ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 136 del 05/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: VIETINA SIMONA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 04/03/2019
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
TRENTA ELISABETTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02390
presentato da
VIETINA Simona
testo di
Martedì 5 marzo 2019, seduta n. 136

   VIETINA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 66esimo reggimento fanteria aeromobile è ospitato nella caserma De Gennaro a Forlì dal 1° ottobre 1975. Nel periodo successivo al 1997 iniziava la trasformazione del personale militare dal ruolo di leva a quello di servizio permanente, incrementando quindi il numero di personale residente in città;

   tuttavia, la disponibilità di alloggi è rimasta la medesima dei primi anni Ottanta, fatta eccezione per una piccola percentuale che, a seguito della cessione dell'ex distretto militare, il comune di Forlì concesse al personale a seguito di convenzione (peraltro a prezzi tutt'altro che calmierati);

   si contano infatti 6 unità abitative in via Beltramelli, 9 in via Pigafetta, 4 in viale Roma c/o Poligono tiro a segno nazionale alle quali vanno aggiunti gli alloggi di piazza Gialli del Calvario, a fronte di centinaia di famiglie che, a vario titolo, sono legate alla caserma De Gennaro;

   nel caso specifico va rilevato che la maggioranza del personale proviene da regioni lontane dalla Romagna; il personale in uniforme e le loro famiglie vivono quindi una condizione di disagio legata al peculiare impiego, dovuta al distacco obbligatorio. Una maggiore disponibilità di alloggi limiterebbe anche il pendolarismo dai luoghi di origine, fonte di ulteriore aggravio per i militari;

   negli anni scorsi era stata addirittura paventata la chiusura della caserma stessa, poi smentita: situazione, in ogni caso, che appare essere indice di una carenza di investimenti;

   giunge inoltre segnalazione all'interrogante dell'esistenza di una costruzione mai ultimata, abbandonata da circa 10 anni, che occuperebbe un'area prospiciente la caserma De Gennaro che, dunque, non può essere destinata ad altro uso. In altre parole, quell'unico tentativo di costruire nuovi alloggi, pare essere purtroppo naufragato lasciando, tra l'altro, una situazione di degrado e abbandono;

   la precaria offerta strutturale per il personale si completa con il parcheggio antistante la caserma, di proprietà del demanio ma che non è ad uso esclusivo del personale militare: in tal caso si attende un intervento per chiudere almeno le profonde buche che lo costellano –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti;

   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative di competenza al fine di programmare investimenti per adeguare l'offerta di alloggi per i militari del 66esimo Reggimento fanteria aeromobile ospitato nella caserma De Gennaro, e, in caso affermativo quali siano le tempistiche di tali investimenti;

   di quali elementi conoscitivi si disponga in relazione alla costruzione abbandonata da dieci anni in un'area prospiciente la caserma e quali eventuali iniziative di competenza siano previste nell'area stessa.
(4-02390)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02390
presentata da
VIETINA Simona

  Risposta. — Con riferimento alle iniziative finalizzate ad incrementare la disponibilità alloggiativa per i militari del reggimento citato nell'interrogazione, si rende noto che la Forza armata ha già realizzato, in passato, interventi infrastrutturali presso la caserma «De Gennaro» per circa 1,2 milioni di euro, prevedendone ulteriori, nell'ambito della programmazione infrastrutturale scorrevole 2019-2023, per un importo complessivo pari a circa 4,4 milioni di euro.
  L'infrastruttura in argomento è stata inserita nello Studio grandi infrastrutture – caserme «Verdi» che, in prospettiva, ne prevede la riqualificazione unitamente all'adeguamento dell'area alloggiativa.
  Con riferimento «
alla costruzione abbandonata da dieci anni in un'area prospiciente la caserma», si tratta di un manufatto relativo a un contratto centralizzato (n. 2455 di repertorio, in data 26 novembre 2007) avente per oggetto «l’Appalto integrato per la progettazione e l'esecuzione dei lavori di costruzione palazzine alloggi per volontari dell'esercito nella caserma Ciarpaglini – Budrio e caserma De Gennaro – Forlì».
  L'attività lavorativa nel cantiere di Forlì è sospesa dal 12 febbraio 2014 a causa di alcune criticità verificatesi nella fase esecutiva dell'appalto e per l'intervenuto fallimento della mandataria, dichiarato con sentenza in data 12 dicembre 2017.
  In forza della suddetta pronuncia, la società mandante ha proposto all'Amministrazione, ai sensi del disposto di cui all'articolo 37 comma 18 del decreto legislativo n. 163 del 2006, applicabile
ratione temporis alla fattispecie, stante l'intervenuto fallimento della mandataria, di proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico costituito mandatario in possesso dei requisiti adeguati ai lavori ancora da eseguire.
  L'Amministrazione ha ritenuto di ricorrere all'esercizio di tale potere potestativo al fine di addivenire alla finalizzazione delle opere; la complessità delle problematiche insorte nell'esecuzione/gestione dell'appalto ha comportato un'articolata istruttoria caratterizzata da approfondimenti di carattere tecnico-amministrativo, allo stato in fase conclusiva.
  All'esito di tali approfondimenti, si provvederà a predisporre un atto di negoziazione contrattuale regolante gli essenziali elementi costitutivi contrattuali.
  Una volta stipulato l'atto di rinegoziazione, occorrerà attendere il perfezionamento dello stesso (registrazione presso ufficio centrale di bilancio, controllo di legittimità della Corte dei conti) per poter riavviare, di fatto, i lavori.

La Ministra della difesa: Elisabetta Trenta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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