ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01981

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 108 del 15/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: MULE' GIORGIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/01/2019
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/01/2019
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/01/2019
PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01981
presentato da
MULÈ Giorgio
testo di
Martedì 15 gennaio 2019, seduta n. 108

   MULÈ, BERGAMINI, MARTINO, BARATTO e PELLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il Consiglio dei ministri del 7 gennaio 2019 ha varato un decreto-legge per sostenere Banca Carige, istituto che versa in difficoltà economiche, con un piano di intervento che si articola in due parti: garanzie statali sulle obbligazioni, per un massimo di 3 miliardi di euro, attivabili fino al 30 giugno 2019, e un fondo pubblico da 1,3 miliardi di euro per coprire gli oneri dei bond e della eventuale sottoscrizione di azioni della banca per un massimo di un miliardo in caso di ricapitalizzazione precauzionale. L'8 gennaio 2019 il provvedimento in questione è stato firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il disegno di legge di conversione del decreto-legge 8 gennaio 2019, n. 1, recante misure urgenti a sostegno della Banca Carige S.P.A. – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia è stato quindi presentato alla Camera dei deputati e assegnato alla Commissione VI (Finanze);

   in buona sostanza, con una riunione notturna durata appena dieci minuti il Governo ha approvato in fretta e furia un provvedimento a spese degli italiani per salvare o in estrema ratio nazionalizzare un istituto di credito, fotocopiando e incollando il testo del decreto-legge n. 237 del 2016 varato dal Governo Gentiloni nella scorsa legislatura per il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena. Il testo del decreto-legge contiene infatti le stesse regole per l'eventuale nazionalizzazione, compreso il burden sharing (ovvero il sistema di condivisione degli oneri che avviene nel contesto di una crisi finanziaria tra azionisti e obbligazionisti subordinati), e le stesse regole che stabiliscono quali sono le garanzie statali. Nella bozza che circolava poco prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si rileva, inoltre, un altro dettaglio interessante: il testo delle «Misure urgenti a sostegno di Banca Carige S.p.a – Cassa di risparmio di Genova e Imperia» è datato come Decreto-legge [*] novembre 2018, a dimostrazione che l'ipotesi di un intervento statale era già allo studio negli ultimi due mesi;

   inoltre, con riferimento all'adozione di questo provvedimento particolare perplessità suscita il fatto che, come rilevato dalla stampa nazionale, vi sarebbero stati dei contatti, intercorsi tra il Governo e la famiglia Malacalza nei giorni roventi di dicembre 2018, che mettono in discussione la terzietà del ruolo giocato dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, nella gestione del dossier Carige. Si tratta, in particolare, di chiamate arrivate nei momenti cruciali, a ridosso dell'ultima assemblea dei soci (quella che farà saltare il banco) e alla vigilia del commissariamento della Bce. In particolare il Presidente Conte avrebbe chiamato, o meglio, sarebbe intervenuto personalmente almeno tre volte sulla famiglia Malacalza, azionista di riferimento di Carige; avrebbe parlato e incontrato i figli Davide e Mattia e si sarebbe servito di una sua conoscenza, il professor Guido Alpa, ex consigliere di Carige e titolare di uno studio nel quale il Presidente del Consiglio sarebbe stato «coinquilino», per fare pressioni sulla famiglia affinché sottoscrivesse l'aumento di capitale. Tutto ciò sarebbe avvenuto tra il 15 e il 31 dicembre 2018, giorni in cui il Presidente del Consiglio avrebbe incontrato il presidente di Banca Carige, per parlare del dossier Carige;

   se quanto precede fosse confermato getterebbe una luce oscura sulla genesi del provvedimento in questione, in quanto non appaiono chiari i motivi per i quali il Presidente del Consiglio sia intervenuto in prima persona, nei confronti di soggetti di una banca privata, travalicando ogni tipo di competenza –:

   se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga quanto mai urgente e indispensabile chiarire i contorni della vicenda descritta in premessa dai quali sembra emergere la possibilità di un evidente conflitto di interessi.
(4-01981)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo

crisi monetaria

aiuto di Stato