ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02228

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 124 del 12/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: CAPPELLACCI UGO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/02/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/02/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 21/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02228
presentato da
CAPPELLACCI Ugo
testo di
Martedì 12 febbraio 2019, seduta n. 124

   CAPPELLACCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il settore della pastorizia in Sardegna vive nuovamente una situazione drammatica, causata dal ribasso del prezzo pagato per il latte utilizzato dai trasformatori per la produzione del pecorino;

   questo era un dramma annunciato. Le crisi prima avvenivano ogni 48 mesi, ora invece ogni 24 mesi e si rischia che, in questo braccio di ferro perpetuo, moltissimi produttori soccombano per il gioco perverso delle trattative al ribasso;

   attualmente il prezzo è calato fino alla cifra di sessanta centesimi al litro, che rappresenta un vero e proprio insulto al lavoro dei pastori e a un settore tradizionale dell'economia sarda e che mette in pericolo l'attività di migliaia di produttori e la situazione economica delle relative famiglie;

   la condotta dei trasformatori rappresenta una vera e propria prevaricazione nei confronti dei produttori che, come già sottolineato anche dalle associazioni di categoria, viola le regole del libero mercato;

   i pastori sono dovuti arrivare a esercitare forme di protesta estrema per attirare l'attenzione su una situazione che ha responsabilità ben individuate: infatti, se il tetto previsto per la programmazione produttiva del pecorino «romano», approvato dal consorzio era di 280 mila quintali e poi non viene rispettato e nel 2018 si è arrivati a 340 mila, non è certo colpa dei pastori;

   oltre alla condotta dei trasformatori, emerge pertanto in tutta la sua evidenza il tradimento della missione del Consorzio del pecorino romano;

   in entrambi i casi si rendono necessarie e urgenti misure straordinarie per affrontare l'emergenza e per porre fine ad un «gioco al massacro» che ogni volta viene esercitato a spese dei pastori –:

   se il Governo intenda porre in essere iniziative drastiche e urgenti, per quanto di competenza, per ristabilire il rispetto delle regole del mercato e porre fine alle condotte di soggetti che, abusando della propria maggior forza economica, impongono ai pastori un prezzo iniquo e palesemente sbilanciato rispetto ai costi di produzione;

   se il Governo intenda adottare le iniziative di competenza per commissariare urgentemente il Consorzio del pecorino romano e ripristinare nell'immediato uno scenario in cui il confronto tra le parti avvenga in maniera paritaria, rimuovendo ogni elemento che ha generato una situazione di iniquità e disuguaglianza.
(4-02228)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione nazionale

allevamento

liberalizzazione del mercato