ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 122 del 07/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: CASCIELLO LUIGI
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 07/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02194
presentato da
CASCIELLO Luigi
testo di
Giovedì 7 febbraio 2019, seduta n. 122

   CASCIELLO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) è il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico. Dovrebbe rappresentare un modello d'eccellenza scientifico e di efficienza;

   è vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, le sue competenze scientifiche spaziano dal settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale, nutrizionale, fino all'ambito socioeconomico;

   nel 2015 ha effettuato una riorganizzazione funzionale del precedente Ente (Consiglio per la ricerca in agricoltura — Cra), dando vita a 12 centri di ricerca, 6 di filiera e 6 trasversali, presenti in maniera capillare sul territorio nazionale; il personale è composto da oltre 2.000 unità, di cui circa la metà tra ricercatori e tecnologi;

   dalla riorganizzazione è scaturita l'esigenza di identificare una nuova sede che potesse garantire congrui spazi operativi alle centinaia di dipendenti dell'amministrazione centrale;

   ha destato molto interesse e scalpore la notizia pubblicata, in data 11 agosto 2018 da Il Fatto Quotidiano, dal titolo «Il caso Crea: la nuova sede romana strapagata con problemi di agibilità»;

   si legge nel corpo dell'articolo: «Un immobile selezionato in modo informale, pagato a peso d'oro, contaminato da radon e amianto (...) Non si ritiene che esista un immobile pubblico adatto per le 400 persone da sistemare e la selezione della nuova sede viene affidata al Direttore Generale dell'Ente, Ida Marandola»;

   si legge ancora nel prosieguo dell'articolo: «La procedura, secondo i documenti ufficiali, è questa: il direttore generale, Marandola, guarda un po’ di siti internet e poi fa una richiesta informale, a nove operatori, per un palazzo tra i 9 e i 12 mila metri quadrati; ne scarta 8 per “proposte inadeguate” e decide per un immobile di via Po 14, offerto dall'agenzia TFT immobiliare. Costo 3 milioni annui di affitto, per una superficie “ragguagliata” (cioè compresi balconi scale, pianerottoli etc.) di 9.800 metri quadrati. (...) Non finisce qui. In seguito si scopre che nel palazzo c'è un problema di radon (gas cancerogeno) e di amianto; alcuni locali sono inagibili. Il risultato è che il cda di Crea fa causa al fondo Prelios, ex proprietario dell'immobile (ora è di Dea Capital sgr), e che l'ente deve cercarsi un'altra sede»;

   il canone di locazione dell'immobile pari ad euro 3.599.000,00 è confermato e riportato in chiaro nell'area trasparenza del sito ufficiale, alla voce «canoni di locazione o di affitto versati o percepiti»;

   il Crea, si legge sul sito istituzionale, è «fortemente convinto che la trasparenza amministrativa — avvicinando istituzioni e cittadini — costituisca lo strumento più efficace per consentire il controllo sociale sull'operato delle pubbliche amministrazioni, facilitando l'interazione tra i processi di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità e corruzione» –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se intenda verificare, per quanto di competenza, la corretta applicazione delle norme poste alla base della rigorosa gestione amministrativa dell'ente, anche al fine di salvaguardare la salute dei dipendenti, costretti a lavorare in una struttura contaminata dalla presenza di materiali altamente tossici e nocivi.
(4-02194)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca agronomica

locazione immobiliare

politica del turismo