ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02134

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 118 del 31/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 31/01/2019
Stato iter:
24/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/06/2019

CONCLUSO IL 24/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02134
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Giovedì 31 gennaio 2019, seduta n. 118

   ROSATO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il protrarsi della crisi libica, conseguente alla caduta del regime di Gheddafi nel 2011 e la crisi economica e sociale venezuelana cominciata nel 2013, intensificatasi in queste settimane con la contesa del governo del Paese, hanno recato grave pregiudizio a cittadini, enti e società italiane operanti nei due Stati;

   in conseguenza di questi eventi, molti dei crediti vantati da tali soggetti hanno subito una svalutazione o sono divenuti col tempo inesigibili, causando perdite e l'impossibilità per alcuni di disporre della necessaria liquidità;

   l'articolo 1, comma 268, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, a tal fine ha disposto l'istituzione di un fondo presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con dotazione di 1 milione di euro per l'anno 2018, 5 milioni per l'anno 2019 e 10 milioni per l'anno 2020, al fine di concedere ai cittadini, enti e società che hanno subito le perdite di cui sopra un contributo a parziale compensazione di tali danni economici;

   il medesimo comma ha rimesso ad un decreto del Ministro il compito di stabilire entro 60 giorni i termini e modalità di presentazione delle istanze dirette al conseguimento del contributo, nonché dei criteri e delle modalità di corresponsione del contributo medesimo;

   all'interrogante risulta che ad oggi, il Ministro interrogato non abbia emanato il decreto di attuazione di cui in argomento –:

   quali tempistiche il Ministro interrogato preveda per l'emanazione del decreto di cui in premessa e quale sarà il contenuto circa termini e modalità di presentazione delle istanze e criteri e modalità di corresponsione del contributo;

   quali ulteriori iniziative di competenza il Ministro intenda adottare per sostenere i cittadini, gli enti e le società italiane che hanno subito una perdita economica in conseguenza del protrarsi delle crisi libica e venezuelana.
(4-02134)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02134
presentata da
ROSATO Ettore

  Risposta. — L'articolo 1, comma 268, della legge n. 205 del 27 dicembre 2017 («Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020»), in vigore dal 1° gennaio 2018, prevede: «Ai cittadini italiani nonché agli enti e alle società italiane già operanti in Venezuela e in Libia, che alla data in entrata in vigore della presente legge abbiano crediti che abbiano subìto svalutazione o che siano divenuti inesigibili a seguito della situazione politico-economica determinatasi in Venezuela dall'anno 2013 e in Libia dall'anno 2011, può essere concesso un contributo a parziale compensazione delle perdite subìte, previa ricognizione delle richieste e ripartizione proporzionale delle risorse disponibili».
  La norma rinvia quindi ad un decreto ministeriale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, la fissazione di termini e modalità per la presentazione delle istanze dirette al conseguimento del contributo nonché la definizione di criteri e modalità di corresponsione del contributo medesimo. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si era immediatamente attivato, in contatto con il Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di dare attuazione alla previsione normativa.
  Preliminarmente è stato necessario verificare la compatibilità della previsione normativa in oggetto con il regime europeo degli aiuti di Stato.
  Al riguardo, la Commissione europea ha fatto pervenire, il 22 giugno 2018, il proprio parere negativo, a seguito del quale ci si è orientati ad applicare ai contributi in parola, destinati alle imprese, il regime «
de minimis» consentito dalle norme europee.
  La norma primaria inoltre, data la sua genericità, implica diverse criticità in fase di attuazione, con le quali ci si è dovuti confrontare in sede di stesura del decreto attuativo. Tra queste: l'esatta definizione dei requisiti degli aventi diritto al contributo, siano essi imprese italiane o connazionali; la natura e controparte dei crediti da ritenere ammissibili al contributo e la documentazione richiesta per dimostrare l'esistenza e la sopravvenuta inesigibilità del credito; le modalità di subentro dello Stato nella porzione di credito oggetto di contributo.
  Si è confermata inoltre – per garantire le professionalità tecniche indispensabili ad una corretta istruttoria delle domande implicanti la valutazione dei titoli di credito divenuti inesigibili – la necessità di ricorrere ad un soggetto gestore esterno dotato di competenze qualificate ed adeguate per gestire la procedura di istruttoria delle richieste, individuato conformemente al codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nonché dell'articolo 19, comma 5, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.
  Il testo di decreto ministeriale è attualmente in fase di concerto tra dicasteri competenti. Successivamente, avendo ritenuto opportuno attribuire al decreto ministeriale natura regolamentare
ex lege n. 400 del 1988, si procederà alla sua trasmissione al Consiglio di Stato ai fini dell'espressione del parere di competenza.
  Il suddetto testo di decreto ministeriale prevede, fra l'altro:

