ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02197

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 122 del 07/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROMANIELLO CRISTIAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 12/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02197
presentato da
ROMANIELLO Cristian
testo presentato
Giovedì 7 febbraio 2019
modificato
Martedì 12 febbraio 2019, seduta n. 124

   ROMANIELLO, BARZOTTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il 29 luglio 2018, il Comune di Castiraga Vidardo ha fatto ricorso al Tar contro la determina dirigenziale della provincia di Lodi con la quale si dava il «via libera» all'ampliamento dell'attività dell'inceneritore Ecowatt, autorizzando la società a far crescere il quantitativo di rifiuti trattati – da 27.935 a 35 mila tonnellate – e di rifiuti stoccati – da 2.020 a 3.160 metri cubi – a fronte di una richiesta della stessa società presentata nel luglio 2017. All'epoca, la provincia di Lodi, decise di agire senza ricorrere a un ulteriore passaggio tecnico, l'assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale;

   il comune di Castiraga Vidardo contestò il criterio di valutazione adottato e la mancata valutazione dei criteri previsti dalla normativa europea. Nelle valutazioni della determina provinciale non furono prese in considerazione una serie di fattori previsti dalla normativa europea, come quelli di carattere ambientale;

   il 29 gennaio 2019, lo stesso comune ha presentato nuovamente ricorso al Tar contro il nulla osta definitivo da parte della provincia di Lodi all'ampliamento dell'attività dell'inceneritore, autorizzato oggi a bruciare fino a 35 mila tonnellate di rifiuti l'anno – rispetto alle 27.935 tonnellate precedenti – e a stoccare fino a 3.160 metri cubi di rifiuti rispetto ai 2.020 metri cubi precedenti;

   nell'atto risulta che l'azienda abbia l'obbligo di non superare le 100 tonnellate al giorno di rifiuti da bruciare, perché questo per legge avrebbe dovuto costringere l'ente a richiedere la valutazione di impatto ambientale. Affinché accada questo, arrivando alle 35 mila tonnellate annue, si dovrebbe lavorare 365 giorni l'anno, cosa che tecnicamente non può avvenire;

   il dossier annuale di Legambiente sull'inquinamento atmosferico in Italia, Mal'aria 2019, restituisce un quadro puntuale del 2018. Un anno allarmante, segnato dal deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea in merito alle procedure di infrazione per qualità dell'aria e che costerà multe onerose al nostro Paese. Facendo riferimento ai numeri: nel 2018, in 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l'ozono, con la conseguenza diretta, per i cittadini, di aver respirato aria inquinata per circa 4 mesi nell'anno;

   nella classifica delle città che nel 2018 hanno superato il maggior numero di giornate «fuorilegge», Lodi risulta al secondo posto, con 149 giornate, 78 per il Pm10 e 71 per l'ozono. Un quadro decisamente preoccupante, che sottolinea l'urgenza a livello nazionale di pianificare misure strutturali capaci di abbattere drasticamente le concentrazioni di inquinamento presenti e di riportare l'aria a livelli qualitativamente accettabili. Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità, nel Nord Italia vivono il 95 per cento degli europei che rischiano malattie respiratorie legate a polveri ultrasottili, biossido d'azoto e ozono. La Pianura Padana rappresenta il territorio più a rischio a livello europeo, e 90 mila persone in Italia muoiono per smog ogni anno;

   quest'emergenza costa miliardi in termini di danni alla salute e all'ambiente, ma anche in relazione alle sanzioni causate delle procedure d'infrazione aperte dall'Unione europea. È necessaria una riconversione ecologica dell'economia e della mobilità sostenibile, al fine di rendere le città più vivibili. È necessario evitare ogni ampliamento nell'attività di incenerimento;

   sono note le posizioni del Ministro che, coerentemente con l'orientamento dell'interrogante, ritiene che l'incenerimento sia il fallimento del ciclo dei rifiuti, qualcosa di superato dalla storia e fuori dal contratto di Governo –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro intenda intraprendere per la riduzione dei livelli di inquinamento nella Pianura Padana, ove si assiste ormai da diversi anni a un grosso problema anche per l'emergenza legata all'aumento delle emissioni su questo territorio.
(4-02197)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incenerimento dei rifiuti

diritto comunitario

protezione dell'ambiente