ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 102 del 18/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01886
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Martedì 18 dicembre 2018, seduta n. 102

   BIGNAMI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da diversi anni i servizi sociali dell'Unione comuni del Sorbara (Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario sul Panaro) seguono con numerosi progetti di sostegno economico un nucleo familiare di origine marocchina composto da capofamiglia, madre e quattro figli, di cui uno oggi maggiorenne;

   il nucleo, a quanto risulta all'interrogante, è conosciuto dal 2002 per problemi di carattere economico, assistenziale e abitativo. Dal novembre 2011, a seguito di uno sfratto esecutivo, il suddetto nucleo è stato collocato in un albergo del territorio. Nel marzo 2012, non essendo mutate in alcun modo le condizioni del nucleo, si provvedeva al collocamento della madre e dei figli presso una comunità. Il nucleo si impegnava a collaborare per l'inserimento in progetti lavorativi e si concordava altresì il rientro in Marocco di moglie e figli alla conclusione del mese di maggio 2012 qualora la situazione non fosse mutata;

   il progetto era legato alla disponibilità all'ospitalità offerta dalla sorella del capofamiglia. Il comune di Castelfranco Emilia sosteneva le spese di viaggio per il rientro nel Paese di origine. A gennaio 2013, tuttavia, stante la esaurita disponibilità alla ospitalità, madre e figli si ritrovavano nuovamente privi di sistemazione e venivano alloggiati presso un appartamento di Argelato dove si troverebbero tuttora. L'inserimento in comunità avveniva secondo un progetto concordato: si conveniva inoltre il rientro in Marocco a fine anno scolastico nel caso in cui la famiglia non avesse trovato una soluzione abitativa;

   nel luglio 2014, sempre a quanto consta all'interrogante, il capofamiglia concludeva il periodo di limitazione della libertà personale, trovava lavoro e veniva successivamente licenziato. Da quel momento in poi è rimasto disoccupato;

   dal 2002 a oggi sono stati cospicui e di diverse migliaia di euro gli interventi economici erogati al nucleo e a carico del comune di Castelfranco Emilia: pagamento di insoluto per rette scolastiche, pagamento per ospitalità albergo, acquisto di generi alimentari, pagamento di bollette, esoneri da rette scolastiche e servizio mensa quantificabili in circa 15 mila euro. In aggiunta il comune risulta all'interrogante aver provveduto al pagamento della retta per il collocamento presso la prima comunità (10.075 euro di spesa mensile) e presso la seconda comunità (2.693 euro al mese sostenute dal primo marzo 2013 a oggi);

   alla data del 1o ottobre 2018 il comune di Castelfranco, ritenendo da tempo concluso il progetto di sostegno, decideva di sostenere l'uscita della famiglia dalla comunità con 3.700 euro (la madre intanto ha trovato lavoro come operaia e il figlio maggiorenne segue un corso da addetto alla sicurezza);

   la vicenda, a tratti paradossale, descritta a titolo esemplificativo, e non certo unica nel panorama locale e nazionale, mette in evidenza le criticità rispetto all'entità degli aiuti sociali concessi a famiglie che, per anni e anni, risultano prive di qualunque sostentamento economico autonomo e le difficoltà nel procedere al rimpatrio stanti le evidenti problematiche legate alla mancata integrazione;

   si evidenzia inoltre il grande aggravio sulle casse comunali che questa sola, singola vicenda ha comportato –:

   se il Governo disponga di dati in relazione alla spesa per il sostentamento economico garantito alle famiglie di origine straniera, alla durata media di tali aiuti e alle tempistiche necessarie per l'integrazione di tali famiglie;

   quali iniziative si intendano assumere, anche di carattere normativo, per definire una tempistica massima oltre la quale tali aiuti non possano più essere garantiti e dunque definire una tempistica certa per il rimpatrio nel Paese di origine, seppure a fronte del riconoscimento di un «incentivo» al rimpatrio medesimo

   quali ulteriori iniziative si intendano assumere, per quanto di competenza, per consentire la riduzione di tale spesa che grava sulle casse dei comuni che, in tal modo, sono costretti a dirottare importanti risorse da altri interventi di carattere sociale ugualmente importanti e urgenti.
(4-01886)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

famiglia

aiuto sociale

indennita' e spese