ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02385

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 135 del 01/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 01/03/2019
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 01/03/2019
FIDANZA CARLO FRATELLI D'ITALIA 01/03/2019
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 01/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02385
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Venerdì 1 marzo 2019, seduta n. 135

   DELMASTRO DELLE VEDOVE, BUCALO, FRASSINETTI, FIDANZA e MOLLICONE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   ai sensi della legge n. 54 del 1989, le amministrazioni dello Stato, del parastato, degli enti locali e qualsiasi altro ente o ufficio pubblico, nel rilasciare certificati, attestazioni, documenti, dichiarazioni a cittadini italiani nati in comuni già sotto la sovranità nazionale ed oggi ricompresi nei territori ceduti ai sensi del Trattato di Parigi del 1947, sono obbligati a «riportare unicamente il nome italiano del comune, senza alcun riferimento allo Stato cui attualmente appartiene»;

   sul punto, vista la reticenza a ottemperare di alcuni uffici, sono intervenute tre successive circolari ministeriali e segnatamente la circolare n. 19 del 2001, la circolare n. 9 del 2005 e la circolare n. 4 del 2007 tutte concordemente volte a richiamare gli uffici alla applicazione della normativa;

   nel luglio del 2012 si è resa necessaria una direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri volta nuovamente alla applicazione della legge n. 54 del 1989;

   il susseguirsi di circolari e direttive sul punto è la più eloquente testimonianza dello stato caotico attuale delle certificazioni riguardanti gli esuli istriani-giuliano-dalmati;

   per quanto a conoscenza dell'interrogante si rende necessaria un'ulteriore circolare per ricordare gli obblighi della legge n. 54 del 1989, attesa la continua reticenza dei vari uffici pubblici a ottemperare alla normativa;

   ancora nel 2017 in un ufficio della regione Piemonte una signora nata a Pola nel 1938 non è riuscita ad ottenere, nonostante l'esibizione della legge allo sportello, un documento di riconoscimento se non con la ignobile e insopportabile indicazione di nascita in «Stato estero», come riportato da articolo de Il Giornale dell'8 febbraio 2017;

   per gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia si tratta dell'ennesima umiliazione da parte delle amministrazioni italiane;

   con riferimento al Giorno del ricordo e alla tragedia delle Foibe ai più alti livelli istituzionali è stato recentemente e opportunamente ricordato che circa duecentocinquantamila mila profughi, che tutto avevano perduto, e che guardavano alla madrepatria con speranza e fiducia non sempre trovarono in Italia la comprensione è il sostegno dovuti, in quanto la macchina dell'accoglienza e dell'assistenza si mise in moto con lentezza, specialmente durante i primi anni, provocando agli esuli disagi e privazioni;

   appare necessario rimuovere tutte quelle odiose prassi che ancora oggi riaprono ferite presso i nostri esuli di Fiume, Istria e Dalmazia;

   in effetti le predette prassi, del tutto illegittime, appaiono, ancora oggi e a distanza di più di 70 anni dalla fine degli eventi bellici, discriminatorie nei confronti degli esuli giuliano-istriano-dalmati;

   a ciò si aggiunga che la prassi di indicare il nome straniero della città di nascita e la dicitura EE sui documenti sottende amaramente la considerazione di cittadini stranieri italianizzati proprio nei confronti dei nostri concittadini istriani-giuliano-dalmati che hanno pagato un carissimo prezzo di sangue per la loro orgogliosa e mai negata italianità –:

   se il Governo non ritenga opportuno emanare una nuova circolare al fine di richiedere a tutti gli uffici pubblici e a tutte le amministrazioni dello Stato e del parastato la puntuale applicazione del precetto della legge n. 54 del 1989 ed, in ogni caso, se non ritenga opportuno emanare medesima circolare ogni anno in prossimità del Giorno del ricordo; se non ritenga opportuno adottare iniziative per rendere obbligatorio un codice identificativo Istat che assegni in modo automatico la sigla italiana della vecchia provincia di appartenenza ai cittadini istriani-giuliano-dalmati.
(4-02385)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

comune

trasporto pubblico