ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 110 del 17/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: ZAN ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/01/2019
Stato iter:
22/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2019
DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/03/2019

CONCLUSO IL 22/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02010
presentato da
ZAN Alessandro
testo di
Giovedì 17 gennaio 2019, seduta n. 110

   ZAN. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da numerosi organi stampa nazionali e internazionali che in Cecenia, Repubblica della Federazione russa, sono in corso operazioni di polizia volte all'identificazione, al fermo, all'arresto e alla deportazione di persone ritenute omosessuali;

   secondo fonti appartenenti ad associazioni locali per la tutela dei diritti umani e Igbt, le persone arrestate sarebbero poi trasferite in un campo di prigionia ad Argun, sottoposte a tortura, fino anche all'eliminazione fisica;

   il quotidiano Novaja Gazeta, tra gli ultimi indipendenti in Russia, ha confermato gli arresti di decine di persone e l'uccisione di due uomini, in quanto omosessuali;

   già nella primavera del 2017 erano state denunciate dalla stampa alla comunità internazionale sistematiche persecuzioni in Cecenia contro la comunità Igbt, ordinate direttamente da Ramzan Kadyrov (presidente ceceno che ha di fatto reso la regione una dittatura islamica), il cui portavoce aveva smentito tali operazioni con la frase «non si possono arrestare o reprimere persone che non esistono nella repubblica cecena», negando quindi l'esistenza stessa delle persone omosessuali;

   a parere dell'interrogante, i fatti descritti rappresentano una gravissima violazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu) di cui la Federazione russa e quindi anche la Repubblica Cecena sono firmatarie;

   secondo l'interrogante è urgente un intervento della Repubblica italiana nelle opportune sedi internazionali per verificare i fatti e, nel caso, ripristinare lo stato di diritti e il pieno rispetto dei diritti umani, oltre che dovere del Governo italiano applicare il comma 3 dell'articolo 10 della Costituzione italiana e garantire dunque immediato asilo alle persone attualmente perseguitate –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda porre in essere per far cessare queste sistematiche violenze contro la comunità Igbt cecena e garantire in futuro piena la piena libertà e il pieno rispetto dei diritti umani nella Repubblica cecena.
(4-02010)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 147
4-02010
presentata da
ZAN Alessandro

  Risposta. — La lotta contro ogni forma di discriminazione, anche in base all'orientamento sessuale e all'identità di genere, costituisce una delle direttrici dell'azione internazionale dell'Italia nel settore dei diritti umani e figura fra le priorità del mandato italiano nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per il triennio 2019-2021.
  Per questo seguiamo con particolare preoccupazione la questione delle discriminazioni, anche basate sull'orientamento sessuale, nella Federazione Russa e soprattutto i recenti casi di gravi violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali ai danni delle persone LGBT+I in Cecenia.
  Fin dalla ripresa delle segnalazioni a dicembre 2018 da parte di media russi, abbiamo condiviso e sostenuto le principali iniziative avviate a livello internazionale e locale, anche in coordinamento con le istanze dell'Unione europea, per accertare i fatti nella convinzione che sia necessario fare piena luce sulla vicenda. Più nel dettaglio, abbiamo concorso con i partner dell'Unione europea alla formulazione di un intervento congiunto sui tema al Consiglio permanente dell'Osce. In tale dichiarazione, confermando la nostra profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo in Cecenia ai danni di persone LGBT+I, abbiamo ribadito l'appello alla federazione russa affinché conduca indagini tempestive, efficaci, approfondite e garantisca la consegna alla giustizia dei responsabili o complici di tali atti. Sempre in ambito Unione europea, l'Italia continua a sostenere il mantenimento di canali di dialogo diretti fra la delegazione Unione europea a Mosca e l'Ombudsperson russo, incoraggiando anche contatti dell'Unione europea con il consiglio presidenziale per i diritti umani, principale organo consultivo di settore dell'amministrazione presidenziale russa.
  In ambito Onu il nostro Paese è intervenuto sul tema delle discriminazioni nella federazione russa anche nel corso dell'ultimo esercizio di revisione periodica universale cui si è sottoposta la Russia a maggio 2018. In tale occasione, abbiamo formulato una raccomandazione affinché adotti misure concrete per combattere tutte le forme di discriminazione, incluse quelle basate sulla religione e sull'orientamento sessuale.
  Continueremo a monitorare gli sviluppi della vicenda in Cecenia, nella consapevolezza che sia estremamente grave che vi siano contesti nei quali le persone vengano discriminate, i loro diritti vengano negati o addirittura esse siano fatte oggetto di violenze a causa del proprio orientamento sessuale.

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

violazione del diritto comunitario

Convenzione europea dei diritti dell'uomo