ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01950

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 107 del 09/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: CORNELI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/01/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/01/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01950
presentato da
CORNELI Valentina
testo di
Mercoledì 9 gennaio 2019, seduta n. 107

   CORNELI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in relazione all'acquifero del Gran Sasso, che serve un bacino di 700.000 persone, il 30 agosto 2016 la Asl di Teramo ha riscontrato la presenza di diclorometano in un campione prelevato presso un punto di captazione al di sotto dei Laboratori di fisica nucleare, a pochi mesi peraltro dalla stipula di un contratto di consulenza (377 mila euro) con il dottor Roberto Saban per realizzare interventi di sicurezza;

   a seguito del grave incidente dell'agosto 2002, con lo sversamento di trimetilbenzene nel fiume Mavone durante l'esperimento «Borexino», i lavori di messa in sicurezza dei laboratori di fisica nucleare furono affidati al commissario Angelo Balducci, senza che gli 84 milioni di euro spesi abbiano risolto le criticità in questione in quanto gli interventi eseguiti risulterebbero essere incompleti e difformi rispetto ai progetti previsti;

   nel 2016 sono state rilevate anche tracce di cloroformio con valori tre volte superiori ai limiti di legge per le acque sotterranee, sempre dai punti di captazione presenti nell'area dei laboratori;

   nel maggio 2017 veniva riscontrata presenza di toluene negli acquedotti dell'aquilano e del teramano a seguito dell'attività di verniciatura dei tunnel autostradali;

   i Laboratori sono classificati come struttura a rischio di incidente rilevante secondo la direttiva Seveso (decreto legislativo n. 105 del 2015) e la presenza di sostanze tossiche e radioattive (circa 2.300 tonnellate) utilizzate negli esperimenti appare incompatibile con la vicinanza dei punti di captazione delle acque per il consumo umano, con il potenziale coinvolgimento degli interi bacini dei fiumi Aterno-Pescara e Vomano;

   il Gran Sasso è una delle aree a maggior rischio sismico d'Europa, con diverse faglie attive che possono generare eventi sismici di magnitudo di 7-7.5 e gli apparati sperimentali non sarebbero in grado di resistere a fenomeni di dislocazione della faglia passante dentro i Laboratori;

   i laboratori sono in un Parco nazionale, sito di interesse comunitario (direttiva 43/92/CEE) nonché zona di protezione speciale (direttiva 147/2009/CE) e gli ultimi rapporti di sicurezza, composti dai piani di emergenza interno ed esterno, non sono mai stati approvati in via definitiva – anche se una nuova bozza di piano di emergenza esterno risulta essere stata validata dal comitato tecnico regionale ed è in attesa di approvazione. Non risulta mai essere stata avviata neanche la valutazione di incidenza ambientale secondo quanto stabilito dall'articolo 6 del decreto del presidente della Repubblica n. 357 del 1997;

   in data 27 luglio 2018 la procura di Teramo ha ordinato il sequestro preventivo delle opere di captazione delle acque per l'esistenza di un pericolo di inquinamento significativo e misurabile, rilevando una possibile commistione tra acque destinate ad uso idropotabile e acque di falda per mancanza di sistemi adeguati di impermeabilizzazione nelle gallerie autostradali del Traforo e nei Laboratori, con «permanente pericolo di inquinamento ambientale» –:

   se il Governo sia a conoscenza di tali criticità e quali iniziative intenda assumere per accertare per quanto di competenza, eventuali inadempienze e omissioni da parte dei laboratori di fisica nucleare e degli altri soggetti statali responsabili, assicurando le necessarie misure per proteggere la salute pubblica e l'integrità del patrimonio ambientale a rischio, soprattutto in relazione all'esplicito divieto di stoccaggio di materiale pericoloso nei pressi di captazioni idropotabili ribadito dall'articolo 94 del decreto legislativo n. 152 del 2006, fattore che rende inaccettabile il rischio di incidenti rilevanti che possano coinvolgere un acquifero che serve 700.000 persone;

   se vi sia altresì, intenzione di promuovere le dovute verifiche allo scopo di approvare con urgenza un adeguato rapporto di sicurezza sulla base di indifferibili piani di emergenza interni ed esterni, onde quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere il Governo per fronteggiare l'attuale insufficiente livello di sicurezza delle infrastrutture antropiche presenti all'interno del massiccio del Gran Sasso.
(4-01950)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

inquinamento idrico

consumo alimentare