Legislatura: 18Seduta di annuncio: 115 del 28/01/2019
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/01/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/01/2019
BIGNAMI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la discarica ubicata in località Canaletto nel comune di Finale Emilia, in provincia di Modena, è attualmente in fase di gestione post-operativa ed è oggetto di un progetto che consiste nella realizzazione di una operazione di landfill mining e di ampliamento della stessa per ottenere una volumetria aggiuntiva di 1.860.000 metri cubi, in cui smaltire circa 1.488.000 tonnellate di rifiuti;
su tale progetto si sono espresse negativamente le amministrazioni locali, le associazioni e gli abitanti delle aree su cui ricadrebbero gli effetti di questo ampliamento;
la pianura Padana e, in particolare, la pianura modenese sono state colpite da un elevato numero di esondazioni dei fiumi e dei canali che hanno provocato gravi danni e vittime; in particolare, l'area in cui sorge la discarica ha vissuto 2 gravi inondazioni nel 1958 e nel 1982;
nel corso della seduta della conferenza di servizi del 17 gennaio 2019, il sindaco di Finale Emilia ha presentato uno studio pubblicato a ottobre 2018 e realizzato dall'università di Parma e dalla protezione civile nel quale si evidenzia il rischio idraulico per l'area della discarica, esprimendo quindi dissenso motivato al progetto (http://www.tvqui.it);
la società Feronia srl che gestisce la discarica è controllata al 70 per cento da Herambiente e per il restante 30 per cento da Sorgea srl;
in data 13 dicembre 2018 la Feronia srl ha acquistato dei terreni adiacenti alla discarica;
risultano in corso di svolgimento varie inchieste condotte dai carabinieri in merito all'ampliamento e alla gestione della discarica (https://www.sulpanaro.net);
il progetto presentato quantifica le sostanze da stoccare nella discarica in circa 25 mila tonnellate annue di rifiuti urbani in circa 125 mila tonnellate annue di rifiuti speciali; pertanto – viste le quantità – si collega l'attività della discarica al mercato dello smaltimento dei rifiuti speciali e non a quello dei rifiuti dei cittadini e delle aziende del territorio finalese;
la riapertura della discarica porterebbe a un notevole aumento del traffico di mezzi pesanti con relativo aumento dei livelli di inquinamento dell'aria;
tra i vari fattori di pericolosità rientra anche quello relativo allo sforamento degli inquinanti nelle acque (acque meteoriche di dilavamento superficiale e acque superficiali, con interferenze col percolato e la sua rete di raccolta e gestione) in una zona già sottoposta a vigilanza tramite una rete di piezometri che è stata più volte rimodulata ed ampliata nel corso degli anni;
il piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) attualmente in vigore pone, tra i propri obiettivi, la progressiva riduzione del fabbisogno di impianti di trattamento e smaltimento quali impianti di trattamento meccanico-biologico, termovalorizzatori e discariche grazie all'attuazione di politiche di riduzione della produzione e di incremento della raccolta differenziata –:
di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza e anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, per monitorare lo stato dei luoghi e il livello di inquinamento dell'area, considerati i fattori di rischio sopra evidenziati;
se si intenda promuovere, per quanto di competenza, un'indagine epidemiologica nell'area richiamata in premessa.
(4-02104)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):deposito dei rifiuti
eliminazione dei rifiuti
tasso di inquinamento