ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01875

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 102 del 18/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/12/2018
Stato iter:
05/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2019
CRIPPA DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/03/2019

CONCLUSO IL 05/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01875
presentato da
SUT Luca
testo di
Martedì 18 dicembre 2018, seduta n. 102

   SUT. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'energia svolge un ruolo cruciale nello sviluppo di un Paese sia come fattore abilitante, in quanto usufruire di energia a basso costo e a basso impatto ambientale è fondamentale per lo sviluppo delle imprese e delle famiglie, sia come fattore di crescita in sé;

   al fine di assicurare un'energia più competitiva e sostenibile, la Commissione europea nel 2007 ha gettato le basi per la politica energetica europea e successivamente, nel 2008, ha approvato il pacchetto clima ed energia (decisione n. 406/2009/CE), il primo di una lunga serie di provvedimenti per la governance del settore tesi a ridurre le emissioni dei gas a effetto serra e stimolare l'internalizzazione dei costi ambientali associati ai cambiamenti climatici;

   in linea con i suddetti provvedimenti e nell'ottica di definire un percorso di decarbonizzazione per l'Italia, con il decreto interministeriale dell'8 marzo 2013 è stata approvata la strategia energetica nazionale (Sen) con cui si sono previste la chiusura di tutte le centrali a carbone entro il 2025 e l'adozione di misure per raggiungere i traguardi di crescita sostenibile e tutela dell'ambiente attraverso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica;

   la centrale di Monfalcone (Gorizia) è ubicata su un'area di circa 20 ettari lungo la sponda orientale del Canale Valentinis, nella zona industriale del comune di Monfalcone, adiacente all'area del porto commerciale;

   la società A2A, proprietaria dell'impianto, ha previsto la trasformazione della sezioni a carbone in una centrale a ciclo combinato alimentata a gas naturale da circa 800 megawatt elettrici, compresa la realizzazione di un metanodotto quale opera connessa al corpo principale;

   a parere dell'interrogante, in linea con gli obiettivi comunitari sopra citati, avrebbe più senso riconvertire la centrale di Monfalcone in un mega impianto di accumulo in grado di fornire la stessa capacità di una grande turbina a gas o di una centrale a carbone;

   in particolare, per raggiungere gli 800 megawatt elettrici attualmente garantiti dalla centrale, si tratterebbe di installare una moltitudine di impianti fotovoltaici diffusi sui tetti della regione Friuli Venezia Giulia, attrezzati con batterie per accumulo, di pari potenza e, all'interno del sito occupato dalla centrale, installare una centrale di solo accumulo per compensare i picchi di richiesta nei periodi sfavorevoli;

   si tratta di un sistema ramificato e diffuso costituito dalla messa in rete degli impianti fotovoltaici distribuiti sul territorio che accumuleranno collettivamente l'energia prodotta e la renderanno disponibile sia per l'alimentazione dei propri fabbisogni che per l'immissione in rete –:

   se il Ministro interrogato non ritenga di fornire, per quanto di competenza, i dati relativi all'andamento della produzione di energia ovvero il valore di potenza elettrica immessa in rete dalla centrale almeno ogni 15 minuti, negli ultimi due anni di attività, al fine di valutare la fattibilità della conversione della stessa in un mega impianto di accumulo.
(4-01875)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 marzo 2019
nell'allegato B della seduta n. 136
4-01875
presentata da
SUT Luca

  Risposta. — La centrale termoelettrica di Monfalcone (Gorizia), di proprietà della società A2A Energie future Spa, è attualmente costituita da due sezioni termoelettriche, il gruppo GR1 (418 MWt e 165 MWe) e il gruppo GR2 (433 MWt e 171 MWe), entrambe alimentate a carbone e biomasse. Gli altri due gruppi esistenti (GR3 e GR4), alimentati a olio combustibile denso, sono stati messi definitivamente fuori servizio a fine 2012.
  Attualmente non risultano in corso procedimenti autorizzativi attivati dalla società A2A per la modifica dell'impianto, né tantomeno per la realizzazione di un mega impianto di accumulo.
  L'ultimo provvedimento rilasciato per l'impianto in questione ha riguardato la modifica dei gruppi nn. 1 e 2 mediante l'installazione del sistema di abbattimento degli ossidi di azoto (DeNOx) (decreto direttoriale n. 55/03/2014 del 29 luglio 2014).
  Si fa presente che in passato, nel giugno del 2004, è stata presentata a questa Amministrazione un'istanza ai sensi della legge n. 55 del 2002 per la conversione della sezione n. 4 in un ciclo combinato alimentato a gas (iniziativa citata dall'interrogante). Il procedimento autorizzativo però non è stato concluso in quanto nell'aprile 2014 la società A2A ha esplicitamente rinunciato all'iniziativa, cosicché questa Amministrazione ha archiviato l'istruttoria.
  Per quanto attiene, invece, il funzionamento della centrale, si fa presente che da gennaio 2016 a settembre 2018, l'energia media oraria immessa in rete è pari a circa 232 MWh, nel 2016 sono stati immessi complessivamente 2,2 TWh, nel 2017 2 TWh e nel 2018 (fino a settembre) 1,4 TWh.
  Nel grafico seguente è riportato l'andamento orario dell'energia:
  

.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Davide Crippa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

riduzione delle emissioni gassose

inquinamento atmosferico