ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02222

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 123 del 11/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: BERTI FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/02/2019
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2019
CANDIANI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02222
presentato da
BERTI Francesco
testo di
Lunedì 11 febbraio 2019, seduta n. 123

   BERTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il capo gruppo del Movimento 5 Stelle del comune di Figline e Incisa Valdarno, in provincia di Firenze, ha inviato dal 2015 ad oggi numerosi esposti alla prefettura di Firenze per denunciare mancate convocazioni, impossibilità di svolgere il corretto ed efficace svolgimento del mandato elettivo e violazioni di norme statali, regionali e del regolamento del consiglio comunale;

   in data 3 maggio 2018 presso il comune di Figline e Incisa Valdarno l'allora presidente del consiglio comunale ha denunciato di essere stata aggredita verbalmente e poi spintonata da un assessore comunale durante la seduta del consiglio comunale;

   il capogruppo comunale del Movimento 5 Stelle e diversi consiglieri comunali lamenterebbero la difficoltà di accedere agli atti necessari per lo svolgimento della loro attività lavorativa;

   i consiglieri comunali riferiscono, inoltre, che si registrano, con crescente frequenza, iniziative all'interno del consiglio volte ad impedire e/o ostacolare lo svolgimento del mandato elettivo;

   il 18 luglio 2018, a quanto consta all'interrogante, sarebbe stato convocato il consiglio comunale con solo alcune ore di preavviso e dagli atti prodotti dal Tar la seduta medesima è stata dichiarata illegittima;

   in data 30 agosto 2018 è stato presentato un ricorso al tribunale amministrativo della Toscana per evidenziare presunte e numerose violazioni del regolamento comunale;

   in data 24 luglio 2018 è stato presentato un esposto alla prefettura di Firenze avente oggetto «Violazione decreto legislativo n. 267 del 2000 – Impedimento regolare svolgimento mandato elettivo Consiglieri comunali»;

   gli articoli 125 e 127 del testo unico delle leggi comunali e provinciali n. 148 del 1915 si applicano, ai sensi dell'articolo 231, comma 6, del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali n. 267 del 2000, solo fino all'adozione delle modifiche statuarie e regolamentari previste dal medesimo testo unico –:

   se il Ministro interrogato sia informato sulla questione ed in particolare sugli esposti di cui in premessa presentati anche alla prefettura di Firenze da alcuni consiglieri comunali del consiglio di Figline e Incisa Valdarno;

   considerato che la giurisprudenza rileva che il consigliere comunale deve essere messo nelle condizioni di svolgere con pienezza di funzioni il proprio ruolo elettivo, se la prefettura di Firenze, abbia richiesto un parere sugli eventi in questione al Ministero dell'interno e quali eventuali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare al riguardo.
(4-02222)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 maggio 2019
nell'allegato B della seduta n. 176
4-02222
presentata da
BERTI Francesco

  Risposta. — Nell'interrogazione in esame si fa riferimento a segnalate irregolarità nello svolgimento dei lavori del consiglio comunale del comune di Figline e Incisa Valdarno, in provincia di Firenze, e alla circostanza che alcuni atti sarebbero stati adottati in violazione di quanto previsto dallo statuto e dal regolamento comunale.
  La questione, a seguito dell'acuirsi negli ultimi mesi della tensione politica all'interno del citato comune, ha formato oggetto di alcuni esposti presentati da parte dei consiglieri di minoranza alla prefettura di Firenze.
  La prefettura, nell'attivare una opportuna attività di interlocuzione con l'ente locale per l'acquisizione di ogni utile elemento di conoscenza e valutazione sui fatti, ha sempre chiarito, su conforme avviso dei competenti uffici del Ministero dell'interno, che eventuali profili o vizi di legittimità degli atti adottati avrebbero dovuto, comunque, essere fatti valere nelle esclusive sedi giurisdizionali.
  Su un piano più generale è opportuno evidenziare, infatti, che la materia del funzionamento delle sedute del consiglio comunale è disciplinata dall'articolo 38, comma 2, del testo unico enti locali, che rimette al regolamento comunale l'individuazione delle specifiche modalità per la convocazione, la presentazione e la discussione delle singole proposte, oltre che del numero di consiglieri necessario per la validità delle sedute.
  Si tratta, a ben vedere, di disciplina specificamente attribuita all'autonomia normativa degli enti locali e ciò, unitamente all'abrogazione di ogni forma di controllo amministrativo statale sugli atti degli enti locali, dopo la riforma del titolo V della Costituzione, comporta che eventuali irregolarità o vizi di legittimità degli atti adottati possano essere fatti valere esclusivamente nelle competenti sedi giurisdizionali.
  Per quanto attiene invece agli invocati poteri di intervento e alle specifiche prerogative attribuite al Ministero dell'interno sulla materia in questione, si precisa che, dagli elementi in possesso, i comportamenti segnalati non sembrano, allo stato, riconducibili alla fattispecie prevista dall'articolo 141 lettera
a) del citato testo unico degli enti locali, finalizzato all'eventuale attivazione della procedura di scioglimento degli organi elettivi.
  Ciò nondimeno la prefettura di Firenze continuerà a seguire l'evolversi delle situazioni segnalate, assicurando, ove ne ricorrano i presupposti di legge, l'attivazione degli interventi, anche sostitutivi, previsti dall'ordinamento.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Stefano Candiani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mandato

amministrazione locale