)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di prestazione di servizi

sisma

rilancio economico