ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02184

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 121 del 06/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: GIGLIO VIGNA ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 06/02/2019
BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 06/02/2019
DI MURO FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/02/2019
IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/02/2019
MAGGIONI MARCO LEGA - SALVINI PREMIER 06/02/2019
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 06/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 06/02/2019
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2019
DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02184
presentato da
GIGLIO VIGNA Alessandro
testo di
Mercoledì 6 febbraio 2019, seduta n. 121

   GIGLIO VIGNA, BAZZARO, BIANCHI, DI MURO, IEZZI, MAGGIONI e MURELLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa riunitasi a Strasburgo il 24 gennaio 2019, ha approvato una risoluzione e un rapporto di fatto contro il nostro Paese e le politiche del Governo in carica;

   il rapporto di monitoraggio, che viene compiuto su tutti i Paesi che sono membri del Consiglio d'Europa, analizza lo stato del rispetto dei diritti umani e, riguardo all'Italia, ha fornito, in questa occasione, una descrizione molto severa e, a giudizio degli interroganti, non veritiera del nostro Paese in termini di immigrazione, di razzismo e di xenofobia;

   il relatore ha affermato di «essere seriamente preoccupato», perché le politiche del Governo ostacolano il lavoro delle organizzazioni non governative, mettendo a rischio vite umane e violando norme umanitarie fondamentali e ha espresso preoccupazione per la recrudescenza di atteggiamenti razzisti, della xenofobia e di incitamenti all'odio da parte di responsabili politici. Infine, il relatore ha ribadito la sua preoccupazione per la presenza in Italia della criminalità organizzata e delle mafie che, a suo dire, esercitano «una forte presa sulla politica italiana»;

   di fatto, si è trattato di una sorta di «messa in stato di accusa» del nostro Paese: nella relazione si accusa l'Italia di «antiziganismo» e si chiede alle autorità italiane di prestare maggiore attenzione alle questioni dei Rom, definiti vittime di pregiudizi e stigmatizzazioni;

   in sede di esame del report e della risoluzione, tutti gli emendamenti, finalizzati a ristabilire la verità su ciò che succede nel nostro Paese e presentati dall'intera delegazione italiana, politicamente trasversale, sono stati respinti dal relatore –:

   quali iniziative il Governo intenda mettere in campo al fine di ripristinare un clima di fiducia e rispetto nei confronti dell'Italia e della delegazione che la rappresenta in seno all'Assemblea del Consiglio d'Europa.
(4-02184)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 maggio 2019
nell'allegato B della seduta n. 176
4-02184
presentata da
GIGLIO VIGNA Alessandro

  Risposta. — La nostra Costituzione è il garante supremo di uno Stato di diritto che mette sempre al primo posto i diritti e la realizzazione concreta della democrazia e dello sviluppo della libertà. In tale contesto, la protezione e la promozione dei diritti umani rappresentano per l'Italia una priorità consolidata sia sul piano della politica interna che su quello della politica estera. Esiste, ed è un patrimonio condiviso da tutte le forze politiche e dalle molteplici espressioni della società civile, un approccio fondato su valori quali l'universalità, l'indivisibilità, l'inalienabilità dei diritti umani, che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti, senza distinzioni.
  Siamo peraltro fermamente convinti che la tutela e la promozione dei diritti umani nel mondo rappresentino fattori determinanti anche per la salvaguardia della pace e della sicurezza internazionale. Le varie forme di razzismo e discriminazione non si configurano, infatti, solo come violazioni dei diritti umani ma rappresentano anche una minaccia alla sicurezza, al progresso sociale e, nelle situazioni più estreme, alla pace. Pertanto, l'impegno a contrastare ogni forma di discriminazione rappresenta per il Governo un imperativo morale oltre che un dovere che discende dalla Costituzione ed è funzionale alla costruzione di una società pacifica, inclusiva, tollerante e davvero democratica. Per la promozione dei diritti umani un importante contributo viene anche dalla collaborazione con la società civile che ci permette di intervenire in maniera incisiva in tanti contesti sia nazionali che internazionali.
  L'apprezzamento da parte della comunità internazionale nei confronti della determinazione con cui l'Italia agisce a favore dei diritti umani è dimostrato dalla recente elezione al Consiglio diritti umani delle Nazioni unite (Cdu) per il triennio 2019-2021 con un numero di voti molto elevato, il maggiore nel gruppo dei Paesi occidentali.
  Rapporti di proficuo e costante scambio sono intrattenuti dall'Alto commissario per i diritti umani Michelle Bachelet con membri del Governo. Io per prima ho avuto modo di incontrarla più volte finora nel corso del mio mandato.
  In ambito Cdu il nostro Paese ha aderito alla convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale fin dal 1976 e siamo attivamente coinvolti nelle principali iniziative internazionali sul tema anche attraverso il sostegno a progetti e risoluzioni specifici. La lotta contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia, l'intolleranza e tutte le forme di discriminazione costituiscono oggetto di raccomandazioni specifiche che l'Italia indirizza ai Paesi terzi nell'ambito della Revisione periodica universale (Upr), l'esercizio di monitoraggio della situazione dei diritti umani cui tutti gli Stati membri Nu si sottopongono ogni quattro anni a Ginevra. L'Italia sostiene le attività dello
special rapporteur Onu sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale e intolleranza istituito nel 1993, il cui ruolo è attualmente ricoperto dallo zambese E. Tendayi Achium. Da ultimo, l'Italia ha co-sponsorizzato la risoluzione n. 38/19 sull'incompatibilità tra democrazia e razzismo – adottata durante la 38a sessione del Cdu di giugno 2018 – che ribadisce, tra l'altro, che il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza costituiscono una violazione ai diritti umani e sono incompatibili con la democrazia, lo stato di diritto e una governance trasparente e responsabile.
  In Consiglio d'Europa, l'Italia segue con attenzione e sostiene le attività della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (Ecr), competente in materia di monitoraggio su temi di razzismo, xenofobia, antisemitismo, intolleranza e discriminazione.
  I rilievi critici espressi nel rapporto citato dall'interrogante vanno in ogni caso letti nell'ambito del contesto sopra ampiamente illustrato.
  Il Governo ribadirà – in seno all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, come in tutti gli altri fori internazionali ai quali partecipiamo – l'impegno convinto e incondizionato dell'Italia a tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, della democrazia e dello Stato di diritto. Quanto precede, in linea con la consolidata politica di collaborazione con le istanze internazionali competenti in materia di diritti umani, in omaggio alla quale, per esempio, l'Italia ha formulato fin dal 2001 un invito permanente ai titolari di mandati Onu tematici e geografici (le cosiddette «Procedure Speciali»), impegnandosi a priori ad accettare le loro visite nel nostro Paese.
  In seno al Consiglio d'Europa, come in ambito Nazioni unite e Unione europea, continueremo altresì a dialogare con i nostri
partner per mettere in evidenza quanto l'Italia fa, tra l'altro, per affrontare efficacemente le cause profonde (politiche, economiche e climatiche) della migrazione e fornire assistenza umanitaria ai migranti, anche lungo le rotte migratorie, per prevenire le perdite di vite umane e per combattere la tratta di esseri umani.
La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

paese membro

politica del governo

diritti umani