ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02073

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 113 del 24/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: PETTARIN GUIDO GERMANO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02073
presentato da
PETTARIN Guido Germano
testo di
Giovedì 24 gennaio 2019, seduta n. 113

   PETTARIN. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   attualmente 8 parchi nazionali risultano essere da troppo tempo senza direttore e la gestione è affidata a personale subordinato con incarichi di direttore facente funzioni, situazione protratta con quella che appare all'interrogante una ripetuta acquiescenza dei vertici politico-amministrativi degli enti parco;

   in base alla legge istitutiva il direttore di parco è spesso unico dirigente in servizio presso la gran parte degli enti parco ed è previsto che costituisca centro di responsabilità unico di procedimenti amministrativi;

   l'indirizzo del legislatore è affidare al direttore un ruolo di fulcro nella gestione delle aree protette, e per questo gli richiede comprovate competenze tali da restringere i potenziali candidati a uno specifico elenco nazionale;

   la legge n. 394 del 1991, articolo 9, prevede che la nomina del direttore sia ministeriale, su proposta di una terna presentata dal presidente dell'ente parco;

   l'assenza di un direttore qualificato porta a rendere meno efficienti le amministrazioni medesime, complicando lo svolgimento efficace e coerente dell'attività programmata dagli organi di vertice, al di là di ogni possibile conflitto d'interessi;

   l'elenco nazionale dei soggetti idonei a ricoprire tale ruolo è stato dopo quasi venti anni aggiornato e integrato con D.D. 14 febbraio 2018;

   su alcuni organi di stampa sono state pubblicate notizie su procedimenti di nomina di direttori e in alcuni casi, come il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è riportata la decisione del Ministero di chiedere la revoca della terna da parte dell'ente parco, poiché i soggetti indicati non assicurano il profilo più qualificato possibile come voluto dal legislatore;

   è necessario scegliere soggetti idonei con comprovate competenze in pubbliche amministrazioni complesse;

   il Ministro interrogato ha dichiarato di voler assicurare la trasparente gestione dei parchi, mediante nomina di soggetti idonei e di elevata competenza, estranei a logiche d'interesse di partiti politici e associazioni ambientaliste;

   la definizione delle terne spesso segue consuetudini di natura giuridica ambigue, poco trasparenti e non atte a garantire la migliore scelta possibile;

   alcuni enti parco procedono a selezione della terna mediante richiesta di curricula professionali seguiti da colloquio, altri mediante insindacabile scrutinio del curriculum vitae, altri ancora affidando a commissioni interne l'attività e senza sistema armonizzato di trasparenti metodi e criteri;

   tutto ciò sta comportando il rallentamento dei procedimenti e il mancato ingresso di nuovi potenziali candidati, come dimostrato dalle selezioni 2018, con nomine esclusive di soggetti già membri dell'albo 1999 o soggetti già facenti funzioni di direttore;

   nel nuovo elenco degli idonei figurano 578 nuovi soggetti, aventi competenze professionali ed esperienze idonee ad assicurare quell'alto profilo che il Ministro intende perseguire;

   l'ingresso di nuovi idonei permette di configurare l'elenco nazionale complessivo come più ampio e meglio completato, poiché la loro formazione è certamente più aggiornata e meglio rispondente alle necessità di gestire i delicati procedimenti amministrativi dei parchi, oggi comportanti conoscenze tecniche molto elevate, talché essi vanno gestiti da soggetti competenti e anche esperti di gestione delle pubbliche amministrazioni complesse;

   diversamente operando, i parchi si rinchiudono dentro una storia ambientalista vetusta, rischiando di consegnare il settore a una pubblica amministrazione immobile e per nulla trasparente;

   il cosiddetto mondo dei parchi non sembra affatto incamminato sulla via del cambiamento, in considerazione del fatto che essi rappresentano luoghi di elaborazione di strategie innovative di green economy, economia circolare e sviluppo umano integrale e sostenibile;

   le selezioni dall'albo nazionale degli idonei per la compilazione di short list e terne non sono disciplinate da alcuna norma e gli enti parco assumono, pertanto, comportamenti amministrativi diversificati e spesso ambigui –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative per predisporre indirizzi generali e linee guida affinché gli enti seguano medesimi procedimenti interni di selezione dall'albo per la terna da sottoporre al Ministero e si definiscano la composizione delle commissioni interne, i profili di competenza richiesti per direttore e le modalità di azione procedimentale degli enti parco.
(4-02073)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nomina del personale

parco nazionale

sviluppo sostenibile