ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02144

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 118 del 31/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: LONGO FAUSTO
Gruppo: MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Data firma: 31/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 31/01/2019
SOVERINI SERSE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 31/01/2019
TOCCAFONDI GABRIELE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 31/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/01/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/01/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/02/2019
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
PICCHI GUGLIELMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02144
presentato da
LONGO Fausto
testo di
Giovedì 31 gennaio 2019, seduta n. 118

   LONGO, LORENZIN, SOVERINI e TOCCAFONDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la situazione gravissima che sta attraversando il Venezuela si acuisce ogni giorno e soprattutto dopo il 23 gennaio 2019, quando per mettere fine alla disastrosa dittatura di Maduro, Juan Guaidò si è autoproclamato presidente;

   in attesa degli esiti, si spera positivi, della riunione dei Ministri degli esteri dell'Unione europea a Bucarest, per cercare di risolvere la grave crisi, è da rilevare la grande preoccupazione per gli abitanti del Venezuela e soprattutto per gli italiani residenti in questo Paese che vivono in una condizione di precarietà per una gravissima situazione sociale ed economica che sta generando, tra l'altro, forti conflittualità tra la popolazione;

   la comunità formata da circa 140.000 persone che lavorano come imprenditori, impiegati, commercianti, agricoltori nei settori chiave del Venezuela, si è in questi giorni appellata al Governo italiano perché riconosca Guaidò come presidente al fine di riportare il Venezuela in una condizione di stabilità sociale ed economica e di superare le drammatiche condizioni di povertà della popolazione causate dalla politica del Presidente Maduro;

   la politica estera italiana negli anni passati a Caracas, si è sempre allineata alla posizione dell'Unione europea, ossia di un'opposizione alla dittatura di Maduro che, come evidenziato, ha portato il Venezuela in una gravissima situazione economica;

   da notizie riportate dalla stampa del 31 gennaio 2019 il Ministro degli affari esteri Moavero ha dichiarato, sostenendo la linea dell'Unione europea, di avere l'obiettivo di arrivare ad elezioni libere, democratiche e trasparenti. Sempre da notizie riportate dalla stampa il 31 gennaio 2019 il Parlamento dell'Unione europea ha riconosciuto Guaidò come Presidente ufficiale del Venezuela in attesa, come detto, di libere elezioni –:

   quali urgenti iniziative intenda intraprendere il Governo per sostenere ed aiutare i connazionali italiani che si trovano in grave e perdurante difficoltà viste le tensioni sociali che esistono nel Paese sudamericano;

   quali iniziative urgenti intenda adottare, nell'interesse della popolazione del Venezuela, al fine di riconoscere, come oggi ha fatto il Parlamento dell'Unione europea, Guaidò come presidente in attesa di arrivare a libere elezioni per riportare nel Paese la democrazia;

   se la posizione ufficiale del Governo sia favorevole al sostegno di Guaidò in linea con quanto espresso dal Ministro degli affari esteri e dall'Unione europea.
(4-02144)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02144
presentata da
LONGO Fausto

  Risposta. — In merito al primo quesito posto dall'interrogante (le iniziative a tutela dei nostri connazionali in difficoltà), si precisa innanzitutto che i cittadini italiani residenti in Venezuela sono circa 143.000 e che da tempo il Governo italiano ha adottato specifici provvedimenti in tal senso. Tra questi: l'integrazione del minimo pensionistico attraverso l'adozione di un tasso di cambio, il Dicom, più vantaggioso rispetto a quello ufficiale, il bolivar soberano; il piano straordinario di assistenza ai gruppi più vulnerabili, tramite il quale nel 2018 sono stati erogati aiuti aggiuntivi per un totale di 1.972.900 Euro, pari ammontare si intende per il momento assicurare anche per il 2019; la sospensione da parte di questo Dicastero dell'adeguamento automatico della tariffa percepita per i servizi consolari al tasso di svalutazione della moneta venezuelana.
  Giova ricordare che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) si è da tempo profuso per permettere la fornitura diretta di beni di prima necessità e medicinali irreperibili sul mercato locale. Il piano, denominato «
programa de donación de medicamentos para ciudadanos italianos en Venezuela», del valore complessivo di 1 milione di euro, è stato avviato all'inizio del corrente anno. Ha recentemente avuto luogo l'importazione del primo quantitativo di medicinali (valore 144.000 euro), che è attualmente in corso di distribuzione in tutto il Paese attraverso 24 filiali di una società locale.
  Quanto al riconoscimento di Juan Guaidò come Presidente
ad interim, il Ministro Moavero nel febbraio scorso ha illustrato i punti rilevanti che riassumono e sintetizzano la posizione italiana sulla vicenda.
  La prima preoccupazione del Governo è l'emergenza umanitaria. L'obiettivo è quello di trovare soluzioni non conflittuali che consentano, da un lato, le forniture essenziali dei beni base, medicinali e derrate alimentari, senza indugio, e, dall'altro, l'assistenza alle migliaia di profughi che dal Venezuela sono andati nei Paesi vicini. L'Italia è impegnata con lo stanziamento di appositi fondi (2 milioni di euro) nel quadro dell'aiuto internazionale umanitario diretto e nel pieno rispetto dei principi del diritto umanitario.
  Inoltre, il Governo italiano condanna fermamente ogni tipo di violenza e repressione, violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani. Si è favorevoli, infatti, a un processo di soluzione pacifica inclusiva che, nel quadro di una riconciliazione nazionale, consenta di percorrere appieno la via della democrazia.
  Più recentemente il Ministro Moavero ha ribadito che non riconosciamo la legittimità dell'elezione a presidente di Nicolas Maduro e, dunque, non lo riteniamo il presidente legittimo. Con altrettanta chiarezza il Ministro ha precisato che sono state legittime le elezioni per l'Assemblea nazionale, il cui presidente legittimo è Juan Guaidò.
  Infine, la posizione italiana è stata ulteriormente definita dal Presidente del Consiglio attraverso una lettera aperta pubblicata l'11 maggio ed indirizzata al Presidente Guaidò. Il Presidente Conte ha infatti affermato che l'Italia, assieme agli altri Paesi dell'Unione europea, ha sempre distinto, in modo lineare e coerente, gli organi democraticamente eletti, quale l'assemblea nazionale, dagli organi privi di legittimità democratica, quale la Presidenza della Repubblica.
  Ci siamo pertanto attivati su vari fronti, a partire da quello internazionale, promuovendo una soluzione pacifica, attraverso un dialogo politico finalizzato allo svolgimento di libere elezioni presidenziali. Abbiamo condannato fermamente qualsiasi
escalation di violenze e abusi e abbiamo pubblicamente protestato per ogni limitazione delle prerogative dei deputati venezuelani.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Guglielmo Picchi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

situazione sociale

situazione economica

capo di Stato