   la definizione di termini e modalità per la presentazione delle istanze volte ad ottenere un contributo per le perdite subite;

   le funzioni rimesse al soggetto gestore, le modalità di sua individuazione e remunerazione e le funzioni di vigilanza e controllo sullo stesso;

   la definizione dei soggetti beneficiari del provvedimento e cioè i cittadini italiani, o i loro aventi causa, nonché gli enti e società italiane già operanti in Venezuela e in Libia, che al 1° gennaio 2018 avevano crediti nei confronti di amministrazioni pubbliche venezuelane o libiche e che abbiano subito svalutazione o che siano divenuti inesigibili a seguito della situazione politico-economica determinatasi in Venezuela dall'anno 2013 e in Libia dall'anno 2011. Esso delinea le condizioni cui debbono ottemperare le imprese ai fini dell'accesso ai contributi, così come pure quelle cui debbono ottemperare i cittadini richiedenti il beneficio;

   la definizione delle modalità e tempistica per la presentazione delle istanze e della documentazione che va allegata alle stesse, ivi compresa, per le imprese, una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà attestante l'eventuale percezione, negli ultimi tre esercizi finanziari, di aiuti pubblici «de minimis» ai sensi della normativa europea.

  In aggiunta al ristoro – necessariamente limitato – delle perdite subite che provvedimenti del tipo di quello descritto possono comportare per le imprese, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è impegnato, sia in Libia che in Venezuela, in attività di sensibilizzazione delle competenti autorità dei due Paesi per avviare il processo di riconoscimento e ripagamento dei crediti dovuti. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha inoltre avviato una campagna informativa della comunità imprenditoriale per la diffusione della cultura del sistematico ricorso a strumenti di assicurazione dei crediti che consentano – al sorgere di problemi di esigibilità degli stessi – di poter essere coperti e non dover sostenere i relativi rischi politici o di controparte.
  Per quanto concerne nello specifico il sostegno ai nostri cittadini in Venezuela, negli ultimi anni sono stati adottati alcuni provvedimenti per tutelare i connazionali in difficoltà. Il più importante è il piano straordinario di assistenza ai gruppi più vulnerabili, avviato nel 2017 (per un valore di 1.265.000 euro), potenziato nel 2018 (1.972.900 euro) e che quest'anno si punta a mantenere almeno inalterato nel valore.
  Inoltre sin dai primi tempi dell'aggravarsi della crisi economica e sociale in Venezuela il Ministero degli esteri ha esercitato pressioni sul Governo di Caracas per permettere la fornitura diretta di beni di prima necessità e medicinali irreperibili sul mercato locale. Il piano, denominato «
Programa de donación de medicamentos para ciudadanos Italianos en Venezuela», del valore complessivo di 1 milione di euro, è stato avviato all'inizio del corrente anno. Da ultimo ha avuto luogo l'importazione del primo quantitativo di medicinali (valore 144.000 euro), che è attualmente in corso di distribuzione in tutto il Paese attraverso 24 filiali di una società locale, la Corporaciòn Korclass. L'ambasciata a Caracas ha informato che tale operazione viene gestita con discrezione attraverso i nostri canali istituzionali e quelli legati all'associazionismo italiano, onde evitare le conseguenze negative che deriverebbero da una eccessiva pubblicità.
  Abbiamo inoltre deciso di sospendere l'adeguamento automatico della tariffa percepita per i servizi consolari al tasso di svalutazione della moneta venezuelana, onde evitare ulteriori ripercussioni negative sulla comunità italiana residente nel Paese. Va anche menzionata l'integrazione del minimo pensionistico attraverso l'adozione di un tasso di cambio, il DICOM, più vantaggioso rispetto a quello ufficiale, il
bolivar soberano. Quest'ultimo nel 2018 ha subito una fortissima svalutazione a causa della spirale inflazionistica, che si attesta ben oltre il 4.000 per cento. Di tale programma hanno beneficiato 3.870 pensionati.
  Infine, per quanto concerne i servizi consolari, l'attività dei consolati di Caracas e Maracaibo è sensibilmente aumentata per venire incontro ai disagi dei connazionali causati dalla crisi (peraltro, a causa del grave deteriorarsi delle condizioni di sicurezza, lo scorso marzo era stata decisa la temporanea sospensione delle attività del consolato a Maracaibo di cui ora si sta predisponendo la riattivazione). In particolare, nonostante le difficoltà di organico, nel 2018 sono stati rilasciati quasi il 50 per cento di passaporti in più rispetto all'anno precedente. E per favorire i connazionali residenti in aree distanti dalle due Sedi, sono stati inviati a due uffici consolari onorari dei dispositivi mobili per la rilevazione delle impronte digitali e l'invio telematico agli uffici consolari per il rilascio del passaporto, incrementando di conseguenza il numero di passaporti rilasciati.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

indennizzo

svalutazione